Translate

martedì 11 ottobre 2016

VACCINI: COPERTURE BIMBI IN CALO NEL 2015, PREOCCUPANO MORBILLO E ROSOLIA =








VACCINI: COPERTURE BIMBI IN CALO NEL 2015, PREOCCUPANO MORBILLO E ROSOLIA =
 In controtendenza anti-pneumococco e meningococco
 Roma, 11 ott. (AdnKronos Salute) - Quello tra italiani e vaccinazioni
 si conferma un rapporto difficile. Le coperture vaccinali nazionali a
 24 mesi, per il 2015 (relative ai bambini nati nel 2013), evidenziano
 "un andamento in diminuzione in quasi tutte le Regioni e Province
 Autonome".
 Fanno eccezione le vaccinazioni contro pneumococco e meningococco che,
 nei due anni precedenti, avevano registrato bassi valori in alcune
 realtà. Mentre sono "particolarmente preoccupanti" i dati per morbillo
 e rosolia, crollati negli ultimi anni. E' quanto emerge dai nuovi dati
 pubblicati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del
 ministero della Salute, che dal 2016 fornisce anche i dati sulle
 coperture vaccinali relative alla dose booster (richiamo) in età
 pre-scolare, ovvero a 5-6 anni, e calcolate al compimento dei 7 anni. (segue)
 (Mal/AdnKronos Salute)
 ISSN 2465 - 1222
 11-OTT-16 13:16
VACCINI: COPERTURE BIMBI IN CALO NEL 2015, PREOCCUPANO MORBILLO E ROSOLIA (2) =
 (AdnKronos Salute) - In particolare, come si legge in una nota di
 approfondimento, se si osservano le coperture vaccinali a 24 mesi dal
 2000, si nota che dopo un andamento in crescita, queste si sono
 tendenzialmente stabilizzate.
 Le vaccinazioni incluse nell'esavalente (anti-difterica,
 anti-tetanica, anti-pertossica, anti-polio, anti-Hib e anti-epatite
 B), generalmente impiegato in Italia nei neonati per il ciclo di base,
 avevano superato il 95%, soglia raccomandata dall'Organizzazione
 mondiale della sanità per la cosiddetta immunità di popolazione (se
 almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono
 indirettamente coloro che, per motivi di salute, non si sono potuti
 vaccinare). (segue)
 (Mal/AdnKronos Salute)
 ISSN 2465 - 1222
 11-OTT-16 13:16
 NNNN
VACCINI: COPERTURE BIMBI IN CALO NEL 2015, PREOCCUPANO MORBILLO E ROSOLIA (3) =
 (AdnKronos Salute) - Ma negli ultimi tempi le cose sono cambiate: dal
 2013 si sta registrando un progressivo calo, "con il rischio di
 focolai epidemici di grosse dimensioni per malattie attualmente sotto
 controllo, e addirittura la ricomparsa di malattie non più circolanti
 nel nostro Paese". In particolare, nel 2015 la copertura vaccinale
 media per le vaccinazioni contro polio, tetano, difterite, epatite B,
 pertosse e Hib è stata del 93,4% (94,7%, 95,7%, 96,1 rispettivamente
 nel 2014, 2013 e 2012). E, sebbene esistano importanti differenze tra
 le regioni, solo 6 superano la soglia del 95% per la vaccinazione
 anti-polio, mentre 11 sono sotto il 94%.
 Particolarmente preoccupanti, sottolinea il documento del ministero,
 sono i dati per morbillo e rosolia "che hanno perso ben 5 punti
 percentuali dal 2013 al 2015, dal 90,4% all'85,3%, incrinando anche la
 credibilità internazionale del nostro Paese che, impegnato dal 2003 in
 un Piano globale di eliminazione dell'Oms, rischia di farlo fallire in
 quanto il presupposto per dichiarare l'eliminazione di una malattia
 infettiva da una regione dell'Oms è che tutti i Paesi membri siano
 dichiarati 'liberi'" dalla patologia. (segue)
 (Mal/AdnKronos Salute)
 ISSN 2465 - 1222
 11-OTT-16 13:16
VACCINI: COPERTURE BIMBI IN CALO NEL 2015, PREOCCUPANO MORBILLO E ROSOLIA (4) =
 (AdnKronos Salute) - Questo trend è confermato anche dalle coperture
 vaccinali nazionali a 36 mesi per l'anno 2015, dato utile anche per
 monitorare la quota di bambini che, alla rilevazione vaccinale
 dell'anno precedente, erano inadempienti e sono stati recuperati, se
 pur in ritardo. "L'effettuazione delle vaccinazioni in ritardo, espone
 questi bambini a un inutile rischio di malattie infettive che possono
 essere anche gravi". La riduzione delle coperture vaccinali comporterà
 un accumulo di bimbi suscettibili cosa che, "per malattie ancore
 endemiche (come morbillo, rosolia e pertosse), rappresenta un rischio
 concreto di estesi focolai epidemici, come già accaduto in passato;
 per malattie non presenti in Italia, ma potenzialmente introducibili,
 come polio e difterite, aumenta il rischio di casi sporadici
 autoctoni, in caso di importazioni di malati o portatori", rileva il
 ministero della Salute.
 "L'aumento delle iniziative nazionali e regionali di comunicazione e
 promozione delle vaccinazioni, il progressivo sviluppo delle anagrafi
 vaccinali informatizzate e le iniziative di contrasto ai movimenti
 anti-vaccinisti, potrebbero arginare questa tendenza alla diminuzione
 dell'adesione e ridurre, così, le sacche di non vaccinati". Il futuro
 Piano nazionale di prevenzione vaccinale, "che avrà un'offerta
 vaccinale più ampia, fornirà una base più solida per una maggiore
 uniformità dell'offerta vaccinale nel Paese", conclude la direzione
 generale.
 (Mal/AdnKronos Salute)
 ISSN 2465 - 1222
 11-OTT-16 13:16
 NNNN

Nessun commento: