SANITA': INFERMIERI, CONTRO ABUSIVISMO IPASVI CHIETI RAFFORZA CONTROLLI =
Roma, 21 ago. (AdnKronos Salute) - Lotta all'abusivismo nell'esercizio
della professione infermieristica a Chieti. L'Ipasvi provinciale,
federazione che rappresenta 3.400 infermieri e ne gestisce l'Albo, ha
aumentato le verifiche sugli iscritti dopo il caso dell'infermiera
abusiva all'ospedale di Pescara, la cui posizione irregolare è stata
scoperta proprio del collegio Ipasvi. Casi come questo "sono
inaccettabili, soprattutto perché in questo modo si mette a rischio la
salute dei cittadini", dice in una nota il presidente dell'Ipasvi di
Chieti, Giancarlo Cicolini, sottolineando la funzione di tutela del
Collegio "nell'interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle
competenze che l'appartenenza a un Ordine di per sé certifica".
Dai primi mesi del 2017 l'Ipasvi Chieti ha avviato un'azione di
controllo su tutti i propri iscritti, verificando per tutti i
professionisti in servizio attivo l'effettiva iscrizione all'Albo. I
controlli sono stati già completati e segnalati i casi di
professionisti iscritti all'Albo di Chieti non in regola, e che
ugualmente esercitavano la professione sia nella Asl Lanciano Vasto
Chieti sia nella Asl di Pescara. "La fattiva collaborazione con le due
aziende sanitarie - spiega Cicolini - ci ha permesso di rilevare
alcune anomalie tempestivamente segnalate e per le quali sono state
avviate le procedure previste dalla normativa vigente, che possono
avere, se non sanabili, anche il licenziamento".
Alla luce di quanto accaduto, continua Cicolini, "l'attività di
controllo sarà intensificata riducendo i tempi per i controlli sulle
altre Asl della regione Abruzzo, sulle strutture private sanitarie e
sociosanitarie e nelle agenzie interinali. A queste ultime chiederemo
di verificare le autodichiarazioni dei professionisti di avvenuta
iscrizione all'Albo professionale". Un'azione sinergica di tutti gli
Ordini provinciali (Chieti, Pescara, L'Aquila e Teramo) sicuramente
riuscirà a garantire ai cittadini abruzzesi che le prestazioni
assistenziali siano erogate solo da personale laureato e abilitato a
farlo. "Tali controlli - conclude Cicolini - non sono repressivi, ma
preventivi. Saranno una garanzia per tutti, per le aziende, per le
agenzie, per i professionisti e, soprattutto, per gli utenti".
(Ram/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
21-AGO-17 13:39
NNNN
Roma, 21 ago. (AdnKronos Salute) - Lotta all'abusivismo nell'esercizio
della professione infermieristica a Chieti. L'Ipasvi provinciale,
federazione che rappresenta 3.400 infermieri e ne gestisce l'Albo, ha
aumentato le verifiche sugli iscritti dopo il caso dell'infermiera
abusiva all'ospedale di Pescara, la cui posizione irregolare è stata
scoperta proprio del collegio Ipasvi. Casi come questo "sono
inaccettabili, soprattutto perché in questo modo si mette a rischio la
salute dei cittadini", dice in una nota il presidente dell'Ipasvi di
Chieti, Giancarlo Cicolini, sottolineando la funzione di tutela del
Collegio "nell'interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle
competenze che l'appartenenza a un Ordine di per sé certifica".
Dai primi mesi del 2017 l'Ipasvi Chieti ha avviato un'azione di
controllo su tutti i propri iscritti, verificando per tutti i
professionisti in servizio attivo l'effettiva iscrizione all'Albo. I
controlli sono stati già completati e segnalati i casi di
professionisti iscritti all'Albo di Chieti non in regola, e che
ugualmente esercitavano la professione sia nella Asl Lanciano Vasto
Chieti sia nella Asl di Pescara. "La fattiva collaborazione con le due
aziende sanitarie - spiega Cicolini - ci ha permesso di rilevare
alcune anomalie tempestivamente segnalate e per le quali sono state
avviate le procedure previste dalla normativa vigente, che possono
avere, se non sanabili, anche il licenziamento".
Alla luce di quanto accaduto, continua Cicolini, "l'attività di
controllo sarà intensificata riducendo i tempi per i controlli sulle
altre Asl della regione Abruzzo, sulle strutture private sanitarie e
sociosanitarie e nelle agenzie interinali. A queste ultime chiederemo
di verificare le autodichiarazioni dei professionisti di avvenuta
iscrizione all'Albo professionale". Un'azione sinergica di tutti gli
Ordini provinciali (Chieti, Pescara, L'Aquila e Teramo) sicuramente
riuscirà a garantire ai cittadini abruzzesi che le prestazioni
assistenziali siano erogate solo da personale laureato e abilitato a
farlo. "Tali controlli - conclude Cicolini - non sono repressivi, ma
preventivi. Saranno una garanzia per tutti, per le aziende, per le
agenzie, per i professionisti e, soprattutto, per gli utenti".
(Ram/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
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