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lunedì 4 luglio 2011

MANOVRA: DOMANI A ROMA INCONTRO SINDACATI MEDICI, PRONTI A PROTESTE-MANOVRA:FP-CGIL MEDICI,INIQUA E CON BEFFA ASSUNZIONI SOLO PRIMARI - SANITÀ. MEDICI OSPEDALIERI CONTRO LA MANOVRA: "CI PENALIZZA" L'AAROI: "BLOCCO DEL CONTRATTO FINO AL 2014"

MANOVRA:FP-CGIL MEDICI,INIQUA E CON BEFFA ASSUNZIONI SOLO PRIMARI =
(AGI) - Roma, 4 lug. - "Una manovra iniqua e con la beffa delle
assunzioni solo dei primari. Domani, i sindacati dei medici
saranno a Roma per decidere sulle proteste. Alle 15 e 30, ci
riuniremo con gli altri sindacati dei medici per ricercare un
percorso unitario di protesta e definire le proposte di
modifica alla manovra finanziaria". Lo ha detto Massimo Cozza
segretario nazionale della FP-CGIL Medici commentando la
manovra economica. "Il testo circolato in queste ore - afferma
Cozza in una nota- conferma che quella predisposta dal Governo
sara' infatti l'ennesima manovra iniqua per i medici pubblici e
dannosa per i cittadini, con inaccettabili tagli alla sanita' e
ulteriori ticket. La manovra prevede la proroga del blocco del
turn over, con l'odiosa beffa della deroga per l'assunzione
solo dei direttori medici di struttura complessa, concessa alle
Regioni sottoposte ai Piani di Rientro". Per Cozza, " migliaia
di medici che gia' lavorano in condizione di estremo disagio
non solo non vedranno sostituiti i colleghi che andranno in
pensione, ma dovranno sopperire anche ai turni di guardia di
quelli "promossi a primario", con scelta dei direttori generali
nominati dalla politica. E' poi paradossale che per
giustificare la deroga per i primari si ponga il fine del
mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, come se
tutti gli altri dirigenti medici e gli stessi precari non vi
contribuissero". Per il sindacato, "mortificante e iniquo e'
poi il prolungamento del blocco delle retribuzioni fino al
2014, che a fronte di un tasso d'inflazione arrivato al 2,7% -
aggiunge Cozza - si traduce per i medici in una perdita di
potere d'acquisto che varia a seconda delle qualifiche, non
inferiore ai 6mila euro, come calcolato dal Sole 24 ore, ma che
in alcuni casi puo' raggiungere i 10mila euro. Si tratta di
sacrifici chiesti ancora una volta a chi svolge una funzione
pubblica, mentre non si colpiscono rendite ed evasione fiscale,
rimandando i tagli ai costi della politica. Infine - conclude -
e' paradossale far pagare ai cittadini il ticket al pronto
soccorso per gli accessi impropri, salvo poi impedire con il
blocco del rinnovo delle convenzioni per i medici una reale
riorganizzazione delle cure primarie per i prossimi tre anni,
fondamentale per garantire una risposta territoriale h24 ai
bisogni di salute dei cittadini, a partire dalle urgenze
minori". (AGI)
com
041745 LUG 11
MANOVRA: SMI, SI' A PROTESTA UNITARIA MEDICI CONTRO TAGLI E BLOCCO TURNOVER =
CALI', ALTRO PASSO INDIETRO PER NOSTRO SSN

Roma, 4 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - E' fortemente
negativo il giudizio sulla Manovra economica da parte del Sindacato
dei medici italiani (Smi). Per il segretario Salvo Cali', il
provvedimento varato dal Governo "e' viziato da una logica di fondo
sbagliata e arretrata. Siamo alle solite, la sanita', invece di essere
un settore in cui investire per creare ricchezza e occupazione, e'
invece il bersaglio facile di ogni politica di tagli. E' evidente che
per il ministro dell'Economia il nostro Ssn e' solo una voce di spesa:
questa purtroppo e' una concezione vecchia e la facile scorciatoia di
ogni Finanziaria".

Per Cali', la ricetta di questo governo per fare quadrare i
conti e' sempre la stessa: "Tagliare nei servizi pubblici e
precarizzare, anche mediante l'esasperazione del blocco del turnover.
Nonche' mettendo le mani in tasca a chi ha gia' pesantemente
contribuito al risanamento del Paese, cioe' i medici, con l'ulteriore
congelamento dei contratti fino al 2014 e l'attacco alle pensioni".

A risentirne e' il potere d'acquisto delle retribuzioni dei
medici dirigenti del Ssn che, per il segretario nazionale dello Smi,
"si e' ridotto gia' severamente. Non possiamo assistere in silenzio -
conclude Cali' - all'ennesimo attacco alla sanita' pubblica, ai
professionisti che vi operano, ai servizi per i cittadini. E'
necessaria una forte mobilitazione unitaria di tutta la categoria, non
solo dei medici ospedalieri ma anche di quelli convenzionati (medici
di famiglia, del 118, di continuita' assistenziale, pediatri e
specialisti ambulatoriali) perche' si modifichi la Manovra economica
restituendo centralita' e risorse al nostro Ssn".

(Com-Fed/Ct/Adnkronos)
04-LUG-11 16:44

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MANOVRA: AAROI (ANESTESISTI), PROCLAMATO STATO AGITAZIONE
'PROVVEDIMENTO PEGGIORA CONDIZIONI LAVORO MEDICI OSPEDALIERI'
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - La manovra economica ''peggiora
le condizioni di lavoro dei medici ospedalieri''. Lo denuncia
Vincenzo Carpino, presidente nazionale dell'Associazione
Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area
Critica (Aaroi-Emac), annunciando lo stato di agitazione
permanente degli oltre 10.000 medici anestesisti-rianimatori
italiani.
"I medici pubblici rischiano di essere la categoria
maggiormente colpita dalla manovra economica del governo. Questa
Š una scelta sbagliata ed inaccettabile - commenta Carpino - che
rappresenta un'ulteriore penalizzazione dei medici ospedalieri
con l'ulteriore blocco del contratto fino al 31 dicembre 2014,
la rateizzazione della liquidazione in tre anni, la decurtazione
economica in caso di malattia, lo scippo dell'esclusivit… di
rapporto e della Retribuzione Individuale di Anzianit…''. Tutto
ci•, aggiunge, ''in un quadro sempre pi— drammatico di ulteriori
tagli alla sanit… (6/8 mld per il prossimo triennio) e di un
irresponsabile blocco del turnover che, insieme all'esodo
pensionistico, costringono i colleghi ad una turnistica sempre
pi— pesante''. Si tratta di provvedimenti ''inaccettabili -
denuncia Carpino - che ancora una volta si abbattono su chi
garantisce, con il proprio lavoro, un servizio pubblico ai
cittadini''. Per questo, annuncia, l'Aaroi-Emac ''ha proclamato
lo stato di agitazione permanente dei 10 mila medici anestesisti
rianimatori, dell'emergenza e dell'area critica e porter… al
tavolo dell'Intersindacale di domani a Roma le sue proposte per
fermare queste inique ed ingiustificate penalizzazioni e per
correggere alcuni punti della manovra''.
''Non possiamo essere sempre noi - conclude Carpino - a
pagare per scelte che hanno un obiettivo ben preciso:
l'esclusione dei medici dalla definizione delle politiche
sanitarie e gestionali del nostro Paese e l'impoverimento del
servizio pubblico per valorizzare la sanit… privata". (ANSA).

CR
04-LUG-11 16:44 NNNN
SANITA'. MANOVRA, CGIL: DOMANI A ROMA RIUNIONE SINDACATI MEDICI
"PER DEFINIRE PERCORSO UNITARIO PROTESTA".

(DIRE) Roma, 4 lug. - "Domani pomeriggio a Roma alle 15 e 30, ci
riuniremo con gli altri sindacati dei medici per ricercare un
percorso unitario di protesta e definire le proposte di modifica
alla manovra finanziaria. Il testo circolato in queste ore
conferma che quella predisposta dal Governo sara' infatti
l'ennesima manovra iniqua per i medici pubblici e dannosa per i
cittadini, con inaccettabili tagli alla sanita' e ulteriori
ticket. La manovra prevede la proroga del blocco del turn over,
con l'odiosa beffa della deroga per l'assunzione solo dei
direttori medici di struttura complessa, concessa alle Regioni
sottoposte ai Piani di rientro. Migliaia di medici che gia'
lavorano in condizione di estremo disagio non solo non vedranno
sostituiti i colleghi che andranno in pensione, ma dovranno
sopperire anche ai turni di guardia di quelli 'promossi a
primario', con scelta dei direttori generali nominati dalla
politica. È poi paradossale che per giustificare la deroga per i
primari si ponga il fine del mantenimento dei livelli essenziali
di assistenza, come se tutti gli altri dirigenti medici e gli
stessi precari non vi contribuissero. Mortificante e iniquo e'
poi il prolungamento del blocco delle retribuzioni fino al 2014,
che a fronte di un tasso d'inflazione arrivato al 2,7% si traduce
per i medici in una perdita di potere d'acquisto che varia a
seconda delle qualifiche, non inferiore ai 6mila euro, come
calcolato dal Sole 24 ore, ma che in alcuni casi puo' raggiungere
i 10mila euro. Si tratta di sacrifici chiesti ancora una volta a
chi svolge una funzione pubblica, mentre non si colpiscono
rendite ed evasione fiscale, rimandando i tagli ai costi della
politica. Infine e' paradossale far pagare ai cittadini il ticket
al pronto soccorso per gli accessi impropri, salvo poi impedire
con il blocco del rinnovo delle convenzioni per i medici una
reale riorganizzazione delle cure primarie per i prossimi tre
anni, fondamentale per garantire una risposta territoriale h24 ai
bisogni di salute dei cittadini, a partire dalle urgenze minori".
E' quanto si legge in una nota Massimo Cozza, segretario
nazionale Fp-Cgil Medici.

(Com/Enu/ Dire)
16:13 04-07-11

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SANITÀ. MEDICI OSPEDALIERI CONTRO LA MANOVRA: "CI PENALIZZA"
L'AAROI: "BLOCCO DEL CONTRATTO FINO AL 2014"

(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 lug. - "I medici pubblici
rischiano di essere la categoria maggiormente colpita dalla
manovra economica del Governo. Questa e' una scelta sbagliata ed
inaccettabile - commenta Vincenzo Carpino, Presidente Nazionale
dell'AAROI-EMAC, Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri
Italiani Emergenza Area Critica - che rappresenta un'ulteriore
penalizzazione dei medici ospedalieri con l'ulteriore blocco del
contratto fino al 31 dicembre 2014, la rateizzazione della
liquidazione in tre anni, la decurtazione economica in caso di
malattia, lo scippo dell'esclusivita' di rapporto e della RIA
(Retribuzione Individuale di Anzianita').
Tutto cio' - aggiunge Carpino - in un quadro sempre piu'
drammatico di ulteriori tagli alla sanita' (6/8 mld per il
prossimo triennio) e di un irresponsabile blocco del turnover
che, insieme all'esodo pensionistico, costringono i colleghi ad
una turnistica sempre piu' pesante, ad effettuare piu' ore di
straordinario e ad usufruire di ferie limitate (solo nell'area di
anestesia e rianimazione mancano 3500 specialisti). Di fronte ad
un peggioramento delle condizioni di lavoro e delle prerogative
sindacali i nostri colleghi sono sempre piu' esasperati. Per non
parlare dei circa 10 mila medici precari.
Si tratta di provvedimenti inaccettabili - denuncia Carpino - che
ancora una volta si abbattono su chi garantisce, con il proprio
lavoro, un servizio pubblico ai cittadini.
L'AAROI-EMAC ha proclamato lo stato di agitazione permanente dei
10 mila medici anestesisti rianimatori, dell'emergenza e
dell'area critica e portera' al tavolo dell'Intersindacale di
domani a Roma le sue proposte per fermare queste inique ed
ingiustificate penalizzazioni e per correggere alcuni punti della
manovra.
Non possiamo essere sempre noi - conclude il Presidente
dell'AAROI-EMAC - a pagare per scelte che hanno un obiettivo ben
preciso: l'esclusione dei medici dalla definizione delle
politiche sanitarie e gestionali del nostro Paese e
l'impoverimento del servizio pubblico per valorizzare la sanita'
privata".

(Wel/ Dire)
15:53 04-07-11

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MANOVRA: DOMANI A ROMA INCONTRO SINDACATI MEDICI, PRONTI A PROTESTE =

Roma, 4 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I medici del
Servizio sanitario nazionale serrano le file. Delusi e preoccupati dai
tagli previsti dalla manovra licenziata giovedi' dal Consiglio dei
ministri, si compattano e promettono battaglia. Sperando in
miglioramenti e correzioni al testo in sede parlamentare. A quanto
apprende l'Adnkronos Salute, domani alle 15.30 al Leon's Place Hotel
di Roma e' in programma un incontro dell'Intersindacale della
dirigenza medica del Ssn per affrontare le proposte da avanzare e le
proteste da lanciare.

Quattro, soprattutto, i punti della manovra che le
organizzazioni sindacali trovano 'indigesti': i tagli alla sanita',
l'introduzione del ticket, il congelamento delle retribuzioni e il
blocco del turnover. Secondo il testo approvato dal Consiglio dei
ministri, rimane infatti stabilita la progressione del Fondo sanitario
nazionale, che potra' aumentare - "solo" dicono i piu' critici - dello
0,5% nel 2013 e dell'1,4% nel 2014. Una misura questa che, a detta del
segretario nazionale della Fp Cgil medici Massimo Cozza, produrra' un
taglio "molto consistente", stimato tra gli 8 e i 10 miliardi di euro.
"A farne le spese - aggiunge Cozza - saranno cittadini e operatori
della sanita'".

Preoccupazione anche per il capitolo della manovra che riguarda
l'eventuale introduzione del ticket di 10 euro per visite ed esami a
partire dal primo gennaio 2012. "Senza contare - spiega Cozza - che
dal 2014 sono previsti possibili ticket per tutte le prestazioni,
quindi anche i ricoveri. Questo - aggiunge - non fara' che spingere
sempre piu' i cittadini verso la sanita' privata". Dal 2014 saranno
infatti introdotti ticket aggiuntivi a quelli gia' esistenti nelle
Regioni, sui farmaci e su tutte le prestazioni sanitarie. Nel corso
dell'incontro di domani i sindacati affronteranno anche due note
dolenti che gia' lo scorso anno avevano scatenato le proteste dei
camici bianchi: il congelamento delle retribuzioni e il blocco del
turnover. (segue)

(Fed/Col/Adnkronos)
04-LUG-11 13:44

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MANOVRA: DOMANI A ROMA INCONTRO SINDACATI MEDICI, PRONTI A PROTESTE (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Su questi due punti Costantino
Troise, il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, il principale
sindacato della dirigenza medica del Ssn e' stato esplicito: "Il
congelamento dei contratti e dei livelli retributivi riduce il potere
d'acquisto delle retribuzioni dei medici pubblici almeno del 20%,
senza contare le ripercussioni previdenziali, mentre un esasperato
blocco del turn over, divenuto negli anni un cappio al collo del
sistema sanitario, peggiora le condizioni del loro lavoro".

E ancora. "Il blocco contrattuale di 5 anni, accompagnato dalla
previsione della indennita' di vacanza contrattuale per il periodo
2015-2017 - sottolinea Troise - recita un requiem per il contratto
nazionale di lavoro, mentre il tetto ai livelli retributivi segnala
che per i pubblici dipendenti il guadagno e' reato".

Critico con la manovra messa a punto dal Governo anche il
presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi: "E' ora di dire basta non
solo all'ultima Manovra, ma a tutto un sistema che considera il medico
un costo e non una risorsa per la societa'. Siamo stufi di essere
tartassati". Per Cassi, che chiede una "mobilitazione della categoria"
e rivolge un invito a tutti i sindacati medici per "riconquistare la
dignita' professionale", "sono 20 anni che Finanziarie e decreti si
abbattono sui medici del Ssn calpestando i contratti e negando i
diritti pattuiti".

(Fed/Col/Adnkronos)
04-LUG-11 13:50

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MANOVRA: CIMO,MOBILITAZIONE MEDICI PER TUTELA DIGNITA'PROFESSIONE =
(AGI) - Roma, 4 lug. - "E' ora di dire basta, non solo
all'ultima manovra ma a tutto un sistema che considera il
medico un costo e non una risorsa per la societa'. Siamo stufi
di essere tartassati". E' questo l'appello del presidente
CIMO-ASMD Riccardo Cassi che chiede una "mobilitazione della
categoria" e rivolge un invito a tutti i sindacati medici per
"riconquistare la dignita' professionale". "Sono 20 anni che
finanziarie e decreti si abbattono sui medici del SSN
calpestando i contratti e negando i diritti pattuiti - ha
spiegato il presidente Cimo - mentre in periferia la
contrattazione non viene rispettata e i medici subiscono ore
lavorate e non pagate, l'utilizzo di personale precario e
l'accanimento di richieste risarcitorie. Oggi, dopo una vita di
lavoro tassata al massimo, ci si accanisce anche sulle
pensioni". "Come medici siamo disponibili a dare il contributo
al risanamento del Paese, che e' necessario e che l'Europa ci
impone, ma non vogliamo essere tra i pochi che pagano per
tutti. Dobbiamo unirci e mobilitarci come categoria per
risolvere i problemi che ci opprimono - ha proseguito Cassi -
prima fra tutte la revisione della responsabilita'
professionale con depenalizzazione della colpa medica. E'
giusto che si riconoscano ai medici, chiamati ad assumersi
decisioni in cui e' in gioco la vita dei pazienti, le stesse
motivazioni che hanno indotto il CSM a contestare la proposta
di legge sulla responsabilita' civile per i magistrati". Cimo
inoltre "vuole un progetto serio di stabilizzazione dei
rapporti di lavoro precari, anche avendo il coraggio di
rivedere alcune norme, la ricostruzione di una carriera
professionale che valorizzi il merito e torni a motivare chi
lavora per il Sistema Sanitario Nazionale e la ridefinizione
delle competenze delle professioni". "CIMO-ASMD, invece, - ha
proseguito Cassi - non si unisce alle proteste delle Regioni
che sono corresponsabili dell'attuale debito pubblico con
sprechi, malgoverno, assunzioni clientelari ed incapacita' di
attuare seri progetti di riorganizzazione, e ribaltano i tagli
sulle aziende sanitarie". "CIMO-ASMD - ha concluso Cassi -
ritiene che una mera contestazione di una manovra, certamente
iniqua, non risolve i problemi della categoria; rivolge quindi
l'invito a tutti i sindacati medici a costruire insieme un
progetto di "rifondazione" della professione che, modificando
l'attuale stato giuridico, restituisca al Medico dignita'
professionale ed economica". (AGI)
com/Mld
041134 LUG 11

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