SALUTE: OSP.BAMBINO GESU', SOS 'ESTATE ALCOLICA'
TRA GIOVANI
IN VACANZA BOOM SBORNIE; FENOMENO ABBATTE ATTESE VITA
RAGAZZI
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - E' allarme 'Estate alcolica' tra i
piu'
giovani: in vacanza, infatti, si verifica il boom delle
'sbornie' tra gli
adolescenti, con apporti ipercalorici e
fenomeni di binge-drinking (ovvero
'abbuffate di alcol') che
''abbattono le attese di vita dei ragazzi''.
L'allarme arriva da
uno studio dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'
pubblicato
sulla rivista 'Alcohol and Alcoholism', che ha preso in
esame
l'amplificazione dei danni al fegato generati da alcool e
obesita'
insieme.
I medici sono chiari: si accorcia di anni, anche di
decenni,
affermano, l'attesa di vita per i giovani e giovanissimi
alla
ricerca dello sballo da alcool, fenomeno che si dilata in
maniera
esponenziale soprattutto nei fine settimana e nei
periodi di vacanza grazie
alle maggiori occasioni di
socializzazione e al controllo dei genitori che si
allenta. E la
sbornia di ultima generazione ha anche un nome: si chiama
binge
drinking e consiste nel bere una grande quantita' di alcol
molto
velocemente per ubriacarsi il prima possibile. Un
eccesso,
sottolineano gli esperti, ''gia' di per se' dannoso che,
se
ripetuto costantemente nel tempo, soprattutto in presenza di
problemi
come l'obesita' o problematiche legate al fegato
grasso, diventa una vera e
propria bomba ad orologeria in grado
di accorciare sensibilmente le
aspettative di vita''.
Secondo le ultime statistiche, in Italia a darsi
alla
bottiglia e' il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze
minorenni.
L'alcool seduce anche i giovanissimi: 18 su 100 al di
sotto dei 16 anni hanno
adottato almeno un comportamento a
rischio alcool-correlato. E se i numeri
sull'abuso di alcolici
tra giovanissimi spaventano, non meno impressionanti
sono quelli
legati all'obesita' e al sovrappeso, problemi che
interessano
ben 1 bambino su 3. E quando obesita' e alcool si
incontrano,
avvertono gli esperti, il risultato e' un mix pericoloso
quanto
quello creato dal suo opposto: il digiuno prolungato
per
incrementare l'effetto 'sballo' da consumo di alcool, fenomeno
(detto
drunkoressia) particolarmente diffuso tra le
ragazzine.
(ANSA).
CR
04-LUG-11 17:13 NNNN
ESTATE: BAMBINO GESU', STAGIONE SBORNIE PER GIOVANISSIMI, PERSI DECENNI VITA
=
PIU' A RISCHIO BEVITORI CON CHILI DI TROPPO
Roma, 4 lug. -
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Fiumi di alcol
nei
week end e nelle vacanze estive dei giovanissimi italiani. La sbornia
di ultima generazione si chiama 'binge drinking': si beve una grande
quantita' di alcolici molto velocemente per ubriacarsi il prima
possibile. Un eccesso gia' di per se' dannoso che, se ripetuto
costantemente nel tempo, diventa una "bomba a orologeria in grado di
accorciare sensibilmente l'aspettativa di vita di ragazzi e ragazze
anche di decenni. A mettere in guardia dalle conseguenze dello sballo
in
bottiglia e' uno studio condotto dall'Ospedale pediatrico Bambino
Gesu' e
pubblicato sulla rivista scientifica "Alcohol and Alcoholism".
Gli
esperti hanno preso in esame l'associazione e
l'amplificazione dei danni al
fegato generati da alcol e obesita'
insieme. Due concause che non si
sommano, ma si moltiplicano
esponenzialmente. Secondo gli ultimi dati
dell'Istituto superiore di
sanita', in Italia a darsi alla bottiglia sin
dalla tenera eta' e' il
42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze minorenni.
L'alcol seduce anche
i bambini: 18 su 100, decisamente al di sotto dei 16
anni, hanno
adottato almeno un comportamento a rischio. E se i numeri
sull'abuso
di alcolici tra giovanissimi spaventano, non sono da meno meno
quelli
legati all'obesita' e al sovrappeso, che interessano ben 1 bambino su
3.
Quando obesita' e alcol si incontrano - sottolineano i
ricercatori - ne esce un mix pericoloso quanto quello creato dal suo
opposto: il digiuno prolungato per incrementare lo 'sballo', la
cosiddetta 'drunkoressia' particolarmente diffusa tra le ragazzine.
(segue)
(Com-Mad/Ct/Adnkronos)
04-LUG-11 15:55
NNNN
SALUTE. LA SBORNIA IN VACANZA, UNA MODA CHE ACCORCIA
LA VITA
UNO STUDIO DELL'OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU'
(DIRE -
Notiziario Sanita') Roma, 4 lug. - "Si accorcia di anni,
anche di decenni,
l'attesa di vita per i giovani e i giovanissimi
alla ricerca dello sballo da
alcool, fenomeno che si dilata in
maniera esponenziale soprattutto nei fine
settimana e nei periodi
di vacanza grazie alle maggiori occasioni di
socializzazione e al
controllo dei genitori che si allenta". La conferma
arriva da uno
studio condotto dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'
e
pubblicato sulla rivista scientifica Alcohol and Alcoholism, che
ha
preso in esame l'associazione e l'amplificazione dei danni al
fegato generati
da alcool e obesita' insieme. Due concause che
non si sommano, ma si
moltiplicano esponenzialmente.
E la sbornia di ultima generazione ha
anche un nome: si chiama
binge drinking e consiste nel bere una grande
quantita' di alcol
molto velocemente per ubriacarsi il prima possibile. Un
eccesso
gia' di per se' dannoso che, se ripetuto costantemente nel tempo
-
soprattutto in presenza di problemi come l'obesita' o di altri
aspetti
caratteristici della sindrome metabolica che vedono al
centro della
problematica il fegato grasso -, diventa una vera e
propria bomba ad
orologeria in grado di accorciare sensibilmente
le aspettative di
vita.
Secondo le ultime statistiche (Iss), in Italia a darsi
alla
bottiglia sin dalla tenera eta' e' il 42% dei ragazzi e il 21%
delle
ragazze minorenni. L'alcool seduce anche i bambini: 18 su
100, decisamente al
di sotto dei 16 anni, hanno adottato almeno
un comportamento a rischio
alcool-correlato.
E se i numeri sull'abuso di alcolici tra
giovanissimi
spaventano, non meno impressionanti quelli legati all'obesita'
e
al sovrappeso, problemi che interessano ben 1 bambino su 3. E
quando
obesita' e alcool si incontrano ne esce un mix pericoloso
quanto quello
creato dal suo opposto: il digiuno prolungato per
incrementare l'effetto
"sballo" da consumo di alcool, fenomeno
(detto drunkoressia) particolarmente
diffuso tra le ragazzine.
"Quello che stiamo osservando nei nostri
ragazzi e' il costante
aumento della presenza di problemi al fegato cronici
e
progressivi (infiammazione, steatosi, fibrosi) che compromettono
la
struttura dell'organo stesso fino alla perdita totale della
sua funzione -
sottolinea Valerio Nobili, Responsabile Epatopatie
metaboliche e autoimmuni
dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'
-. Nel nostro Paese si stima circa un
milione di bambini con
fegato grasso, ai quali vanno aggiunti quelli con
sindrome
metabolica e quindi a rischio di infarcire il fegato di
grasso,
nonche' i ragazzi-bevitori, esposti allo stesso identico
rischio.
La risultante di questo processo sara' un impennarsi della
spesa
sanitaria per le cure richieste da questa patologia e un
numero
sempre piu' grande di adolescenti col fegato compromesso
che
saranno adulti malati e quindi ancor piu' bisognosi di cure
mediche. È
obbligo istituzionale e dovere morale di noi pediatri
intervenire per
arginare la pandemia 'alcool e fegato grasso'".
Nei giorni 8 e 9 luglio
2011 si terra' a Roma presso il Palazzo
delle Esposizioni il primo convegno
nazionale organizzato
dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' sulla "Sindrome
Metabolica
in pediatria": esperti internazionali faranno il punto
sullo
stato dell'arte e metteranno in campo tutte le attuali conoscenze
al
fine di diramare linee guida nazionali per combattere questo
dilagante
fenomeno adolescenziale.
(Pic/ Dire)
15:52 04-07-11
NNNN
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