MAFIA: TERESI, DA SABELLI CRITICHE AFFRETTATE
(ANSA) - PALERMO, 11 SET - ''Leggo le affermazioni del
presidente Sabelli come un ennesimo episodio di critica
affrettata che, oggettivamente, suona come ulteriore elemento di
attacco nei confronti di quei colleghi la cui solitudine
istituzionale continua a preoccuparmi come uomo, come magistrato
e come attento analista delle questioni che riguardano le
condizioni in cui devono operare i colleghi piu' esposti nel
contrasto alla mafia''. Lo ha detto il segretario dell'Anm
palermitana Vittorio Teresi in merito alle dichiarazioni del
presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo
Sabelli, sulla partecipazione dei pm Antonio Ingroia e Nino Di
Matteo alla festa del Fatto Quotidiano.
Per Teresi la presenza dei colleghi alla manifestazione e'
''una risposta di civilta' a una collettivita' che in questi
mesi ha donato il proprio consenso a magistrati impegnati in
delicate indagini che potrebbero svelare scomode verita' sui
rapporti tra pezzi delle istituzioni e Cosa nostra anche in
relazione alle stragi del '92 e '93''.
''La partecipazione a pubbliche manifestazioni di quei
magistrati - prosegue - appare l'unico rimedio per spezzare
quelle condizioni di isolamento e di lanciare un'informazione
troppo spesso orientata''.
''Affermare - ha concluso - che in un Paese democratico va
cambiata quella parte di classe dirigente che ha convissuto con
la mafia non significa assumere una posizione politica, ma
affermare un principio di civilta' che dovrebbe essere condiviso
da tutti''. (ANSA).
SR/SIG
11-SET-12 13:31 NNNN
MAFIA: TERESI (ANM PALERMO), NON CONDIVIDO PAROLE SABELLI =
Palermo, 11 set. - (Adnkronos) - "Ho letto le dichiarazioni del
Presidente dell'Anm Sabelli, sulla partecipazione dei colleghi Antonio
Ingroia e Nino Di Matteo alla manifestazione organizzata dal
quotidiano ''Il Fatto'', e non le condivido". Lo ha detto il
segretario distrettuale dell'Anm di Palermo, Vittorio Teresi che
aggiunge: "La presenza dei due colleghi a quella manifestazione non e'
il frutto di una loro ricerca di consensi ma, al contrario, una
risposta di civilta' ad una collettivita' che in questi mesi ha donato
spontaneamente il proprio consenso a quei magistrati cosi' esposti ed
impegnati in delicate indagini che potrebbero svelare scomode verita'
sui decennali rapporti tra pezzi delle Istituzioni e l'organizzazione
mafiosa cosa nostra, anche in relazione alle stragi del 92- 93" dice.
"Certamente - sottolinea - tale consenso nasce dalla
consapevolezza della loro condizione di isolamento e di accerchiamento
e della gravita' degli attacchi cui sono stati fatti ripetutamente
oggetto, dalla politica e da molti organi di informazione, nel
silenzio quasi generale". (segue)
(Ter/Ct/Adnkronos)
11-SET-12 13:53
NNNN
MAFIA: TERESI (ANM PALERMO), NON CONDIVIDO PAROLE SABELLI (2) =
(Adnkronos) - Poi Teresi aggiunge: " La partecipazione e la
presenza a pubbliche manifestazioni di quei magistrati appare, oggi,
l'unico rimedio per spezzare quelle condizioni di isolamento e per
bilanciare una informazione troppo spesso orientata, e quindi per
tutelare il loro lavoro e la loro sicurezza. La presenza a tali
manifestazioni non equivale affatto alla condivisione di tutto cio'
che gli altri partecipanti dicono, il confronto pubblico e' proprio il
luogo d'incontro di opinioni diverse; allontanarsi al momento della
manifestazione di idee e convinzioni differenti dalle proprie
costituirebbe incapacita' al confronto".
E ancora: "Affermare che in un paese democratico va cambiata
quella parte di classe dirigente che ha convissuto con la mafia, che
ha condiviso i suoi stessi interessi, che e' scesa a patti con essa e
che non ha fatto il proprio dovere per sconfiggerla, non significa
assumere una posizione politica, ma bensi' affermare un principio di
civilta' che dovrebbe essere da tutti condiviso. Leggo le affermazioni
del presidente Sabelli - conclude - come un ennesimo episodio di
critica affrettata, che oggettivamente suona come ulteriore elemento
di attacco nei confronti di quei colleghi, la cui solitudine
istituzionale continua a preoccuparmi come uomo, come magistrato e
come attento analista delle questioni che riguardano le condizioni in
cui devono operare i colleghi piu' esposti nel contrasto alla mafia".
(Ter/Ct/Adnkronos)
11-SET-12 13:56
NNNN
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