TUMORI: CANI 'SPIA' SVELANO CANCRO PROSTATA, AL VIA STUDIO ITALIANO =
Genova, 21 set. (Adnkronos Salute) - L'olfatto dei cani come
arma per svelare la presenza di un tumore prostatico. Questo metodo,
considerato attendibile nel 91% dei casi, sara' protagonista di uno
studio italiano condotto su esemplari di Pastore tedesco, annunciato
al 19esimo Congresso nazionale dell'Associazione urologi italiani
(Auro.it) che si svolge a Genova fino al 22 settembre. Lo studio sui
cani sara' condotto da Gianluigi Taverna dell'Istituto Clinico
Humanitas di Rozzano (Milano), in collaborazione con il tenenete
colonnello Lorenzo Tidu del Centro militare veterinario dell'Esercito
e patrocinato dallo Stato maggiore della Difesa.
"Il protocollo di ricerca italiano rappresenta, attualmente, la
piu' importante esperienza in ambito diagnostico per il cancro della
prostata, e si prevede possa essere completato nell'arco di 3 anni",
stima Taverna, della Sezione di patologia prostatica dell'Unita'
operativa di urologia dell'Istituto Humanitas diretta da Pierpaolo
Graziotti, neo-presidente di Auro, che aggiunge: "Negli ospedali e'
presumibile che non vedremo i cani come ci capita negli aeroporti, ma
resta 'la magia' che animali, opportunamente addestrati, siano piu'
affidabili di qualsiasi attuale test diagnostico nel identificare un
paziente con neoplasia prostatica".
Al vaglio degli esperti l'affidabilita' delle capacita'
olfattive dei cani nello scoprire, dalle urine dei pazienti, la
presenza di un tumore della prostata. I dati fino ad ora raccolti da
alcune limitate esperienze internazionali risultano sorprendenti,
evidenziando una sensibilita' diagnostica otto volte superiore a
quella delle procedure cliniche attualmente utilizzate. (segue)
(Mal/Col/Adnkronos)
21-SET-12 14:13
TUMORI: CANI 'SPIA' SVELANO CANCRO PROSTATA, AL VIA STUDIO ITALIANO (2) =
(Adnkronos Salute) - "Per tale scopo - continua Tidu - verranno
impiegati alcuni cani di razza Pastore tedesco nati e allevati al
Centro militare veterinario di Grosseto. Attraverso un addestramento
basato su sistemi a rinforzo positivo e tramite il clicker training,
questi cani saranno in grado di individuare tramite l'olfatto i
campioni urinari provenienti da soggetti con tumore prostatico e
segnalarli all'addestratore, mentre dovranno ignorare i campioni di
controllo, ossia quelli proveniente da uomini sani".
L'urina dei malati "ha un odore particolare e specifico, che
cani addestrati sono infatti in grado di percepire e riconoscere -
continua Taverna - I primi studi risalgono al 1996, e grazie
all'esperienza di diversi ricercatori le osservazioni in tal senso
sono oggi solide scientificamente e molto incoraggianti. Lo scopo
dello studio e' quello di verificare, su un numero molto rilevante di
pazienti, quanto riportato sperimentalmente e solo eventualmente
considerare, sempre che i dati vengano confermati, il test su larga
scala". Si procedera' in un secondo tempo "alla messa a punto di
strumenti in grado di affiancare progressivamente l'operato dei cani".
Questo sorprendente sistema potrebbe apportare un importante
contributo nel percorso diagnostico del carcinoma prostatico, andando
ad affiancare il test Psa, che consiste nella ricerca di una
particolare proteina nelle cellule della prostata attraverso un esame
del sangue, un marcatore "che presenta livelli di sensibilita' e di
specificita' non ottimali", concludono gli urologi.
(Mal/Col/Adnkronos)
21-SET-12 14:26
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TUMORI: IN ARRIVO BIOPSIE 3D PER CANCRO PROSTATA, EVITERA' TERAPIE INUTILI =
OGNI ANNO IN ITALIA 43 MILA CASI, NEL 2030 SARANNO 50 MILA
Genova, 21 set. (Adnkronos Salute) - Biopsie in 3D per
migliorare la diagnosi e la cura del cancro alla prostata, il piu'
frequente dei tumori maschili (dopo i 50 anni rischia un uomo su 6),
con circa 43 mila nuovi casi l'anno in Italia e 50 mila attesi nel
2030 a causa dell'invecchiamento della popolazione. La novita' contro
questo 'big killer' e' stata illustrata a Genova, dove e' in corso il
19esimo Congresso nazionale della Associazione urologi italiani
(Auro.it). Secondo gli esperti, la nuova tecnica di indagine aiutera'
a riconoscere le neoplasie che necessitano di un intervento, evitanto
terapie inutili negli altri casi.
"E' sempre piu' importante eseguire diagnosi precise che
consentano di trattare il tumore nel modo piu' corretto - sottolinea
Giario Conti, presidente uscente di Auro e primario della Divisione di
urologia dell'ospedale Sant'Anna di Como - Esistono infatti tumori
della prostata con comportamenti molto diversi tra loro: alcuni sono
particolarmente aggressivi e necessitano di un trattamento molto
tempestivo", ma "oggi sono diagnosticati anche molti tumori piccoli e
non aggressivi, che potrebbero non svilupparsi clinicamente nell'arco
di vita del paziente e quindi non richiedere una terapia curativa
specifica".
"Nella cura clinica del carcinoma prostatico esiste oggi un
eccesso di trattamento - afferma Paolo Puppo del comitato scientifico
di Auro, responsabile di Urologia oncologica all'Istituto clinico
Humanitas di Castellanza (Varese) e direttore del Centro di eccellenza
di urologia dell'Asl Imperiese - Non tutti i tumori della prostata
meritano di essere trattati con chirurgia, radioterapia o ormoni. Il
problema e' di essere sicuri della diagnosi, in modo tale da
individuare con la miglior approssimazione i lupi e separarli dalle
pecore". (segue)
(Com-Opa/Col/Adnkronos)
21-SET-12 14:13
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TUMORI: IN ARRIVO BIOPSIE 3D PER CANCRO PROSTATA, EVITERA' TERAPIE INUTILI (2) =
(Adnkronos Salute) - Ecco quindi la novita': un software che
promette di migliorare l'attendibilita' delle biopsie, ossia il
prelievo di cellule all'interno della ghiandola prostatica, fino a
oggi insufficiente e poco precisa. La nuova tecnica lavora in 3
dimensioni, con la possibilita' di simulare il tragitto della biopsia
e di modificarlo all'occorrenza, registrandone ogni singolo step. La
zona segnalata come la piu' sospetta compare come bersaglio, in modo
da indirizzare il 'camice bianco' verso il punto preciso da esaminare,
senza colpire altre zone.
A differenza di quanto e' avvenuto finora con l'uso
dell'ecografia, che fornisce una localizzazione della biopsia solo in
2 dimensioni senza la registrazione del tragitto dell'ago, con questa
nuova tecnica sara' possibile 'disegnare' una mappa tridimensionale
delle biopsie eseguite, che permettera' di ricostruire con precisione
la localizzazione e il volume del tumore. "Questi dati, insieme al
grado di malignita' del tumore, contribuiscono in maniera decisiva a
stabilire la categoria di rischio cui il paziente e' esposto",
assicurano gli specialisti riuniti a Genoa. Una volta definito con
accuratezza il rischio, "il trattamento sara' pianificato con maggiore
efficacia, riducendo anche i possibili effetti collaterali".
"In altre parole - conclude Puppo - di fronte ad un piccolo
tumore a bassa malignita', saremo piu' tranquilli a proporre come
opzione anche la semplice vigile attesa". Mentre "di fronte ad un
tumore di 1-2 cm a malignita' anche solo intermedia, un trattamento
chirurgico o radioterapico si rendera' necessario. Non esiste una
terapia buona per tutti". L'arrivo delle biopsie in 3D, permettendo
diagnosi piu' precise, consentira' secondo Auro "l'indicazione di cure
'su misura' per ogni paziente, affinche' ottenga il trattamento piu'
adatto con i minori effetti collaterali possibili. Un importante passo
avanti nella diagnosi del carcinoma prostatico".
(Com-Opa/Col/Adnkronos)
21-SET-12 14:26
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