ANSA/ MULTA DI NATALE PER CLOCHARD MILANO, DIFESO DA TASSISTI
ERA UN IMPRENDITORE, OGGI VENDE PICCOLI OGGETTI
(ANSA) - MILANO, 28 DIC - La multa, comminata il 20
dicembre, recita laconicamente che Renato Moda dovra' pagare
circa tremila euro per ''aver svolto attivita' di commercio su
area pubblica senza autorizzazione'' allo scalo di Linate. Ma
lui questi soldi non li ha, ''magari ai vigili urbani mandero'
una raccomandata con ricevuta di ritorno dal Paradiso'', scherza
mentre mangia un pasto caldo in una mensa qualsiasi di Milano.
Renato e' un clochard adottato dai tassisti che lavorano
all'aeroporto. Sono loro che lo hanno difeso a spada tratta
davanti ai vigili urbani e sono loro che da un anno e mezzo
stanno cercando di rendergli la vita meno amara comprando le
piccole cose che lui vende per tirare avanti, torce,
tagliaunghie, lenti d'ingrandimento. Renato era un imprenditore
tessile, aveva due negozi a Milano e a Saronno (Varese). In
quattro anni sono falliti, ha dovuto vendere la sua casa per
appianare i debiti e poi sua moglie e morta.
''Non avevo piu' niente - racconta oggi - e ho toccato il
fondo quando un giorno avrei voluto prendere un caffe' in un bar
di Milano. In tasca avevo solo 50 centesimi, non mi sarebbero
bastati. Allora sono andato a viale Certosa dove ci sono le
macchinette e mentre prendevo il caffe' ho visto a terra un
caricabatterie da macchina per il telefono cellulare. L'ho
raccolto e da quel momento la mia vita e' cambiata''. Ha venduto
quell'oggetto per tre euro ad un tassista e ha cominciato a fare
cio' che nella vita gli era riuscito meglio, ma stavolta su
piccola scala, l'imprenditore. ''I tassisti mi hanno
letteralmente adottato - spiega - e da un anno e mezzo mi porto
dietro un piccolissimo banchetto a Linate''.
Renato e' un bell'uomo, e' alto un metro e 80, ha 53 anni
compiuti il giorno prima che gli arrivasse la multa e gli occhi
azzurri. E' sempre in ordine e per cinque giorni a settimana
vive in strada, tirando avanti in qualche bar aperto fino a
tardi per ripararsi dal freddo: ''Poi, il sabato e la domenica,
se ho abbastanza soldi, me ne vado in un albergo che costa 40
euro a notte''.
Sono stati i tassisti a voler divulgare la sua storia:
''Renato sta cercando di rifarsi una vita senza rubare - dice
Marco Marani, vicepresidente Unica Filt-Cgil - e' una persona
per bene con la quale e' piacevole chiacchierare e non e' mai
invadente''. Gli fa eco il presidente di Unica Filt-Cgil,
Giovanni Maggiolo: ''Mi complimento con la polizia locale che ha
portato a termine questa 'brillante' operazione. Mi aspetto che
i vigili abbiano la stessa solerzia con gli abusivi che truffano
i viaggiatori in arrivo allo scalo milanese''.
Per Renato c'e' stato anche un regalo di Natale da parte dei
tassisti, una giacca di montone che oggi indossa fiero. Ma
soprattutto la cena della vigilia di Natale a casa di un
tassista, ''e poi, come ogni anno da sempre, la messa a
mezzanotte a cui non manco mai''. (ANSA).
TAG/SIG
28-DIC-12 12:46 NNNN
ERA UN IMPRENDITORE, OGGI VENDE PICCOLI OGGETTI
(ANSA) - MILANO, 28 DIC - La multa, comminata il 20
dicembre, recita laconicamente che Renato Moda dovra' pagare
circa tremila euro per ''aver svolto attivita' di commercio su
area pubblica senza autorizzazione'' allo scalo di Linate. Ma
lui questi soldi non li ha, ''magari ai vigili urbani mandero'
una raccomandata con ricevuta di ritorno dal Paradiso'', scherza
mentre mangia un pasto caldo in una mensa qualsiasi di Milano.
Renato e' un clochard adottato dai tassisti che lavorano
all'aeroporto. Sono loro che lo hanno difeso a spada tratta
davanti ai vigili urbani e sono loro che da un anno e mezzo
stanno cercando di rendergli la vita meno amara comprando le
piccole cose che lui vende per tirare avanti, torce,
tagliaunghie, lenti d'ingrandimento. Renato era un imprenditore
tessile, aveva due negozi a Milano e a Saronno (Varese). In
quattro anni sono falliti, ha dovuto vendere la sua casa per
appianare i debiti e poi sua moglie e morta.
''Non avevo piu' niente - racconta oggi - e ho toccato il
fondo quando un giorno avrei voluto prendere un caffe' in un bar
di Milano. In tasca avevo solo 50 centesimi, non mi sarebbero
bastati. Allora sono andato a viale Certosa dove ci sono le
macchinette e mentre prendevo il caffe' ho visto a terra un
caricabatterie da macchina per il telefono cellulare. L'ho
raccolto e da quel momento la mia vita e' cambiata''. Ha venduto
quell'oggetto per tre euro ad un tassista e ha cominciato a fare
cio' che nella vita gli era riuscito meglio, ma stavolta su
piccola scala, l'imprenditore. ''I tassisti mi hanno
letteralmente adottato - spiega - e da un anno e mezzo mi porto
dietro un piccolissimo banchetto a Linate''.
Renato e' un bell'uomo, e' alto un metro e 80, ha 53 anni
compiuti il giorno prima che gli arrivasse la multa e gli occhi
azzurri. E' sempre in ordine e per cinque giorni a settimana
vive in strada, tirando avanti in qualche bar aperto fino a
tardi per ripararsi dal freddo: ''Poi, il sabato e la domenica,
se ho abbastanza soldi, me ne vado in un albergo che costa 40
euro a notte''.
Sono stati i tassisti a voler divulgare la sua storia:
''Renato sta cercando di rifarsi una vita senza rubare - dice
Marco Marani, vicepresidente Unica Filt-Cgil - e' una persona
per bene con la quale e' piacevole chiacchierare e non e' mai
invadente''. Gli fa eco il presidente di Unica Filt-Cgil,
Giovanni Maggiolo: ''Mi complimento con la polizia locale che ha
portato a termine questa 'brillante' operazione. Mi aspetto che
i vigili abbiano la stessa solerzia con gli abusivi che truffano
i viaggiatori in arrivo allo scalo milanese''.
Per Renato c'e' stato anche un regalo di Natale da parte dei
tassisti, una giacca di montone che oggi indossa fiero. Ma
soprattutto la cena della vigilia di Natale a casa di un
tassista, ''e poi, come ogni anno da sempre, la messa a
mezzanotte a cui non manco mai''. (ANSA).
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28-DIC-12 12:46 NNNN
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