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martedì 21 gennaio 2025

La Storia, la cultura e bullismo istituzionale storico (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

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Corti - Pirola

10:31 (4 ore fa)
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La Storia, la cultura e bullismo istituzionale storico

 

Tra il 1268 e il 1571, in 3 secoli di storia tra scrittori e pittori la cultura italiana ha dato vita a ben 19 superlativi rappresentanti delle due arti, divenuti 28 nel 1932; in ordine di tempo tra i più noti ci stanno sicuramente Dante; Petracca Boccaccio: Leonardo; Michelangelo; Raffaello; Caravaggio; ecc.

Nel secolo XIX°, la stessa cultura ci ha fatto dono di 10 grandi artisti compositori musicisti, tra i quali Verdi; Puccini e altri; il tutto ammirato e invidiato da tutto il mondo.

         È indubbio che queste caratteristiche artistiche prerogative italiane hanno fortemente influenzato lo sviluppo dei Rinascimento Italiano, sviluppatisi dal 1500 al 1600 come Movimento culturale e artistico e transizione fondamentale dal periodo del Medioevo all'epoca moderna, dal quale hanno indubbiamente attinto gli artisti vissuti poi; almeno sino all’inizio del 1900.  

Il Rinascimento è stata la culla del Risorgimento vissuto dal 1861 al 1871 come un insieme dl eventi ideologici, culturali, politici, militari, economici e sociali, che tra la fine del Settecento e il 1861 portarono alla nascita di uno Stato Italiano unitario, indipendente ma sottoposto alla sovranità monarchica dei Savoia; corresponsabile poi della nascita del fascismo che assieme ci portarono alla tragedia della seconda guerra mondiale.

Per una scuola italiana che sappia dare un futuro agli studenti con un insegnamento storico reale; come la vera storia come sopra citata; che centrano la Bibbia e il Vecchio Testamento?  Se non ad intorbidire le menti dei ragazzi per renderli succubi del bigottismo indottrinato dal reazionario slogan “Dio, Patria e Famiglia? Formazione e cultura pretendono semmai l’insegnamento di tutte le religioni; invece per Valditara la religione è una sola; la sua; così la scuola è come l’oratorio dove divulgare il catechismo; quello teologico, ma anche quello economico laddove si predica e si pratica la religione de “il profitto è sacro“.

Il marchio repressivo ministeriale si manifesta anche nei confronti dei docenti già in fase di assunzione cattedratica per concorso; per l’indecenza programmatica e organizzativa, il 90% dei partecipanti agli ultimi due concorsi convocati sono stati bocciati perché gli esami a cui sono stati sottoposti erano come mannaie del regime repressivo offensive della dignità umana; gli studiosi Luciano Canfora, Massimo Cacciari e altri, hanno denunciato la pre-intenzionalità reazionaria del Ministero.  

Come sempre Valditara ha inventato un diversivo; questa volta “la giornata del Rispetto contro il bullismo per il “20 gennaio“; fingendo di ignorare che il primo bullo che non rispetta le idee del prossimo e lui.  

Enrico Corti

21 gennaio 2025

 

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