GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO 2024 14.53.51
Scienza: tratto genetico favorisce sopravvivenza ad alta quota =
Scienza: tratto genetico favorisce sopravvivenza ad alta quota = (AGI) - Roma, 8 feb. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 20.00) Le popolazioni andine quechua e gli abitanti del Tibet sono associate a una variante del gene EPAS1 (Endothelial PAS Domain Protein 1), che favorisce condizioni piu' adatte alla sopravvivenza dell'uomo ad alta quota. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati dell'Universita' della California a San Diego. Il team, guidato da Elijah Lawrence, ha sequenziato i genomi di 40 persone di discendenza andina quechua che vivono a Cerro de Pasco, in Peru'. Gli individui che abitano nel Tibet e nelle Ande, spiegano gli esperti, hanno sviluppato cambiamenti genetici specifici per resistere alle difficili condizioni atmosferiche dell'alta quota, come concentrazioni di emoglobina piu' basse e una maggiore resistenza all'ipossia. Le nuove analisi genomiche confermano che gli abitanti di queste regioni remote hanno ereditato una variante specifica del gene EPAS1 che sembra giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di tratti adattativi. I geni della via del fattore inducibile dall'ipossia (HIF), che aiutano a regolare le risposte cellulari al basso livello di ossigeno, continuano gli autori, sono infatti tra i piu' importanti per l'adattamento all'alta quota. Secondo le teorie piu' accreditate, il gene EPAS1, noto anche come HIF2A, potrebbe essere stato ereditato dai Denisoviani circa 48mila anni fa e trasmesso alle popolazioni andine odierne. I ricercatori hanno esaminato l'allele EPAS1 andino specifico, rs570553380, associato a un basso ematocrito, al pari di quanto osservato nelle popolazioni del Tibet. Gli studiosi hanno pero' scoperto delle sottili differenze tra le varianti andine e quelle tibetane. In particolare, l'allele andino e' in grado di codificare proteine, ed e' stato individuato anche negli esemplari di celacanto, un ordine di pesci che comprende specie viventi, adattate alle acque profonde a basso contenuto di ossigeno. "I nostri risultati - afferma Lawrence - mettono in luce come varianti uniche di un gene possano contribuire allo stesso fenotipo nei tibetani e nelle popolazioni andine, nonostante distinte traiettorie evolutive". (AGI)Sci/Pgi 081453 FEB 24 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento