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Archeologia: scoperto in un ciottolo il piu' antico calendario lunare =
(AGI) - Roma, 25 lug.- Il piu' antico calendario lunare e'
inciso in un ciottolo del Paleolitico superiore scoperto a
Velletri, alle porte di Roma. E' quanto emerge da una ricerca
coordinata dall'universita' Sapienza, in collaborazione con la
Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per l'area
metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria
meridionale. Lo studio e' stato appena pubblicato sulla rivista
Journal of Archaeological Science: Reports.
Il reperto, datato 10 mila anni fa, e' stato rinvenuto in
modo casuale nel 2007 sulla cima di Monte Alto. Ad attirare
l'attenzione degli archeologi sono tre serie di brevi incisioni
lineari. Queste "tacche" - se ne contano 27 o 28 - sono
disposte in maniera regolare e simmetrica, sui lati del
ciottolo fino a esaurire lo spazio disponibile. Il manufatto e'
stato definito come strumento "notazionale" e rappresenta uno
dei rarissimi reperti paleolitici per i quali gli studiosi
hanno ipotizzato questo utilizzo.
Il complesso sistema di incisioni potrebbe indicare un
sistema di conteggio basato sul ciclo della luna. Dalle
indagini, spiega all'Agi Flavio Altamura, ricercatore del
Dipartimento di Scienze dell'antichita' della Sapienza, "e'
venuto fuori che le tacche sono state tracciate nel corso del
tempo utilizzando piu' strumenti litici affilati, come se
fossero servite per contare, calcolare o per immagazzinare la
memoria di un qualche tipo di informazione". (AGI)
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Archeologia: scoperto in un ciottolo il piu' antico calendario lunare (2)=
(AGI) - Roma, 25 lug.- Il fatto che le incisioni presentino lo
stesso numero dei giorni del mese lunare sinodico o sidereo
rappresenta un caso unico tra i presunti oggetti interpretati
come "calendari lunari", rendendo l'esemplare di Monte Alto il
piu' antico e verosimile esempio di questa categoria di
manufatti nel record preistorico mondiale.
"La scoperta ha un duplice valore", continua Altamura. "Per
prima cosa fornisce nuove acquisizioni sulle capacita'
cognitive e matematiche dell'uomo preistorico. Il Paleolitico a
livello divulgativo sembra essere abitato da bestie, da
scimmie. Invece l'uomo era piu' sviluppato di quello che
pensiamo. I manufatti che realizzava sono tutt'oggi difficili
da replicare. I nostri antenati non erano cosi' rozzi ed
elementari come pensiamo. Avevano uno stadio di conoscenza
collettiva piu' elementare rispetto a oggi, ma vantavano anche
delle capacita' - di sopravvivenza, soprattutto - superiore a
quello dell'uomo singolo".
Tutte le popolazioni paleolitiche "riservavano molta
attenzione allo scorrere del tempo, alle stagioni, alla
riproduzione degli animali e ai loro spostamenti, perche' da
questo dipendeva la loro sussistenza. Ma il ciottolo ci dice di
piu': non solo l'uomo del Paleolitico superiore si interrogava
sullo scorrere del tempo ma aveva anche iniziato a fare delle
annotazioni e provato a fare dei calcoli". In questo senso, "il
manufatto dei Colli Albani, per quanto primordiale, puo' essere
considerato l'antenato del moderno calendario 'da tavolo' e
segna indirettamente l'inizio dell'interesse 'scientifico'
della nostra specie per la luna".
Ma lo studio ha anche una seconda valenza, conclude
Altamura: "Riabilita le intuizioni risalenti agli anni '50 e
'60 di alcuni archeologi, primo fra tutti Alexander Marshak,
che avevano attribuito la funzione di calendario lunare ad
alcuni oggetti molto simili ritrovati in Francia. Negli anni
'90 fu contestata la metodologia di lavoro di Marshak e anche
queste teorie decaddero. Oggi questa scoperta le conferma".
(AGI)
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