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sabato 16 maggio 2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09172 presentato da VILLAROSA Alessio Mattia testo di Giovedì 14 maggio 2015, seduta n. 427   VILLAROSA e TOFALO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: il 7 agosto 2014 il primo firmatario del presente atto ha presentato l'interrogazione 4-05880 senza mai ricevere alcuna risposta. In quell'atto si evidenziava la singolare anomalia riguardante circa 100 lavoratori «abusivi» di Palazzo Chigi, 100 persone senza regolare contratto di lavoro;



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09172
presentato da
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Giovedì 14 maggio 2015, seduta n. 427

VILLAROSA e TOFALO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
il 7 agosto 2014 il primo firmatario del presente atto ha presentato l'interrogazione 4-05880 senza mai ricevere alcuna risposta. In quell'atto si evidenziava la singolare anomalia riguardante circa 100 lavoratori «abusivi» di Palazzo Chigi, 100 persone senza regolare contratto di lavoro;
sempre nello stesso atto si menzionava anche il poliziotto Filippo Attili dislocato presso palazzo Chigi assegnato all'ufficio stampa dell'attuale Presidente del Consiglio con mansioni di foto-cameraman;
il 22 aprile 2015 Il Fatto Quotidiano pubblica un altro interessante quanto sconcertante articolo centrato sulla figura del «Video-Poliziotto di Palazzo Chigi» Attili, si legge nell'articolo, già da qualche anno provava, tra l'altro riuscendoci parzialmente, ad inserirsi negli staff della comunicazione degli ultimi tre Presidenti del Consiglio;
a fine 2014 il poliziotto acquisisce mansioni non inerenti ai compiti della divisa, pur conservandone l'intero stipendio. Il video-maker ottiene una indennità extra di circa 27.000 euro, da sommare allo stipendio relativo ad un lavoro che, di fatto, non svolge più;
il caso di Attili, pur essendo il più clamoroso, è solo uno dei tanti osservabili a Palazzo Chigi. Sono tantissimi i «lavoratori» che prestano servizi non inerenti alle mansioni della divisa che indossano; infatti, anche per quanto riguarda gli agenti di polizia penitenziaria prestanti servizio al Ministero della giustizia, nei mesi scorsi, il Ministro aveva provato a fare rientrare in ruolo il personale, riuscendo però a restituire al Corpo di provenienza solo cinque unità;
tutto ciò accade mentre i vari Corpi di polizia lamentano carenza di organico, nell'indifferenza del Governo e del Presidente del Consiglio, in particolare, che adotta un comportamento concreto che, a giudizio degli interroganti, finisce per peggiorare la già pessima situazione attuale –:
quali siano le motivazioni che portano a scegliere personale appartenente ai vari Corpi di polizia al fine di far svolgere allo stesso compiti che di fatto nulla hanno a che fare col Corpo di appartenenza con lo stipendio pagato dai cittadini;
se si intenda disporre immediatamente il rientro effettivo di Filippo Attili nel Corpo della polizia, o, in alternativa, valutare la compatibilità dell'attività di Videomaker di Filippo Attili con la permanenza nel Corpo della Polizia di Stato, evitando di mortificare, come ritengono gli interroganti, il Corpo medesimo nel suo insieme ed ogni singolo agente che giornalmente rischia la vita indossando, con onore, la divisa. (4-09172)

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