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lunedì 10 marzo 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03890 MOLTENI Nicola.. sempre recentemente nel parcheggio adiacente la casa circondariale di Novara un sovrintendente 40enne di polizia penitenziaria si è suicidato con l'arma d'ordinanza ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03890
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Venerdì 7 marzo 2014, seduta n. 185
 MOLTENI e ALLASIA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: 
   recentemente il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha convocato le rappresentanze del Corpo di polizia penitenziaria ad un incontro dal tema «benessere del personale di polizia penitenziaria», senza fornire documentazione o ulteriori informazioni su quanto volesse intendere o sulle motivazioni della convocazione; 
   sono note le condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria per le sempre più numerose notizie, riportate dagli organi di stampa, di aggressioni all'interno degli istituti penitenziari, di cui l'ultima presso l'Istituto penitenziario di Firenze «Sollicciano» dove un agente ha rischiato seriamente di perdere la vista in quanto raggiunto al volto dalla candeggina lanciata da un detenuto più volte attenzionato perché manifestamente restio ad accettare il regolamento interno dell'istituto fiorentino; 
   sempre nel mese di febbraio 2014 cinque agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Biella sono stati aggrediti da due detenuti nordafricani, che si erano rifiutati di rientrare in cella; 
   il sistema della sorveglianza dinamica, accompagnato dalla mancanza di adeguate risorse e investimenti, aggiunge ulteriori problemi nella gestione della popolazione detenuta con evidenti conseguenze sulle condizioni di vivibilità e, di lavoro nelle strutture carcerarie, ormai del tutto insostenibili; 
   sempre recentemente nel parcheggio adiacente la casa circondariale di Novara un sovrintendente 40enne di polizia penitenziaria si è suicidato con l'arma d'ordinanza e secondo le parole del segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci: «è l'ennesimo suicidio di un poliziotto penitenziario sappiamo che lavorare in questo tipo di carcere completamente abbandonati a noi stessi benché fedeli servitore dello stato, non è estraneo ad un così grave gesto di disperazione –: 
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione sopra esposta in cui versano gli agenti di polizia penitenziaria e quali azioni intenda porre in essere nell'immediato e nel lungo termine al fine di migliorare le condizioni di lavoro del personale di polizia penitenziaria. (4-03890)

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