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giovedì 13 luglio 2023

LA GUERRA. PER MANO ALTRUI (ESTRATTI)

 

Nikolai Starikov

LA GUERRA. PER MANO ALTRUI (ESTRATTI)
 
Cos'è la guerra? È ottenere obiettivi politici con altri metodi. E se si possono ottenere per "mano altrui"? Se si usano altri Stati e interi popoli, manipolandoli e manovrandoli a proprio vantaggio?

Se non si comprende che il Terzo Reich di Hitler altro non era che uno strumento creato artificialmente dalla politica britannica, francese e americana, non si è in grado di capire gli eventi interconnessi di quegli anni. L'Occidente ha consapevolmente creato e alimentato Hitler nel ruolo di "mano altrui" in Europa.

Tutta la connivenza dell'Occidente nei confronti dei nazisti era una politica consapevole. Chi guidava le grandi potenze dell'epoca "non si accorgeva", "non vedeva", "non sapeva", "non temeva", "non intuiva", "non preveniva" e così via. Tutte queste spiegazioni sono state escogitate a posteriori per nascondere ciò che oggi l'Occidente non può ammettere: di aver predisposto l'ascesa al potere di Hitler per scatenare la guerra in Europa.

Allo stesso identico modo, oggi, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno portato i nazionalisti al potere in Ucraina "senza accorgersi" che durante il colpo di Stato del febbraio 2014 era stata violata la Costituzione.

Nel suo primo giorno da Cancelliere, il Führer aveva chiesto, con il benestare del Presidente Hindenburg, di sciogliere il Reichstag e indurre nuove elezioni. Perché era necessario? Con un parlamento presidiato dagli oppositori politici dei nazisti, era impossibile far passare rapidamente le leggi necessarie. E, oltre a tutto il resto, l'immunità parlamentare ostacolava molto fortemente l'"instaurarsi del nuovo ordine".

Come avrebbe potuto Hitler assumere il controllo della Germania con i deputati comunisti e parte dei deputati degli altri partiti che mai lo avrebbero appoggiato? La via d'uscita da questa impasse era semplice: cambiare l'assetto del Parlamento sciogliendolo e, durante la campagna elettorale, fare in modo che le forze antinaziste non entrassero nel Reichstag (il solo scioglimento del Parlamento tedesco dopo un giorno soltanto di Hitler a capo del governo dimostra che alle elezioni non c'era stata alcuna vittoria del Partito Nazionalsocialista tedesco).

Qualcosa di simile è stato fatto in Ucraina quando, alle elezioni svoltesi dopo il colpo di Stato del 2014, con la violenza e il terrore si è ottenuto il risultato auspicato e gli oppositori dei nazisti ucraini non sono entrati alla Rada.

È forse possibile credere che le democrazie occidentali neppure per caso si fossero accorte delle stranezze di una campagna elettorale in cui i rappresentanti di uno dei partiti parlamentari venivano uccisi, arrestati e picchiati, mentre quelli di un altro partito avevano accesso pressoché illimitato ai mezzi d'informazione? Ovviamente no.

Soprattutto se si ricorda che con analoga sceneggiatura e con la medesima "cecità" delle istituzioni occidentali si è evoluta la situazione ucraina nel 2014. La somiglianza non è casuale: tanto nel 1933, quanto nel 2014, l'Occidente intendeva combattere la Russia per mano altrui e ha creato lo strumento per farlo.



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