Salute: pediatri Sipps, stop vaccini per bimbi? Idea pericolosa =
(AGI) - Roma, 10 mar. - La Societa' Italiana di Pediatria
Preventiva e Sociale interviene in merito alla recente proposta
del Movimento 5 Stelle sulla sospensione dell'obbligo vaccinale
per l'eta' evolutiva in Lombardia, definendola "un rischio
potenzialmente grave per la salute dei nostri bambini e
adolescenti". "Se da un lato e' corretto sostenere una scelta
consapevole e responsabile da parte delle famiglie in merito
alla vaccinazioni, lasciando loro la facolta' di decidere se
proteggere o no i propri figli da malattie potenzialmente
gravissime - afferma il professor Gianni Bona, Direttore della
Clinica Pediatrica dell'Universita' del Piemonte Orientale
presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della
Carita' di Novara e vicepresidente della SIPPS - non va mai
tuttavia dimenticato che le vaccinazioni sono divenute ormai
una procedura di sanita' pubblica. Le vaccinazioni
contribuiscono in modo determinante alla protezione dell'intera
collettivita': oltre a tutelare la salute dei singoli
individui, infatti, esse impediscono la circolazione e la
diffusione degli agenti infettivi". (AGI)
Pgi (Segue)
101557 MAR 14
Salute: pediatri Sipps, stop vaccini per bimbi? Idea pericolosa (2)=
(AGI) - Roma, 10 mar. - Questo fenomeno, denominato "immunita'
di gregge", si innesca quando viene superato un livello soglia,
specifico per ogni vaccino sulla base della tipologia e della
contagiosita' di ciascuna malattia, per cui risulta provvista
di anticorpi una quota molto elevata della popolazione
(solitamente intorno al 90%). "Proprio perche' le vaccinazioni
sono al tempo stesso un diritto per i cittadini che ne
fruiscono, ma anche un dovere nei confronti della collettivita'
- precisa la dottoressa Luciana Nicolosi, Responsabile Gruppo
di Lavoro Vaccini e Vaccinazioni della Societa' Italiana di
Pediatria Preventiva e Sociale - la SIPPS, come altre Societa'
Scientifiche, ritiene che il superamento dell'obbligo vaccinale
sia ormai maturo, ma questo passaggio non puo' assolutamente
prescindere da una comunicazione puntuale e capillare alla
popolazione, unitamente ad un monitoraggio epidemiologico
accurato dell'andamento delle infezioni prevenibili con i
vaccini disponibili, come e' avvenuto in Veneto, l'unica
Regione che ha sancito la caduta dell'obbligo". Se oggi
l'Italia presenta una bassissima incidenza per numerose delle
malattie infettive prevenibili, e' proprio grazie alle elevate
coperture vaccinali raggiunte e al loro perdurare ad alti
livelli nel tempo: una sospensione dell'obbligo vaccinale con
una riduzione inevitabile delle coperture vaccinali porterebbe
ad una ripresa delle infezioni non prevenute, come e' accaduto
in anni recenti in Paesi come l'ex Unione Sovietica per la
difterite o l'Albania per la poliomielite. "Spesso - conclude
il dottor Piercarlo Salari, pediatra di consultorio a Milano e
componente SIPPS - si dimentica che l'obiettivo della strategia
vaccinale e' proprio quello di creare le condizioni per cui le
stesse vaccinazioni non siano piu' necessarie. Questo, pero',
sara' possibile soltanto quando si giungera' all'interruzione
della diffusione degli agenti infettivi, come e' accaduto per
il vaiolo negli anni '70. La vera conquista sociale, dunque,
non e' la sospensione dell'obbligo vaccinale ma l'eradicazione
dei patogeni piu' temibili per la societa'". (AGI)
Pgi
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