RICEVIAMO DA FICIESSE E PUBBLICHIAMO
FONDO EFFICIENZA
DI DIA DCSA DCPC SERVIZIO PROTEZIONE, LETTERA APERTA AL COCER DELLA GUARDIA DI
FINANZA: NON SOSTENETE ANCHE VOI LA SOLITA INACCETTABILE DISCRIMINAZIONE IN
DANNO DEI FINANZIERI DISTACCATI – di Domenico Vallefuoco e Pasquale
Striano
Di seguito, il testo della lettera aperta al Cocer della Guardia di finanza scritta oggi da Domenico Vallefuoco e Pasquale Striano. Il titolo è della redazione del sito.
LETTERA
APERTA
AL COCER DELLA
GUARDIA DI FINANZA
Gentile COCER è
stato appena il mese scorso quando, con un forte comunicato, avete dato voce
alla rabbia dei finanzieri per
“l’assenza di un effettivo confronto”, “la mancata convocazione”, “il rischio
che
le misure espunte dall’originario testo della stessa legge, a seguito
dell’intervento della Consulta, possano essere fatte rientrare dalla finestra”
ed avete invitato tutti
ad affiancarvi in piazza per il 23 ottob re u.s.
In molti, liberi
dal servizio, hanno aderito, la manifestazione è riuscita, avete ringraziato.
Quella delle
pensioni, quella della (per modo di dire) specificità , quella delle trascorse
ingiustificate proroghe della rappresentanza militare, quella della mancata
trentennale riforma di un adeguato strumento di tutela dei lavoratori in divisa,
etc., etc., sono state e sono questioni riguardanti gli interessi e le
aspirazioni di gran parte dei vostri rappresentati e purtroppo assistete e
assistiamo alla loro continua mortificazione e/o mancata realizzazione non senza un
comprensibile senso di impotenza.
Quando, però,
il diritto da tutelare passa da una vostra valutazione e finalmente, vostri
rappresentati possono avere voce, e ciò
non avviene, si fa fatica a capire, si fa fatica a considerare autentico quel
vostro riferimento alla “rabbia dei finanzieri”.
In questi giorni
è in dirittura di arrivo la ripartizione del “Fondo per l’efficienza dei
servizi istituzionali”, pervengono voci che esso sarà corrisposto con gli stessi
criteri degli anni precedenti e siccome l’iter prevede una “previa informazione
alle rappresentanze militari centrali” (comma 4, art.53, DPR 164/2002), vi
pregheremmo di dare un’occhiata all’allegato ricorso TAR, al numero degli
aderenti, all’anno di presentazione (2002), alle motivazioni. Vi accorgerete che
la questione non è né recente, né riferita a pochi piccati vostri
rappresentati.
Il decreto
relativo alla ripartizione del Fondo pone, da sempre, centinaia di appartenenti
alla Guardia di Finanza comandati presso gli organismi di polizia interforze,
all’ultimo coefficiente del personale da incentivare. Con un termine indistinto vengono tutti
denominati nel provvedimento come “distaccati”.
Tra questi ci
sono, ad esempio, finanzieri capufficio con delicati incarichi di comando che
hanno, come loro sottoposti, personale proveniente da altre amministrazioni di
polizia che percepisce un premio maggiore del loro. Il finanziere del Retla GdF
che amministra i colleghi “distaccati” della Dia, Dcsa, Dcpc e Servizio di
protezione ha un premio maggiore del luogotenente che effettua servizio
operativo. Un finanziere autista comandato presso il Ministero dell’Economia
percepisce il doppio di quello comandato presso il Ministero
dell’Interno.
Ma l’art. 53 del
citato DPR 164/02, non stabiliva di compensare compiti od incarichi che
comportino l’assunzione di specifiche responsabilità o disagio, di compensare la
presenza qualificata, etc. e di evitare “una distribuzione indistinta e
generalizzata”?
E, ma non per
ultimo, considerate il lustro che anonimi finanzieri portano quotidianamente ai
predetti organismi interforze. L’aspetto patrimoniale quale principale strumento
per arginare l’impatto che la criminalità organizzata produce nella nostra
economia legale, è stato sempre abilmente considerato ed indagato da questi
finanzieri.
Oggi i vertici
delle altre forze di polizia fanno demagogia proprio su argomentazioni ruotanti
nell’orbita delle indagini patrimoniali finalizzate all’aggressione dei capitali
illeciti e quant’altro. Senza polemiche o pretese di esclusività , intaccando
quella cultura e background professionale che sempre ha contraddistinto un buon
finanziere.
Il vostro è un
Consiglio appena rinnovato, uscito da un’elezione a lungo attesa e che si è
assunto l’onere di ricoprire questo incarico in una fase particolarmente
delicata per il Paese. Ci si aspettano risposte radicalmente innovative a tutela
del personale tutto, dove sta, sta.
“Ã^
con rabbia che i finanzieri aderiscono alla manifestazione …”, queste sono le
vostre parole e le parole hanno un senso e rimangono
scritte.
Roma,
19 novembre 2012
DOMENICO
VALLEFUOCO
PASQUALE
STRIANO
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