ROMA: SCOPRE CHE ASPETTA UNA FEMMINA E PESTA LA MOGLIE INCINTA, INDIANO IN MANETTE =
Roma, 11 ott. (AdnKronos) - Sposata da qualche anno con un suo
concittadino indiano, quando lui l'ha malmenata all'ottavo mese di
gravidanza, lo ha denunciato. I maltrattamenti fisici, morali,
psicologici e le minacce erano iniziate già quando i due vivevano in
India ma, grazie alla presenza dei parenti, non erano mai degenerati.
Venuta in Italia per ricongiungersi col marito, vista la sua
gravidanza, la donna ha scoperto di aspettare una bambina: il sesso
della nascitura ha reso ancora più aggressivo l'uomo che, oltre a
intrattenere una relazione extraconiugale, impediva alla moglie di
uscire da casa non perdendo occasione per ingiuriarla e maltrattarla.
Ad agosto, alla 36sima settimana di gestazione, S.C. l'ha picchiata
facendola cadere a terra e sbattere la pancia, provocandole forti
dolori addominali, per poi uscire sbattendo la porta. Riuscita ad
arrivare al telefono, la donna ha chiamato il cugino che si è
precipitato a soccorrerla e l'ha accompagnata in ospedale dove il
personale medico, prestate le cure necessarie, ha chiamato la Polizia
di Stato.
Gli investigatori del commissariato Celio, diretto da Stefania
D'Andrea, raccolte le dichiarazioni della vittima e recuperate
precedenti denunce della donna, con allegati referti, hanno inviato il
tutto all'Autorità Giudiziaria che, esaminati gli atti, ha disposto
l'arresto e la carcerazione del 30enne indiano. I poliziotti si sono
così presentati alla sua porta ed hanno eseguito l'ordinanza di
custodia cautelare portando S.C. a Regina Coeli.
(Rre/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
11-OTT-18 11:23
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