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lunedì 10 marzo 2014

TUMORI: CURE ANTICANCRO A RISCHIO RICADUTE? SOSPETTO DA STUDIO USA =


TUMORI: CURE ANTICANCRO A RISCHIO RICADUTE? SOSPETTO DA STUDIO USA =
TEST SU MOSCERINI FRUTTA, MOLTE CHEMIO POTREBBERO IPERATTIVARE
STAMINALI TUMORALI

Milano, 10 mar. (Adnkronos Salute) - (Embargo ore 21.00) - Vari
farmaci chemioterapici potrebbero avere un insospettato effetto
collaterale: da un lato contrastano la crescita del cancro, dall'altro
iperattivano le staminali che abitano nell'organo bersaglio, con il
rischio di scatenare ricadute. A gettare un'ombra su farmaci
autorizzati dall'americana Fda e' uno studio Usa pubblicato su 'Pnas',
finanziato dai National Institutes of Health, coordinato da Michele
Markstein dell'University of Massachusetts Amherst e Norbert Perrimon
della Harvard Medical School.

Utilizzando un inedito modello sperimentale, l'intestino del
moscerino della frutta, gli scienziati hanno scoperto che "diversi
agenti chemioterapici in grado di stoppare tumori a crescita rapida
hanno un effetto opposto sulle cellule staminali dello stesso animale,
portandole a dividersi troppo velocemente" con il pericolo di una
nuova neoplasia. (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
10-MAR-14 14:53

TUMORI: CURE ANTICANCRO A RISCHIO RICADUTE? SOSPETTO DA STUDIO USA (2) =

(Adnkronos Salute) - "Abbiamo scelto il moscerino della frutta -
spiega Markstein - perche' le staminali intestinali della Drosophila
sono molto simili alle staminali dell'intestino umano. Inoltre, e'
molto piu' semplice condurre esperimenti nei moscerini che negli
uomini o nei topi. Quando si parla di staminali - precisa la
scienziata - e' importante condurre esperimenti sugli animali perche'
le staminali vivono 'in simbiosi' con le altre cellule del
microambiente circostante. E infatti l'effetto collaterale che abbiamo
osservato e' causato proprio da un danno dei farmaci chemioterapici
alle cellule del microambiente, danno al quale le staminali reagiscono
iperproliferando".

I moscerini, in particolare, forniscono di questo microambiente
un modello "difficile o impossibile" da riprodurre 'in provetta'.
Markstein e colleghi hanno quindi inserito nel Dna dell'insetto un
gene che causa il cancro negli uomini, e lo hanno 'acceso' nelle
staminali intestinali in modo da ottenere modelli di tumore a rapida
crescita. Per valutare piu' comodamente la dimensione della neoplasia,
hanno utilizzato una nuova tecnica che sfrutta la fosforescenza della
luciferasi, l'enzima della lucciola. (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
10-MAR-14 14:53

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(Adnkronos Salute) - I ricercatori hanno poi chiesto al National
Cancer Institute campioni di farmaci chemioterapici, ricevendone 88
utilizzati in clinica. "Abbiamo nutrito sistematicamente i moscerini
con farmaci approvati dalla Fda - riporta Markstein - e abbiamo visto
che inibivano la crescita del tumore nell'intestino".

Ma "abbiamo anche osservato che meta' di questi prodotti avevano
un effetto opposto sulle cellule staminali non tumorali, causandone la
iperproliferazione. Cio' si traduceva nella crescita di piccoli
'tumori' che, in presenza di un determinato background genetico,
potrebbero potenzialmente diventare cancerose". (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
10-MAR-14 14:55

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(Adnkronos Salute) - Il risultato puo' sorprendere ma un lavoro
recente, sottolinea la scienziata, ha evidenziato un effetto simile
per il chemioterapico doxorubicina nei topi. Nei moscerini, invece,
l'iperproliferazione delle staminali veniva innescata da diversi
farmaci compresa la doxorubicina, attraverso vie metaboliche ben
conservate nella scala evolutiva fino all'uomo, che scatenano una
risposta infiammatoria generalmente associata al cancro.

Il team Usa ha anche testato oltre 6 mila piccole molecole della
library dell'Harvard Institute of Chemistry and Cellular Biology, per
cercare di selezionare nuovi principi attivi candidati. Hanno cosi'
identificato vari composti, 3 dei quali estratti della medicina
cinese, che nei moscerini della frutta bloccano la crescita del tumore
senza iperattivare le staminali.

(Opa/Col/Adnkronos)
10-MAR-14 14:57

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