Borsellino/ Idv: Solo con verità saremo degni delle celebrazioni
Indignati non ci sia ancora risposta su trattativa stato-mafia
Roma, 19 lug. (TMNews) - "Noi celebriamo la morte degli uomini
che hanno fatto il loro dovere dicendo che daremo risposta alle
domande che ci inquietano, solo in questo modo saremo degni delle
celebrazioni. Così io voglio ricordare Paolo Borsellino che amava
definirsi, non un dipendente dallo Stato, ma un dipendente dello
Stato, perché era un uomo di Stato". Così il senatore Luigi Li
Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Antimafia
e responsabile Giustizia, ricorda in Aula Paolo Borsellino a
vent'anni dalla sua uccisione.
"Nessuno Paese - continua Li Gotti - può avere una storia tessuta
dal filo rosso dei misteri. Da Portella della Ginestra, a
Salvatore Giuliano, al caso Mattei, Pecorelli, Calvi. E poi il
periodo dello stragismo alla fine degli anni '60 e '70, le stragi
mafiose e quelle del continente. Ma quanti misteri e su quanti
misteri è costruita la nostra democrazia. Siamo indignati e
offesi, oltre che profondamente addolorati, che qualcuno dello
Stato abbia potuto trafugare l'agenda rossa di Borsellino, che
due ministri della Repubblica debbano essere messi a confronto
per ricostruire un segmento della trattativa Stato-mafia, che,
nel pieno della stagione stragista, oltre 500 mafiosi venivano
sottratti al regime del 41bis. E ancora nessuna risposta è stata
data. Per questo - conclude Li Gotti - ricordo Paolo Borsellino
con un rinnovato impegno: accertare la verità senza guardare in
faccia nessuno, raccogliendo da terra tutti i sassi, uno per uno,
perché dietro ogni sasso può nascondersi un frammento di verità".
Red/Gal
191142 lug 12
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