da Enrico Corti
| 11:53 (24 minuti fa) |
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Al pettine Il nodo del non essere liberi e giusti in nome della liberà
Dal19 gennaio ad oggi sono stati liberati 18 ostaggi israeliani; per ognuno di questi ogni giorno le TV nostrane di loro ci narrano in chiave “atlantica“ tutti i particolari; le vite e i miracoli;.
Nello stesso periodo, in violazione della tregua pattuita l’esercito israeliano ha fatto in Medio Oriente altre diverse invasioni territoriali; ora tocca alla città di Jenin in Cisgiordana dove ultimamente sono stati uccisi “terroristi“ palestinesi (donne e bambini); almeno 55 secondo il generale israeliano Shlomo Gazit (da aggiungere ai circa 45 mila circa palestinesi già uccisi perché presunti terroristi).
Nei sistemi statuali con diritti civici, i presunti terroristi sono processati dagli organi di giustizia; semmai colpevoli condannati ma mai con la pena di morte; ciò non vale per Israele uccide senza processi; la si smetta quindi di definirlo uno Stato democratico; è uno Stato nazista e gli “atlantisti“ che lo reggono non condannandolo, sono complici responsabili di ogni morte medio-orientale eseguita da Netanyahu per Israele.
La città aveva 50.000 abitanti; sono diventati 60 mila per i 10 mia giunti fuggiti da Gaza; è per ospitare i nuovi turisti che nel frattempo Israele ha distrutto 123 edifici abitati. In contemporanea, solo nell’ultimo anno le terre strappate con forza alle genti locali e fatte diventare colonie ebree, sono 279.
Cinicamente, l’attacco israelita è stato chiamato “Muro di Ferro“; Il termine è nato già nel 2023 dal Sionista Ze'ev Jabotinsky, padre della destra revisionista sionista da contrapporre ai sempre nemici Arabi potenzialmente tutti terroristi; questa guerra teologica e ideologica è stata fatta quasi sempre dalle classi dirigenti politiche di Israele; accentuata più ancora da Netanyahu rivendicatore di un “nuovo Medio Oriente.
Sempre per Le TV italiane, non si tratta di invasioni genocide ma di “operazioni militari strategiche“ compiute dall’ I.D.F. senza mai informare che IDF sta per Forza di Difesa di Israele (non dell’Irlanda).
Malgrado il voto dell’ONU, da 15 anni di governo Netanyahu con l’Assemblea Parlamentare Knesse per legge si rifiutano il riconoscimento dello Stato Palestinese, con in più con il genocidio di Gaza rasa completamente al suolo pur abitata in massa da i civili minorenni o di sesso femminile.
Il risultato è che in questi giorni 300 mila palestinesi come dei lebbrosi sono in marcia per ritornare al distrutto Lazzaretto di Gaza, nella speranza di ritrovare tra le macerie delle case distrutte almeno lo spazzolino per i denti; ma per il nostro bene le sensibili antenne TV italiane non intervistano quel che rimane di quelle disgraziate famiglie; non registrano i loro particolari dolori; fanno tutto ciò per noi utenti ammaliati dalle pubblicità consumistiche; per non disturbare la nostra coscienziosa serenità d’animo cristiana.
Ora Donald Trump vuole far deportare tutti i palestinesi nel democratico Egitto di Abdel Fattah al-Sisi;(quello dell’affare Bruno Regeni e considerato paese sicuro dalla neofascista Meloni); e i nostrani sudditi dell'identità occidentale“ si meravigliano.
Di che vi meravigliate? È da circa 65 anni che in nome dell’“identità occidentale“ avete tradito l’umana onestà intellettuale indipendente limitandovi; come diceva Antonio Gramsci; “al ruolo di servi sciocchi delle classi padronali e dei poterei politici vendendo la penna e la professionalità a chi paga meglio, direttamente o indirettamente. Appartenenti all’ideologia del libero interesse dominato dal libero mercato con il danaro“.
Quel che meraviglia è il vostro sentirsi traditi dal riformato Impero Usa che veste Trump; che fare? Se non volete perire con Trump non vi rimane che recuperare l’indipendenza autonoma intellettuale; ideologica; politica; commerciale anti consumistica; anti propagandistica; anti pre-ideologica,
Enrico Corti
4 febbraio 2025
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