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lunedì 4 luglio 2011

Epilessia, tecnica innovativa di posizionamento elettrodi nel cervello

MEDICINA: EPILESSIA, TECNICA INNOVATIVA DI POSIZIONAMENTO ELETTRODI NEL CERVELLO =INTERVENTO A SIENA PER INDIVIDUARE LE ZONE EPILETTOGENE DA
ASPORTARE

Siena, 4 lug. - (Adnkronos) - Epilessia senza segreti a Siena
grazie ad una tecnica innovativa che permette di analizzare
direttamente la corteccia cerebrale. Il rivoluzionario intervento, il
primo in Toscana effettuato su pazienti adulti, e' stato realizzato al
policlinico Santa Maria alle Scotte dal Dipartimento di Neuroscienze,
diretto dal professor Alessandro Rossi, dove ha sede il centro per il
trattamento dell'epilessia farmaco-resistente, coordinato dal dottor
Raffale Rocchi.

''Per valutare con precisione l'area dove ha origine l'attacco
epilettico - spiega Rocchi - abbiamo inserito, attraverso piccoli fori
nella calotta cranica, degli elettrodi a diretto contatto con la
corteccia cerebrale''. L'intervento e' stato eseguito in
collaborazione con la Neurochirurgia Universitaria, con il professor
Aldo Mariottini, la Neurologia e Neurofisiologia Clinica con i
neurologi Giampaolo Vatti e Raffaele Rocchi, la NINT, con il dottor
Alfonso Cerase e la Neuoanestesia, con il dottor Ettore Zei.

''Si tratta di una tecnica che viene usata - continua Rocchi -
quando il semplice elettroencefalogramma, esame non invasivo, non
fornisce sufficienti informazioni sull'area epilettogena. La paziente,
una donna di 50 anni, ha avuto gli elettrodi nel cervello per circa
una settimana e, successivamente, e' stata operata per rimuovere la
zona dove hanno avuto origine gli attacchi epilettici, non curabili
con i farmaci. La zona asportata e' il lobo temporale destro,
intervento eseguito con successo e controllo completo delle crisi
epilettiche che sono scomparse. Ora la paziente e' in follow up''.
(segue)

(Red-Xio/Col/Adnkronos)
04-LUG-11 14:39

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MEDICINA: EPILESSIA, TECNICA INNOVATIVA DI POSIZIONAMENTO ELETTRODI NEL CERVELLO (2) =
(Adnkronos) - Questa tecnica permette anche di valutare se e'
possibile effettuare o meno l'intervento neurochirurgico di
asportazione cerebrale.

''E' molto importante capire se la zona dove ha sede la crisi -
conclude Rocchi - sia anche sede di funzioni importanti per l'essere
umano. Inoltre, grazie al posizionamento di questi elettrodi, possiamo
mandare impulsi al cervello in modo da indurre delle crisi e studiarle
piu' approfonditamente, analizzando anche le funzioni delle aree su
cui sono poggiati gli elettrodi''.

(Red-Xio/Col/Adnkronos)
04-LUG-11 14:46

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