Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-00670
presentato daInterrogazione a risposta orale 3-00670
MOLEA Bruno
testo di
Giovedì 6 marzo 2014, seduta n. 184
MOLEA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
la paventata chiusura della polizia postale di Forlì – Cesena così come delle altre sezioni provinciali per demandare le funzioni ad un livello regionale sarebbe un grave errore;
soprattutto in un momento nel quale web ed in particolare social networksono strumenti sempre più utilizzati nella vita quotidiana, anche purtroppo per perpetrare truffe e reati di vario tipo;
il tema della sicurezza è oggi più che mai profondamente sentito ed occorre intervenire sempre con molta attenzione affinché anche le ipotesi di riorganizzazione non privino i territori di presidi essenziali;
crimini come la pedopornografia, i furti di identità e frodi informatiche sono in continua e rapida espansione e in questo contesto internet offre ampie possibilità di delinquere;
la polizia postale, anche a livello locale, rappresenta un fondamentale strumento a tutela dei cittadini e della loro sicurezza, sotto ogni sua forma;
come testimoniano i dati comunicati dal Siulp relativi proprio alla sezione forlivese: quasi 500 denunce ricevute ed oltre 100 persone denunciate in un anno, senza contare le oltre 500 richieste di collaborazione pervenute dalle altre forze dipolizia e la diffusa attività di prevenzione, svolta anche negli istituti scolastici; ciononostante, la sezione forlivese vanta un solo ufficiale di polizia giudiziaria in organico;
la situazione della polizia postale si inserisce purtroppo in un quadro complessivo che coinvolge a livello locale tutte le forze dell'ordine, che stanno vedendo assottigliarsi da una parte gli organici per effetto dell'attuazione del blocco del turnover, dall'altra i fondi assegnati per nuovi mezzi, strumenti, dotazioni tecnologiche e sedi più accoglienti;
la necessaria esigenza di razionalizzazione che oggi interessa l'apparato pubblico e che coinvolge anche le forze dell'ordine non può andare a discapito della sicurezza dei cittadini, a maggior ragione in un ambito strategico per la sburocratizzazione e l'innovazione del Paese come il web –:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta e, nel caso, quali interventi, tempestivi ritenga utile assumere al fine di scongiurare tale possibile chiusura che andrebbe sicuramente a scapito della sicurezza di molti cittadini e di molti giovani. (3-00670)
la paventata chiusura della polizia postale di Forlì – Cesena così come delle altre sezioni provinciali per demandare le funzioni ad un livello regionale sarebbe un grave errore;
soprattutto in un momento nel quale web ed in particolare social networksono strumenti sempre più utilizzati nella vita quotidiana, anche purtroppo per perpetrare truffe e reati di vario tipo;
il tema della sicurezza è oggi più che mai profondamente sentito ed occorre intervenire sempre con molta attenzione affinché anche le ipotesi di riorganizzazione non privino i territori di presidi essenziali;
crimini come la pedopornografia, i furti di identità e frodi informatiche sono in continua e rapida espansione e in questo contesto internet offre ampie possibilità di delinquere;
la polizia postale, anche a livello locale, rappresenta un fondamentale strumento a tutela dei cittadini e della loro sicurezza, sotto ogni sua forma;
come testimoniano i dati comunicati dal Siulp relativi proprio alla sezione forlivese: quasi 500 denunce ricevute ed oltre 100 persone denunciate in un anno, senza contare le oltre 500 richieste di collaborazione pervenute dalle altre forze dipolizia e la diffusa attività di prevenzione, svolta anche negli istituti scolastici; ciononostante, la sezione forlivese vanta un solo ufficiale di polizia giudiziaria in organico;
la situazione della polizia postale si inserisce purtroppo in un quadro complessivo che coinvolge a livello locale tutte le forze dell'ordine, che stanno vedendo assottigliarsi da una parte gli organici per effetto dell'attuazione del blocco del turnover, dall'altra i fondi assegnati per nuovi mezzi, strumenti, dotazioni tecnologiche e sedi più accoglienti;
la necessaria esigenza di razionalizzazione che oggi interessa l'apparato pubblico e che coinvolge anche le forze dell'ordine non può andare a discapito della sicurezza dei cittadini, a maggior ragione in un ambito strategico per la sburocratizzazione e l'innovazione del Paese come il web –:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta e, nel caso, quali interventi, tempestivi ritenga utile assumere al fine di scongiurare tale possibile chiusura che andrebbe sicuramente a scapito della sicurezza di molti cittadini e di molti giovani. (3-00670)
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