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sabato 30 settembre 2023

Sto seguendo un po' di campagna elettorale a stelle e strisce e ciò che mi viene in mente, ovvero le prime similitudini che mi saltano all'occhio sono proprio con l'ultima campagna elettorale italiana. Questo a dimostrazione che il modello propagandista Usa è stato importato correttamente a casa nostra.

 Giuseppe Salamone

Sto seguendo un po' di campagna elettorale a stelle e strisce e ciò che mi viene in mente, ovvero le prime similitudini che mi saltano all'occhio sono proprio con l'ultima campagna elettorale italiana. Questo a dimostrazione che il modello propagandista Usa è stato importato correttamente a casa nostra.

Un mare di bugie e di banalità, la classica storia del buono e cattivo o, per ricordare ciò che fu a casa nostra, del rosso e del nero. Ricordate il bel faccione di Enrico Letta e le sue irresistibili card di cui ne hanno beneficiato soprattutto gli stitci per liberarsi dal loro peso intestinale?

La più agguerrita in queste ore è lei, l'irreprensibile Hillary Clinton. Nell'ultima intervista si è scagliata contro Putin perché, a suo dire, la colpa dell'allargamento della Nato è solo ed esclusivamente sua. Fa niente se sono anni che da Mosca denunciano l'aggressività della Nato alle porte della Russia e hanno proposto, fino a quelche mese fa, accordi per fermare l'espansione. Accordi puntualmente rispediti al mittente con tanto di atteggiamento snob suprematista come confermato da Stoltenberg.

Ma la cosa bella arriva dopo, quando dice che i paesi dell'est hanno deciso liberamente di aderire alla Nato. Nessuno li ha obbligati e la Nato si è limitata a guardare e aprire le porte al momento opportuno. Quindi: hanno corrotto e comprato politici di ogni paese, hanno fomentato colpi di stato e finanziato movimenti a loro comodi per creare disordini interni, hanno esportato la loro propaganda con annessa coca cola, hot dog e film hollywoodiani per plasmare interi popoli però per loro questo significa farli scegliere liberamente. A proposito, lo stiamo vedendo oggi con l'Armenia come agiscono. Proprio un bel concetto di libertà quella che hanno sotto la statua...

Ovviamente, per concludere, la ciliegina sulla torta non poteva mancare. Rispolvera il classico mantra che torna buono per ogni occasione: se mai non dovesse vincere lei con i suoi amici guerrafondai neocon, la colpa sarebbe di Putin perché ha deciso di interferire per l'ennesima volta nelle elezioni a stelle e strisce. Fa niente se di tutte le interferenze passate non si è trovata mezza prova. Di loro, invece, che di prove ce ne sono a migliaia e non solo di interferenze sottobanco ma anche di quelle con bombe a mano e colpi di Stato, c'è da stare tranquilli perché lo fanno per la democrazia. Infatti in Italia al governo ci va chi si piega ai diktat Usa e abbiamo una democrazia da invidiare. Ma andate a quel paese...


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T.me/GiuseppeSalamone

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