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giovedì 19 luglio 2012

NAPOLITANO-PM: DI PIETRO, FATTA SCELTA CAMPO, STIAMO CON PM




NAPOLITANO-PM: DI PIETRO, FATTA SCELTA CAMPO, STIAMO CON PM

(ANSA) - ROMA, 19 LUG - ''In questi giorni, molti hanno
accusato me e l'Italia dei Valori di attaccare senza motivo, per
populismo e demagogia, le istituzioni dello Stato. Ma io non
voglio attaccare proprio nessuno e il populismo non c'entra
niente. Tutto quello che dico e' che ricercare la verita' su
quella trattativa dovrebbe essere la priorita' assoluta sul
piano morale e politico, oltre che la sola manifestazione di
rispetto sostanziale nei confronti della Costituzione e della
Repubblica''. Lo scrive Antonio Di Pietro sul suo blog.
''Quando, invece, in una situazione di massima emergenza
come questa - aggiunge - si mettono in campo altre priorita' e
altre esigenze, che lo si voglia o no, si fa un danno: non solo
alla ricerca della verita' e alla giustizia, ma anche alla
democrazia, allo Stato e alla Costituzione. Ci sono momenti
nella vita in cui bisogna fare scelte di campo e in questo
momento noi siamo dalla parte della Procura di Palermo''.
Quelli di Falcone e Borsellino, sostiene Di Pietro, ''non
furono delitti imprevedibili e imprevisti. Al contrario, tutti
sapevano che sarebbero accaduti. Tutti si aspettavano quelle
stragi da un giorno all'altro. Al punto che, l'ultima vittima
designata, Paolo Borsellino, parlava di se' come di un morto
vivente''.
''Tutti sapevano - aggiunge - ma lo Stato non fece niente per
difendere i suoi piu' validi e coraggiosi servitori, impegnati
in prima linea nella guerra contro quella che dovrebbe essere la
prima nemica dello Stato, la mafia, e con la quale, invece, lo
Stato usava trattare e scendere a patti. Se lo Stato si
preoccupa di patteggiare col nemico, invece di combatterlo e
difendere i suoi servitori, e' ovvio che sorgano profondi e
tremendi sospetti. Da allora quei sospetti raggelanti hanno solo
trovato innumerevoli conferme: l'ipotesi che Paolo Borsellino,
Giovanni Falcone e gli agenti delle loro scorte siano stati
mandati a morte con la complicita' dello Stato e', purtroppo,
del tutto plausibile. I magistrati di Palermo, sfidando
difficolta' immense e pericoli altrettanto grandi, stanno
facendo il possibile per far luce su quella tragedia e
scoperchiare quel nido di serpenti. Aiutarli, sostenerli e
difenderli dovrebbe essere il dovere di ogni cittadino onesto, e
a maggior ragione di chi incarna le istituzioni della Repubblica
e dello Stato democratico. (ANSA).

DEL
19-LUG-12 14:38 NNNN
Borsellino/ Idv: Spezzare omertà e sostenere magistratura
Palomba: Rimuovere chi ha inquinato vita democratica

Roma, 19 lug. (TMNews) - "Lo Stato, non quello dei cedimenti e
delle trattative, deve finalmente spezzare l'omertà che ha
caratterizzato tutte le stragi di questo Paese. Sui segreti è
giunto finalmente il momento di alzare il velo, altrimenti questo
Paese non si risolleverà mai dallo stato di decadimento morale in
cui si trova". Lo ha detto il capogruppo Idv in commissione
Giustizia Federico Palomba, intervenendo oggi in Aula alla Camera
nel corso della commemorazione della strage di via D`Amelio.

"In Italia - ha aggiunto - non c'è un ricambio della classe
politica perché chi perde non perde mai del tutto e chi vince non
vince mai del tutto; se quei segreti ancora resistono è, forse,
perché non si è mai fatta totale pulizia rimuovendo chi ha
inquinato la vita democratica per troppo tempo".

"La magistratura va aiutata e non ostacolata; in tempi di
attacchi forsennati ai giudici è compito degli altri poteri dello
Stato - ha proseguito l'esponente dipietrista - rimuovere gli
ostacoli al suo funzionamento e non dare ulteriori elementi e
fiato per toglierli ulteriormente strumenti e credibilità. Se
vogliamo il riscatto di questo Paese dalla palude morale si deve
solo sperare che tutti gli altri poteri dello Stato collaborino a
quel fine".

Red/Arc

191438 lug 12

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