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sabato 16 maggio 2015

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-03974 presentata da LAURA BOTTICI giovedì 14 maggio 2015, seduta n.451 BOTTICI, AIROLA, BLUNDO, BUCCARELLA, BULGARELLI, CASTALDI, CIAMPOLILLO, CIOFFI, COTTI, DONNO, GIARRUSSO, GIROTTO, MORRA, PAGLINI, PUGLIA, SANTANGELO, SCIBONA, SERRA, TAVERNA - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'interno - Premesso che a quanto risulta agli interroganti: dalle pagine dei maggiori quotidiani a tiratura nazionale del 13 maggio 2015 si apprende la notizia secondo cui i bambini ospiti della struttura per minori "Il monello mare" a Santa Marinella (Roma), sul litorale nord laziale, avrebbero subito violenze, percosse, somministrazioni di cibo scaduto e di psicofarmaci senza prescrizione medica



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03974
presentata da
LAURA BOTTICI
giovedì 14 maggio 2015, seduta n.451
BOTTICI, AIROLA, BLUNDO, BUCCARELLA, BULGARELLI, CASTALDI, CIAMPOLILLO, CIOFFI, COTTI, DONNO, GIARRUSSO, GIROTTO, MORRA, PAGLINI, PUGLIA, SANTANGELO, SCIBONA, SERRA, TAVERNA - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'interno - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
dalle pagine dei maggiori quotidiani a tiratura nazionale del 13 maggio 2015 si apprende la notizia secondo cui i bambini ospiti della struttura per minori "Il monello mare" a Santa Marinella (Roma), sul litorale nord laziale, avrebbero subito violenze, percosse, somministrazioni di cibo scaduto e di psicofarmaci senza prescrizione medica. A riguardo la Polizia ha eseguito 5 misure cautelari e un arresto nei confronti del responsabile della casa famiglia e dei suoi collaboratori;
la struttura "Il monello mare" è una onlus che si occupa di prevenzione del disagio giovanile nei confronti di ospiti minorenni. Ora il centro è chiuso e posto sotto sequestro;
le indagini sono state affidate alla squadra mobile di Roma che si sta occupando di far luce sulle presunte violenze: i riscontri, finora ottenuti, getterebbero molte ombre sulla gestione del direttore e dei collaboratori. I minori, oltre ad essere stati obbligati a prendere psicofarmaci senza prescrizione medica, avrebbero subito palpeggiamenti da parte del titolare della struttura, responsabile anche di aver procurato delle lesioni ad una delle minori ospiti del centro;
considerato che:
i minori che vivono "fuori famiglia" di origine sono più di 32.000 a livello nazionale, dei quali circa 15.000 sono ospitati nelle diverse strutture esistenti, gli altri in famiglie affidatarie. La società investe su ciascuno di loro una media di circa 250.000 euro che rischiano di perdersi al compimento dei 18 anni se ai ragazzi non vengono offerte possibilità di lavoro o di studio. Strutture su cui inoltre a parere degli interroganti occorrerebbero maggiori monitoraggi e trasparenza, nonché norme per evitare che i ragazzi divenuti maggiorenni vengano rimandati per strada;
sul territorio italiano sono presenti circa 1.800 case famiglia, distribuite da nord a sud, che per mantenere le loro "quote" di minori spendono circa 1 miliardo di euro l'anno, le rette vanno da 70 a 120 euro al giorno;
considerato inoltre che si conosce pochissimo di tali strutture e di quello che accade al loro interno; non sussiste alcun censimento o un adeguamento così come previsto dalla legge n. 149 del 2001 (progressiva chiusura degli orfanotrofi, inserimento dei bambini nelle famiglie attraverso lo strumento dell'affido, per arrivare gradualmente a un'adozione, o all'inserimento dei minori nelle case famiglia),
si chiede di sapere:
come intendano operare i Ministri in indirizzo affinché le case per minori possano assicurare un normale e dignitoso percorso formativo, senza che si corra il rischio di abusi psichici e fisici nei confronti dei loro ospiti;
se intendano intervenire con le opportune iniziative alla luce di quanto accaduto nella struttura in questione e quali attività di controllo intendano porre in atto affinché fatti come quelli esposti in premessa non accadano più.

(4-03974)

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