MODULO III. EVENTI SALIENTI NELL’UCRAINA POST-SOVIETICA (1990-2022)
POST 1. L’UCRAINA POST-SOVIETICA E IL “MOVIMENTO ARANCIONE DI MAIDAN”
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All'inizio degli anni Novanta, l'Ucraina si trova in una profonda crisi economica: il PIL sta precipitando, cresce l’insolvenza salariale. Il nazionalismo inizia a diffondersi nel Paese.
Nel 1994, Leonid Kuchma diventa Presidente e inizia a perseguire una politica nota come “pluridirezionale”, che non prevede un’unica scelta inequivocabile della direzione d’influenza esterna sull'Ucraina. La crisi economica, tuttavia, prosegue fino alla fine degli anni Novanta.
Alle successive elezioni presidenziali ucraine del 2004, i candidati sono:
Viktor Yanukovich – attuale Primo Ministro. Il suo governo ha fatto progressi significativi: è aumentato il tasso di crescita dell'economia, così come pensioni e stipendi. Ha promesso d’incentivare la cooperazione con la Russia e di garantire il libero sviluppo della lingua russa in Ucraina.
Viktor Yushchenko – fino al 1999, per quasi sette anni, ha ricoperto la carica di capo della Banca Nazionale Ucraina e si è distinto per le sue posizioni filo-occidentali. È sposato con un ex funzionaria del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. È stato anche Primo Ministro dal 1999 al 2001, ma una mozione di sfiducia al suo Governo lo ha fatto decadere.
Il primo turno non permette di individuare il vincitore delle elezioni.
Le regioni nord-occidentali dell'Ucraina votano per Yushchenko e le regioni sud-orientali industrializzate, dove tra la popolazione domina quasi esclusivamente la lingua russa, votano per Yanukovich.
Viene annunciato il secondo turno, ma la mattina del giorno delle elezioni, i sostenitori di Yushchenko organizzano a Kiev un presidio in Piazza dell’Indipendenza (detta “Maidan Nezalezhnosti”), sostenendo che i risultati del voto sarebbero stati falsati.
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POST 1. L’UCRAINA POST-SOVIETICA E IL “MOVIMENTO ARANCIONE DI MAIDAN”
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Migliaia di manifestanti si radunano in piazza, tra loro vengono distribuiti materiali di propaganda elettorale di Yushchenko, decorati in colori arancioni (per cui il movimento è definito «rivoluzione arancione»).
Il 22 novembre, si annunciano i risultati preliminari del secondo turno, in cui Yanukovich ha preso più voti. Il giorno successivo, i manifestanti guidati da Yushchenko, si spostano verso il Parlamento (la “Verkhovna Rada”). Yushchenko si auto-proclama Presidente. I suoi collaboratori bloccano i centri del potere, forzando le dimissioni del Governo in carica e proclamando annullati i risultati delle elezioni.
Il 26 dicembre 2004 con una grave violazione della Costituzione dell'Ucraina vengono indette nuove elezioni per ripetere le votazioni del "secondo turno", cosa che nessuna legge consente. Così Yushchenko diventa ufficialmente Presidente dell'Ucraina e il Paese si avvia all'integrazione con l’UE e all'adesione alla NATO.
Un risultato fondamentale della “rivoluzione arancione” è la chiara evidenza per i sostenitori ucraini della visione filo-occidentale che il potere nel Paese si può ribaltare con la forza.
EXCURSUS STORICO
MODULO I. IL MONDO UNIPOLARE: DALL’IDEA ALLA REALIZZAZIONE
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MODULO II. UCRAINA E NAZIONALISMO
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Post 1. L’Ucraina post-sovietica e il “movimento arancione di Maidan”
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Migliaia di manifestanti si radunano in piazza, tra loro vengono distribuiti materiali di propaganda elettorale di Yushchenko, decorati in colori arancioni (per cui il movimento è definito «rivoluzione arancione»).
Il 22 novembre, si annunciano i risultati preliminari del secondo turno, in cui Yanukovich ha preso più voti. Il giorno successivo, i manifestanti guidati da Yushchenko, si spostano verso il Parlamento (la “Verkhovna Rada”). Yushchenko si auto-proclama Presidente. I suoi collaboratori bloccano i centri del potere, forzando le dimissioni del Governo in carica e proclamando annullati i risultati delle elezioni.
Il 26 dicembre 2004 con una grave violazione della Costituzione dell'Ucraina vengono indette nuove elezioni per ripetere le votazioni del "secondo turno", cosa che nessuna legge consente. Così Yushchenko diventa ufficialmente Presidente dell'Ucraina e il Paese si avvia all'integrazione con l’UE e all'adesione alla NATO.
Un risultato fondamentale della “rivoluzione arancione” è la chiara evidenza per i sostenitori ucraini della visione filo-occidentale che il potere nel Paese si può ribaltare con la forza.
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