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sabato 6 aprile 2013

"Radiomobile: Quando il Comando generale "censura" le delibere del COCER"



 Riceviamo e pubblichiamo

06 aprile 2013


Vi è stato un momento in cui pochi coraggiosissimi delegati del COCER (sopratutto Marescialli) hanno contribuito in maniera determinante all'approvazione della delibera allegata.

Una delibera in cui, sostanzialmente, si dice al Comandante Generale di valutare i "tagli" cominciando dai comandi superiori prima di toccare gli organici dei nuclei radiomobile.

Una delibera di cui non troverete traccia nel "portale" e che probabilmente non è mai stata comunicata ufficialmente neanche al ministro della difesa.

Tutto questo grazie alla complicità dei soliti noti (pochi delegati confermati anche nell'attuale COCER)  che hanno sempre ostacolato questo tipo di valutazioni.

Risultato ?

Organici della radiomobile ridotti ed ora drastiche riduzioni anche alle motovedette.

Intendiamoci: non sono contrario in modo assoluto. Se tagli si devono fare si facciano.

Il malessere e lo "stress" nelle fila dell'Arma è in continuo aumento proprio perchè questi interventi sono a mio avviso “tardivi". Si dovevano fare prima proprio per poter garantire quella serenità al personale che viene sempre meno.

( e non si tratta solamente nel momento che sta vivendo il Paese)

Il Comandante Generale  è convinto che se vi sarà sempre coesione, unità di intenti e serenità l'Arma dei Carabinieri non dovrà mai temere nulla.  Io sono convinto che non si possa "attribuire" al personale il destino della "nostra amata istituzione". Chi è al Comando non ha solo l'onore ma anche l'onere di garantire lunga vita all'Arma dei Carabinieri. Diversamente dovrebbe cominciare a condividere anche il peso delle proprie scelte 

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