Non c'è che dire, l'isolamento della Russia cresce di ora in ora.
Nel
vertice Russia-Africa, con la partecipazione di 49 delegazioni (su 54
stati totali), Putin ha spiegato che "avere una bandiera non è sovranità
se la tua economia è controllata dall'estero", che la Russia "ha
cancellato 23 miliardi di dollari di debito africano", che nella
tradizione che fu dell'URSS l'intento dell'odierna Russia non è solo
ottenere risorse locali, ma di "collaborare costruendo infrastrutture"
in modo da permettere ai paesi africani di essere autonomi.
Tutto
questo 2 giorni dopo che un colpo di stato in Niger ha tolto alla
Francia il principale fornitore di materie prime per la sua industria
nucleare.
Ma noi siamo assolutamente certi che le lezioncine
europee sui diritti umani e sui doveri dell'accoglienza verso i
raccoglitori di pomodori a 2 euro l'ora avranno fatto breccia nei cuori
dei leader africani, cancellando dalle menti l'eredità coloniale e
neocoloniale.
Andrea Zhok.
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