MARTEDÌ 30 APRILE 2019 13.00.37
SALUTE
RICERCA: SCLEROSI MULTIPLA, STUDIO ISS SCOPRE NUOVI MECCANISMI MALATTIA =
Roma, 30 apr. (AdnKronos Salute) - Un'alterazione nell'espressione
dell'interferone, ovvero di quel gruppo di proteine che le cellule del
sistema immunitario producono in presenza di virus, può essere alla
base dello sviluppo di diverse malattie autoimmuni. In uno studio
pubblicato sulla rivista 'Journal of Autoimmunity', i ricercatori
dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con l'Irccs
Ospedale San Raffaele di Milano e con l'Ospedale Sant'Andrea di Roma,
e grazie al sostegno della Fondazione italiana sclerosi multipla
(Fism), hanno scoperto nei linfociti B e nei monociti delle persone
con sclerosi multipla (Sm), alterazioni in diversi geni regolati
dall'interferone.
"Studi svolti in precedenza avevano già individuato il ruolo
significativo dei linfociti B nei meccanismi patogenetici della
malattia - spiega Eliana Marina Coccia dell'Iss, a capo del progetto
multicentrico Fism - La nostra indagine si è spinta oltre e ha
identificato anomalie nei linfociti B e nei monociti che alterano
profondamente i processi in cui sono coinvolti gli interferoni. Questi
dati, se da un lato confermano l'importanza del trattamento delle
forme recidivanti-remittenti e progressive della Sm con anticorpi
monoclonali diretti selettivamente contro i linfociti B, dall'altro
aprono nuove prospettive verso cui indirizzare futuri sforzi per la
messa a punto di terapie innovative centrate su questa popolazione
linfocitaria".
"Inoltre, l'identificazione selettiva nei linfociti B di alterazioni
di alcune risposte antivirali - aggiunge Martina Severa dell'Iss -
rende verosimile l'ipotesi in base a cui il virus di Epstein-barr
abbia un forte impatto, negli individui con Sm, sul controllo della
patologia". (segue)
(Com-Bdc/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
30-APR-19 13:00
NNNN
MARTEDÌ 30 APRILE 2019 13.00.37
SALUTE
RICERCA: SCLEROSI MULTIPLA, STUDIO ISS SCOPRE NUOVI MECCANISMI MALATTIA (2) =
(AdnKronos Salute) - "Questo virus - prosegue - è molto diffuso (oltre
il 90% degli adulti ne risulta infettato, spesso senza alcuna
conseguenza), rimane latente proprio nei linfociti B della memoria per
tutta la vita, e sembra aumentare il rischio di sviluppare malattie
autoimmuni, tra cui la Sm, in alcuni soggetti geneticamente
predisposti".
I ricercatori dell'Iss hanno isolato sia i linfociti B che i monociti
da campioni di sangue periferico di persone con Sm senza trattamenti
in corso e da soggetti di controllo appaiati per sesso ed età. Di
questi tipi cellulari i ricercatori dell'Ospedale San Raffaele hanno
analizzato i profili di espressione genica (trascrittoma) con
l'ausilio del database Interferome, che è stato sviluppato dal
collaboratore allo studio Paul Hertzog della Monash University in
Australia e che raccoglie in maniera sistematica tutti i geni regolati
dagli interferoni descritti nella letteratura scientifica mondiale.
"Questo progetto Fism ha consentito di mettere in luce numerose
disregolazioni trascrittomiche nei geni regolati dagli interferoni
nelle persone con Sm - spiega Cinthia Farina dell'Irccs Ospedale San
Raffaele - in particolare in questo studio sono state trovate anomalie
geniche specifiche per tipi cellulari distinti, indicando così quelle
sulle quali indagare in vista della ricerca di nuovi processi
patologici e di marcatori di malattia". Lo studio è stato possibile
grazie un finanziamento di Fism assegnato all'Iss e all'Irccs Ospedale
San Raffaele. Hanno inoltre partecipato allo studio: l'Ospedale
Sant'Andrea di Roma, l'Università di Roma La Sapienza; l'Irccs San
Raffaele-Pisana di Roma; la Monash University di Clayton (Australia);
l'Istituto Neurologico Mediterraneo (Inm) Neuromed, Pozzilli
(Isernia).
(Com-Bdc/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
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