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mercoledì 28 novembre 2012

FONDO EFFICIENZA DI DIA DCSA DCPC SERVIZIO PROTEZIONE, LETTERA APERTA AL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA: NON SOSTENETE ANCHE VOI LA SOLITA INACCETTABILE DISCRIMINAZIONE IN DANNO DEI FINANZIERI DISTACCATI


RICEVIAMO DA FICIESSE E PUBBLICHIAMO

FONDO EFFICIENZA DI DIA DCSA DCPC SERVIZIO PROTEZIONE, LETTERA APERTA AL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA: NON SOSTENETE ANCHE VOI LA SOLITA INACCETTABILE DISCRIMINAZIONE IN DANNO DEI FINANZIERI DISTACCATI – di Domenico Vallefuoco e Pasquale Striano


Di seguito, il testo della lettera aperta al Cocer della Guardia di finanza scritta oggi da Domenico Vallefuoco e Pasquale Striano. Il titolo è della redazione del sito.



LETTERA APERTA
AL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA

Gentile COCER è stato appena il mese scorso quando, con un forte comunicato, avete dato voce alla rabbia dei finanzieri  per “l’assenza di un effettivo confronto”, “la mancata convocazione”, “il rischio che le misure espunte dall’originario testo della stessa legge, a seguito dell’intervento della Consulta, possano essere fatte rientrare dalla finestra” ed avete invitato tutti ad affiancarvi in piazza per il 23 ottob re u.s.
In molti, liberi dal servizio, hanno aderito, la manifestazione è riuscita, avete ringraziato.
Quella delle pensioni, quella della (per modo di dire) specificità , quella delle trascorse ingiustificate proroghe della rappresentanza militare, quella della mancata trentennale riforma di un adeguato strumento di tutela dei lavoratori in divisa, etc., etc., sono state e sono questioni riguardanti gli interessi e le aspirazioni di gran parte dei vostri rappresentati e purtroppo assistete e assistiamo alla loro continua mortificazione e/o mancata realizzazione  non senza un  comprensibile senso di impotenza.

Quando, però, il diritto da tutelare passa da una vostra valutazione e finalmente, vostri rappresentati possono avere  voce, e ciò non avviene, si fa fatica a capire, si fa fatica a considerare autentico quel vostro riferimento alla “rabbia dei finanzieri”.

In questi giorni è in dirittura di arrivo la ripartizione del “Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali”, pervengono voci che esso sarà corrisposto con gli stessi criteri degli anni precedenti e siccome l’iter prevede una “previa informazione alle rappresentanze militari centrali” (comma 4, art.53, DPR 164/2002), vi pregheremmo di dare un’occhiata all’allegato ricorso TAR, al numero degli aderenti, all’anno di presentazione (2002), alle motivazioni. Vi accorgerete che la questione non è né recente, né riferita a pochi piccati vostri rappresentati.

Il decreto relativo alla ripartizione del Fondo pone, da sempre, centinaia di appartenenti alla Guardia di Finanza comandati presso gli organismi di polizia interforze, all’ultimo coefficiente del personale da incentivare.  Con un termine indistinto vengono tutti denominati nel provvedimento come “distaccati”.

Tra questi ci sono, ad esempio, finanzieri capufficio con delicati incarichi di comando che hanno, come loro sottoposti, personale proveniente da altre amministrazioni di polizia che percepisce un premio maggiore del loro. Il finanziere del Retla GdF che amministra i colleghi “distaccati” della Dia, Dcsa, Dcpc e Servizio di protezione ha un premio maggiore del luogotenente che effettua servizio operativo. Un finanziere autista comandato presso il Ministero dell’Economia percepisce il doppio di quello comandato presso il Ministero dell’Interno.

Ma l’art. 53 del citato DPR 164/02, non stabiliva di compensare compiti od incarichi che comportino l’assunzione di specifiche responsabilità o disagio, di compensare la presenza qualificata, etc. e di evitare “una distribuzione indistinta e generalizzata”?

E, ma non per ultimo, considerate il lustro che anonimi finanzieri portano quotidianamente ai predetti organismi interforze. L’aspetto patrimoniale quale principale strumento per arginare l’impatto che la criminalità organizzata produce nella nostra economia legale, è stato sempre abilmente considerato ed indagato da questi finanzieri.

Oggi i vertici delle altre forze di polizia fanno demagogia proprio su argomentazioni ruotanti nell’orbita delle indagini patrimoniali finalizzate all’aggressione dei capitali illeciti e quant’altro. Senza polemiche o pretese di esclusività , intaccando quella cultura e background professionale che sempre ha contraddistinto un buon finanziere. 

Il vostro è un Consiglio appena rinnovato, uscito da un’elezione a lungo attesa e che si è assunto l’onere di ricoprire questo incarico in una fase particolarmente delicata per il Paese. Ci si aspettano risposte radicalmente innovative a tutela del personale tutto, dove sta, sta.
“Ã^ con rabbia che i finanzieri aderiscono alla manifestazione …”, queste sono le vostre parole e le parole hanno un senso e rimangono scritte.

Roma, 19 novembre 2012
 
DOMENICO VALLEFUOCO
PASQUALE STRIANO

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