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mercoledì 30 maggio 2012

SALUTE: ICGEB TRIESTE, VERSO RIGENERAZIONE CUORE GRAZIE A VIRUS 'BUONO'


SALUTE: ICGEB TRIESTE, VERSO RIGENERAZIONE CUORE GRAZIE A VIRUS 'BUONO' =

Roma, 30 mag. (Adnkronos Salute) - Indurre la rigenerazione
cardiaca dopo l'infarto grazie a un virus 'buono'. E' quello a cui sta
lavorando il laboratorio di Medicina molecolare del Centro
internazionale di ingegneria genetica e biotecnologie (Icgeb) di
Trieste, diretto da Mauro Giacca, a capo dell'intero centro italiano.
Giacca, esperto internazionale sull'utilizzo della terapia genica in
ambito cardiovascolare a scopo sperimentale, ha presentato i risultati
delle sue ricerche in occasione del congresso 'Frontiers in Cardiac
and Vascular Regeneration' che si e' aperto oggi a Trieste.

Il suo laboratorio - evidenzia una nota - e' infatti conosciuto
per la produzione dei vettori Aav (virus adeno-associati) che oggi
rappresentano lo strumento piu' efficace per trasferire geni ad alta
efficienza nel cuore. Il virus in questione e' umano, molto diffuso
nella popolazione, e non causa nessuna malattia. Puo' essere
modificato grazie all'ingegneria genetica e utilizzato come vettore
per veicolare nell'organismo un gene con funzione terapeutica. Giacca
ha inoltre identificato una serie di microRna che, veicolati nel cuore
utilizzando questi vettori, sono in grado di indurre la rigenerazione
cardiaca dopo infarto. "Il problema infatti - ha spiegato Giacca - e'
che il cuore, come anche i neuroni, la vista e l'udito, non si
rigenera, causando l'invecchiamento e la morte. L'idea e' di trovare
nuove terapie che rigenerano i tessuti, grazie a dei geni oppure la
coltivazione di cellule staminali. Quest'ultima e' pero' una
tecnologia difficilmente applicabile su larga scala".

Un'altra strada e' invece quella di "virus modificati per
stimolare la capacita' del cuore di modificarsi. Si tratta di un
vettore straordinario per il trasferimento di geni". Il progetto per
la rigenerazione del cuore "e' partito nel 2003-2004 e abbiamo trovato
un paio di fattori che funzionano intervenendo dopo l'infarto. Il
cuore adulto non si rigenera, ma c'e' una finestra di tempo dopo la
nascita in cui c'e' una capacita' residua di proliferazione, nel topo
sono circa 2 settimane, poi le cellule del cuore si bloccano". Dunque,
se si fa un danno in un embrione questo viene rigenerato. Proprio su
questa strada procede la ricerca: "Lavorando su cellule prese dai
topolini subito dopo la nascita abbiamo visto che esistono piccoli Rna
capaci di rigenerare il processo. In particolare, esistono una
quarantina di microRna che una volta messi nel cuore lo fanno
diventare straordinariamente grande. Sono proprio questi micro Rna che
iniettati dopo l'infarto riparano il cuore. Si tratta di microRna
brevettati che ora vorremmo sviluppare in senso applicativo".

(Com-Bdc/Ct/Adnkronos)
30-MAG-12 16:15

NNNN

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