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mercoledì 8 settembre 2021

MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 22 luglio 2021 Fissazione degli standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza dei centri di accoglienza per i migranti. (21A05246) (GU n.214 del 7-9-2021)

 

MINISTERO DELL'INTERNO

DECRETO 22 luglio 2021 

Fissazione degli standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza

dei centri di accoglienza per i migranti. (21A05246) 

(GU n.214 del 7-9-2021)


 

 

 

                      IL MINISTRO DELL'INTERNO 

 

 

                           di concerto con 

 

 

                      IL MINISTRO DELLA SALUTE 

 

  Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998,  n.  286,  recante  il

«Testo   unico   delle   disposizioni   concernenti   la   disciplina

dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero»; 

  Visto il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142,  e  successive

modificazioni, recante «Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante

norme   relative   all'accoglienza   dei    richiedenti    protezione

internazionale, nonche' della direttiva 2013/32/UE, recante procedure

comuni ai fini del riconoscimento e  della  revoca  dello  status  di

protezione internazionale»; 

  Visti in particolare l'art. 9, comma 1  e  l'art.  11  del  decreto

legislativo 18 agosto 2015,  n.  142,  citato,  come  rispettivamente

modificati dall'art. 4, comma 1, lettera b) n. 1 e dall'art. 4, comma

1, lettera d) del decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130,  convertito,

con modificazioni, dalla legge 18  dicembre  2020,  n.  173,  recante

«Disposizioni  urgenti  in  materia   di   immigrazione,   protezione

internazionale e  complementare,  modifiche  agli  articoli  131-bis,

391-bis, 391-ter e 588 del codice penale, nonche' misure  in  materia

di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di  pubblico

trattenimento, di  contrasto  all'utilizzo  distorto  del  web  e  di

disciplina del  Garante  dei  diritti  delle  persone  private  della

liberta' personale»; 

  Visto l'art. 10, comma 1, del decreto legislativo 18  agosto  2015,

n. 142, citato, come sostituito dall'art. 4, comma 1, lettera c)  del

decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, citato, che  prevede  che  nei

centri di cui all'art. 9, comma 1 e nelle strutture di  cui  all'art.

11 del medesimo decreto legislativo devono essere assicurati adeguati

standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza  nonche'  idonee

misure di  prevenzione,  controllo  e  vigilanza  relativamente  alla

partecipazione o alla propaganda attiva a  favore  di  organizzazioni

terroristiche  internazionali,  secondo  i  criteri  e  le  modalita'

stabiliti con decreto adottato dal Ministro dell'interno, di concerto

con il Ministro della salute, sentita la Conferenza unificata di  cui

all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; 

  Visto l'art. 20, comma 1-bis,  del  decreto  del  Presidente  della

Repubblica 6 giugno 2001, n. 380,  aggiunto  dall'art.  3,  comma  1,

lettera d), numero 2), del decreto legislativo 25 novembre  2016,  n.

222, il quale demanda al Ministro  della  salute  l'adozione,  previa

intesa in  Conferenza  unificata,  di  un  decreto  che  definisca  i

requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici; 

  Visto il decreto del Ministro della sanita' 5 luglio 1975,  recante

«Modificazioni  alle   istruzioni   ministeriali   20   giugno   1896

relativamente all'altezza minima ed  ai  requisiti  igienico-sanitari

principali  dei  locali   d'abitazione»,   il   quale,   nelle   more

dell'approvazione del decreto ministeriale menzionato  al  precedente

capoverso, e' da interpretarsi conformemente all'art.  10,  comma  2,

del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito  dalla  legge  11

settembre 2020, n. 120; 

  Visti l'art. 8, comma 4, e l'art. 8-ter del decreto legislativo  30

dicembre 1992, n. 502  e  successive  modificazioni  e  integrazioni,

recante «Riordino della disciplina  in  materia  sanitaria,  a  norma

dell'art. 1 della legge 23 ottobre  1992,  n.  421»  e  la  normativa

regionale attuativa in materia  di  autorizzazione  all'esercizio  di

attivita'  sanitaria,  nonche'  il  decreto  del   Presidente   della

Repubblica del 14 gennaio 1997, recante  «Approvazione  dell'atto  di

indirizzo e coordinamento alle regioni e alle  province  autonome  di

Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici

ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attivita' sanitarie  da

parte delle strutture pubbliche e private»; 

  Considerato  che,  alla  luce  delle  disposizioni  menzionate  nel

precedente capoverso, e'  necessario  che  i  requisiti  strutturali,

tecnologici e organizzativi ai quali assoggettare i locali dei centri

e delle strutture di cui agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo

18 agosto 2015, n. 142, adibiti all'esercizio di attivita' sanitaria,

siano individuati in base al livello di complessita' e alla tipologia

dell'assistenza ivi prestata; 

  Considerato che l'attivita' sanitaria assicurata nei centri e nelle

strutture di cui agli articoli 9 e  11  del  decreto  legislativo  18

agosto  2015,  n.  142,  citato,  consiste  nella  visita  medica  di

ingresso, misure di profilassi e sorveglianza,  interventi  di  primo

soccorso e che per prestazioni specialistiche  o  di  complessita'  e

intensita'  ulteriore  si  ricorre  all'assistenza   prestata   dalle

strutture  territoriali  e   ospedaliere   del   Servizio   sanitario

nazionale; 

  Considerato che, per lo svolgimento delle  attivita'  sanitarie  di

cui al capoverso precedente, e' necessario che gli ambienti in cui si

svolgono  tali   attivita'   siano   in   linea   con   i   requisiti

igienico-sanitari di base e siano provvisti di una  dotazione  minima

di strumenti e presidi sanitari; 

  Visto il decreto del Ministro dell'interno in data 29 gennaio 2021,

di approvazione dello schema di capitolato di gara di appalto per  la

fornitura di beni e servizi relativi alla gestione e al funzionamento

dei  centri  di  cui  al  decreto-legge  30  ottobre  1995,  n.  451,

convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 1995, n.  563,

dei centri di prima accoglienza di cui  agli  articoli  9  e  11  del

decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 e dei centri di  cui  agli

articoli 10-ter e 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e

successive modificazioni; 

  Sentita la Conferenza unificata  di  cui  all'art.  8  del  decreto

legislativo 28 agosto 1997, n. 281, citato; 

 

                              Decreta: 

 

                               Art. 1 

 

 

                               Oggetto 

 

  1. Il presente decreto individua, ai sensi dell'art. 10,  comma  1,

del decreto legislativo 18 agosto  2015,  n.  142,  i  criteri  e  le

modalita' per assicurare, nei  centri  di  cui  all'art.  9  e  nelle

strutture di  cui  all'art.  11  del  medesimo  decreto  legislativo,

adeguati standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza nonche'

idonee misure di prevenzione,  controllo  e  vigilanza  relativamente

alla  partecipazione  o  alla   propaganda   attiva   a   favore   di

organizzazioni terroristiche internazionali. 

                               Art. 2 

 

 

         Standard igienico-sanitari abitativi e di sicurezza 

 

  1. Gli immobili presso  i  quali  sono  allestiti  i  centri  e  le

strutture di  cui  all'art.  1,  comma  1,  rispettano  gli  standard

previsti dalle norme vigenti in  materia  di  urbanistica,  edilizia,

prevenzione incendi, agibilita', igiene  e  sicurezza,  attestati  da

idonea documentazione. 

  2. I locali degli immobili di cui all'art. 1, comma  1,  nei  quali

viene  svolta  attivita'  di  assistenza  sanitaria,  rispettano  gli

standard strutturali, tecnici e organizzativi  previsti  dalle  norme

statali  e   regionali   vigenti   in   materia   di   autorizzazione

all'esercizio di attivita' sanitaria nell'ipotesi in cui la tipologia

di assistenza ivi prestata rientri tra le  fattispecie  sottoposte  a

procedura autorizzatoria in base a tali norme. 

  3. I locali di cui al comma 2, anche al di fuori delle  ipotesi  in

cui le attivita'  ivi  prestate  rientrino  tra  quelle  soggette  ad

autorizzazione ai sensi del medesimo comma 2, rispettano gli standard

igienico-sanitari individuati nell'allegato «A» del presente  decreto

e le norme di buona tecnica relative a microclima e illuminazione. Il

capitolato di cui all'art. 12 del decreto legislativo 18 agosto 2015,

n. 142 definisce la dotazione strumentale medica minima  dei  locali,

adeguata alla tipologia di assistenza prestata nella struttura. 

  4. Le Prefetture - Uffici territoriali del  Governo  verificano  la

sussistenza degli standard di cui ai commi precedenti, anche mediante

i controlli previsti dall'art. 20 del decreto legislativo  18  agosto

2015, n.  142,  effettuati  anche  in  collaborazione  con  l'Azienda

sanitaria territorialmente competente. 

                               Art. 3 

 

 

                 Prevenzione, controllo e vigilanza 

 

  1. L'ente gestore dei centri e delle strutture di cui  all'art.  1,

comma 1, assicura, attraverso l'impiego di personale qualificato, che

nell'ambito del servizio di informazione e  orientamento  legale  gli

ospiti delle strutture vengano  portati  a  conoscenza  dei  principi

fondamentali, dei diritti e dei doveri della persona enunciati  nella

Costituzione italiana. 

  2. Al fine di attuare  idonee  misure  tese  alla  prevenzione,  al

controllo e alla vigilanza relativamente alla partecipazione  o  alla

propaganda  attiva   a   favore   di   organizzazioni   terroristiche

internazionali,  l'ente  gestore  segnala   alla   Prefettura-Ufficio

territoriale del Governo  territorialmente  competente  le  eventuali

condotte tenute dagli ospiti, presenti nei centri e  nelle  strutture

di cui all'art. 1, comma  1,  che  appaiono  ispirate  a  fattori  di

estremismo violento. A tal fine, la Prefettura - Ufficio territoriale

del Governo promuove attivita' di formazione del personale  dell'ente

gestore, anche mediante funzionari e ufficiali della Polizia di Stato

o dell'Arma dei Carabinieri esperti nelle attivita' di prevenzione  e

contrasto del terrorismo. 

                               Art. 4 

 

 

                      Disposizioni finanziarie 

 

  1. Dall'attuazione  del  presente  decreto  non  derivano  nuovi  o

maggiori oneri a carico  della  finanza  pubblica.  L'Amministrazione

provvede ai relativi adempimenti con le risorse umane, strumentali  e

finanziarie disponibili a legislazione vigente. 

  2. Il presente decreto sara' inviato agli organi di  controllo  per

gli adempimenti di legge. 

    Roma, 22 luglio 2021 

 

                                  Il Ministro dell'interno: Lamorgese 

Il Ministro della salute: Speranza 


Registrato alla Corte dei conti il 27 agosto 2021 

Ufficio di controllo sugli atti  del  Ministero  dell'interno  e  del

Ministero della difesa, reg. n. 2575 

 

Allegato A. "Requisiti igienico-sanitari, abitativi  e  di  sicurezza

dei centri di accolgienza per migranti (di cui all'art. 9, comma 1  e

all'art. 11 del D.lgs. n. 142/2015)". 

    


=====================================================================

|         |                   |Ubicazione |                         |

|CAPIENZA |    Prestazioni    |  locale   |    Requisiti minimi     |

+=========+===================+===========+=========================+

|Inferiore|Visite mediche     |Interno al |Locale adibito           |

|  a 50   |d'ingresso e       |  centro   |esclusivamente ad        |

|  posti  |finalizzate        |collettivo |attivita' di assistenza  |

|         |all'accertamento di| o esterno |sanitaria.               |

|         |patologie che      |in caso di |                         |

|         |richiedono misure  |accoglienza|Il locale deve           |

|         |di isolamento o    |in singole |assicurare:              |

|         |successive visite  |  unita'   |a) un adeguato ricambio  |

|         |specialistiche o   | abitative |dei volumi d'aria; b)    |

|         |percorsi           |           |un'adeguata illuminazione|

|         |diagnostici        |           |con luce artificiale; c) |

|         |terapeutici,       |           |una temperatura interna  |

|         |nonche' valutazioni|           |adatta alla svestizione  |

|         |sull'accertamento  |           |del paziente; d) la      |

|         |di situazioni di   |           |presenza di lavabo con   |

|         |vulnerabilita'.    |           |acqua corrente, anche    |

|         |                   |           |calda; e) la presenza di |

|         |                   |           |un lettino per le visite;|

|         |                   |           |f) la presenza di un     |

|         |                   |           |armadietto per la tenuta |

|         |                   |           |dei farmaci e dei presidi|

|         |                   |           |medico-chirurgici; h) la |

|         |                   |           |presenza di un           |

|         |                   |           |contenitore schedario per|

|         |                   |           |la tenuta di cartelle    |

|         |                   |           |sanitarie degli ospiti.  |

|         |                   |           |Il locale dovra' essere  |

|         |                   |           |igienizzato              |

|         |                   |           |quotidianamente con      |

|         |                   |           |prodotti                 |

|         |                   |           |germicidi/virucidi.      |

|         |                   |           |Nella struttura e'       |

|         |                   |           |necessario individuare   |

|         |                   |           |un'area funzionale per   |

|         |                   |           |l'isolamento temporaneo, |

|         |                   |           |dotata di servizi        |

|         |                   |           |igienici dedicati, anche |

|         |                   |           |qualora il locale per le |

|         |                   |           |visite sia individuato   |

|         |                   |           |esternamente alla        |

|         |                   |           |struttura.               |

+---------+-------------------+-----------+-------------------------+

| da 51 a |Visite mediche     |Interno al |Locale adibito           |

|300 posti|d'ingresso e       |  centro   |esclusivamente ad        |

|         |finalizzate        |collettivo |attivita' di assistenza  |

|         |all'accertamento di| o esterno |sanitaria.               |

|         |patologie che      |in caso di |                         |

|         |richiedono misure  |accoglienza|Il locale deve           |

|         |di isolamento o    |in singole |assicurare:              |

|         |successive visite  |  unita'   |a) un adeguato ricambio  |

|         |specialistiche o   | abitative |dei volumi d'aria; b)    |

|         |percorsi           |           |un'adeguata illuminazione|

|         |diagnostici        |           |con luce artificiale; c) |

|         |terapeutici,       |           |una temperatura interna  |

|         |nonche' valutazioni|           |adatta alla svestizione  |

|         |sull'accertamento  |           |del paziente; d) la      |

|         |di situazioni di   |           |presenza di lavabo con   |

|         |vulnerabilita'.    |           |acqua corrente, anche    |

|         |Gestione del       |           |calda; e) la presenza di |

|         |soccorso sanitario.|           |un lettino per le visite;|

|         |                   |           |f) la presenza di un     |

|         |                   |           |armadietto per la tenuta |

|         |                   |           |dei farmaci e dei presidi|

|         |                   |           |medico-chirurgici; h) la |

|         |                   |           |presenza di un           |

|         |                   |           |contenitore schedario per|

|         |                   |           |la tenuta di cartelle    |

|         |                   |           |sanitarie degli ospiti.  |

|         |                   |           |Il locale dovra' essere  |

|         |                   |           |igienizzato              |

|         |                   |           |quotidianamente con      |

|         |                   |           |prodotti                 |

|         |                   |           |germicidi/virucidi.      |

|         |                   |           |Nel centro e' necessario |

|         |                   |           |assicurare un locale     |

|         |                   |           |aggiuntivo per           |

|         |                   |           |l'isolamento temporaneo o|

|         |                   |           |l'osservazione breve a   |

|         |                   |           |bassa intensita', dotato |

|         |                   |           |di servizi igienici      |

|         |                   |           |dedicati.                |

+---------+-------------------+-----------+-------------------------+

|Superiore|Visite mediche     |Interno al |Locale adibito           |

|  a 300  |d'ingresso e       |  centro   |esclusivamente ad        |

|  posti  |finalizzate        |           |attivita' di assistenza  |

|         |all'accertamento di|           |sanitaria.               |

|         |patologie che      |           |                         |

|         |richiedono misure  |           |Il locale deve           |

|         |di isolamento o    |           |assicurare:              |

|         |successive visite  |           |a) un adeguato ricambio  |

|         |specialistiche o   |           |dei volumi d'aria; b)    |

|         |percorsi           |           |un'adeguata illuminazione|

|         |diagnostici        |           |con luce artificiale; c) |

|         |terapeutici,       |           |una temperatura interna  |

|         |nonche' valutazioni|           |adatta alla svestizione  |

|         |sull'accertamento  |           |del paziente; d) la      |

|         |di situazioni di   |           |presenza di lavabo con   |

|         |vulnerabilita'.    |           |acqua corrente, anche    |

|         |Gestione del       |           |calda; e) la presenza di |

|         |soccorso sanitario.|           |un lettino per le visite;|

|         |                   |           |f) la presenza di un     |

|         |                   |           |armadietto per la tenuta |

|         |                   |           |dei farmaci e dei presidi|

|         |                   |           |medico-chirurgici; h) la |

|         |                   |           |presenza di un           |

|         |                   |           |contenitore schedario per|

|         |                   |           |la tenuta di cartelle    |

|         |                   |           |sanitarie degli ospiti.  |

|         |                   |           |Il locale dovra' essere  |

|         |                   |           |igienizzato              |

|         |                   |           |quotidianamente con      |

|         |                   |           |prodotti                 |

|         |                   |           |germicidi/virucidi.      |

|         |                   |           |Nel centro e' necessario |

|         |                   |           |assicurare un locale     |

|         |                   |           |aggiuntivo per           |

|         |                   |           |l'isolamento temporaneo o|

|         |                   |           |l'osservazione breve a   |

|         |                   |           |bassa intensita', dotato |

|         |                   |           |di servizi igienici      |

|         |                   |           |dedicati.                |

+---------+-------------------+-----------+-------------------------+


    

 

 

                       RELAZIONE ILLUSTRATIVA 

 

    L'art. 10, comma 1, del decreto legislativo 18  agosto  2015,  n.

142, novellato dall'art. 4, comma 1, lettera c) del decreto-legge  21

ottobre 2020, n. 130, convertito, con modificazioni, dalla  legge  18

dicembre 2020, n. 173, prevede che nei centri di accoglienza  di  cui

all'art. 9, comma 1 e nelle strutture di cui all'art. 11 del medesimo

decreto legislativo n. 142/2015  devono  essere  assicurati  adeguati

standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza  nonche'  idonee

misure di  prevenzione,  controllo  e  vigilanza  relativamente  alla

partecipazione o alla propaganda attiva a  favore  di  organizzazioni

terroristiche  internazionali,  secondo  i  criteri  e  le  modalita'

stabiliti con decreto adottato dal Ministro dell'interno di  concerto

con il Ministro della salute, sentita la Conferenza unificata. 

    Ai fini della predisposizione di tale decreto  interministeriale,

con decreto del Capo Dipartimento n. 11512 del 22  ottobre  2021,  e'

stato costituito apposito Gruppo di lavoro, presieduto dal Vice  Capo

Dipartimento Vicario e composto da referenti di questo  Dipartimento,

del Dipartimento  della  pubblica  sicurezza,  del  Dipartimento  dei

Vigili del fuoco, Soccorso pubblico  e  Difesa  civile,  nonche'  dai

referenti del Ministero  della  salute  -  Istituto  nazionale  della

poverta' (INMP) i quali, all'esito della riunione in  videoconferenza

tenutasi in data 9 marzo 2021 e sulla scorta di precedenti  incontri,

hanno condiviso una  conclusiva  bozza  di  decreto  composto  da tre

articoli, il cui contenuto viene di seguito riportato. 

    Il testo del provvedimento in questione, opportunamente  emendato

a seguito della riunione tecnica della Conferenza unificata  svoltasi

in data 16 giugno u.s., e' stato  approvato  in  sede  di  Conferenza

unificata nella riunione tenuta in data 8 luglio u.s. 

    In particolare, il decreto e' costituito, oltre che dall'art.  1,

in cui sono preliminarmente individuate  le  tipologie  di  requisiti

oggetto di disciplina, anche dai seguenti articoli. 

    L'art. 2, rubricato «Standard igienico-sanitari  abitativi  e  di

sicurezza», il quale prescrive che negli immobili adibiti a centri di

accoglienza di cui agli art. 9 e 11 decreto  legislativo  n  142/2015

sono rispettati: 

      gli  standard  previsti  dalle  norme  vigenti  in  materia  di

urbanistica, edilizia,  prevenzione  incendi,  agibilita',  igiene  e

sicurezza, attestati da idonea documentazione, e le  norme  di  buona

tecnica relative a microclima e illuminazione; 

      gli  standard  sanitari  di   tipo   strutturale,   tecnico   e

organizzativo previsti dalle norme statali  e  regionali  vigenti  in

materia di autorizzazione all'esercizio di attivita' sanitaria, per i

locali nei quali viene  svolta  attivita'  di  assistenza  sanitaria,

nell'ipotesi in cui la tipologia di assistenza prestata  rientri  tra

le fattispecie sottoposte a procedura autorizzatoria in base  a  tali

nonne. Per l'ipotesi in cui l'assistenza prestata  non  sia  soggetta

per legge ad  autorizzazione  sanitaria,  devono  essere  rispettati,

sotto il profilo strutturale, organizzativo e tecnico,  gli  standard

igienico-sanitari indicati nella tabella A  denominata  «Allegato  A.

Requisiti igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza dei  centri  di

accoglienza per migranti (di cui all'art. 9, comma 1  e  all'art.  11

del decreto legislativo n. 142/2015)», allegata al decreto. 

    Tale allegato, in linea con  le  prescrizioni  recate  dal  nuovo

schema di capitolato di appalto per la gestioni dei  centri  e  delle

strutture di accoglienza, approvato con decreto del sig. ministro del

29 gennaio 2021,  individua  e  categorizza  i  requisiti  minimi  in

parola, sulla base  della  tipologia  e  della  capienza  dei  centri

(ovvero, centri costituiti da unita' abitative con  capienza  sino  a

cinquanta posti, centri collettivi con capacita'  tra  cinquantuno  e

trecento posti nonche' centri collettivi  con  capienza  superiore  a

trecento persone), delle prestazioni sanitarie ivi assicurate a norma

del predetto schema di  capitolato  e  della  ubicazione,  interna  o

esterna alla struttura, dei locali  adibiti  allo  svolgimento  delle

medesime attivita' di assistenza sanitaria dei migranti accolti. 

    Si prescrive, inoltre, che il controllo di tali  requisiti  venga

condotto in sede ispettiva dalle Prefettura anche  in  collaborazione

con le Aziende sanitarie territorialmente competenti. 

    L'art.  3,  rubricato  «attivita'  di  prevenzione  controllo   e

vigilanza», descrive, invece le misure strumentali alla tutela  della

sicurezza  pubblica,  in  relazione  alla  prevenzione,  controllo  e

vigilanza relativamente alla partecipazione e alla propaganda  attiva

a favore di organizzazioni terroristiche internazionali, da porre  in

essere nel raccordo tra  le  Prefetture  -  Uffici  territoriali  del

Governo e gli enti gestori dei centri. 

    In tal senso, il primo comma reca una  disposizione  introduttiva

di carattere generale, in base alla quale, nell'ambito  del  servizio

di orientamento legale previsto dallo schema di capitolato di appalto

per la gestione dei centri e strutture di accoglienza, ciascun ospite

viene portato a conoscenza dei principi fondamentali e dei diritti  e

dei doveri della persona enunciati nella Costituzione italiana. 

    Il secondo comma dispone che, al fine di  attuare  idonee  misure

tese alla prevenzione, al controllo e  alla  vigilanza  relativamente

alla  partecipazione  o  alla   propaganda   attiva   a   favore   di

organizzazioni terroristiche internazionali, l'ente  gestore  segnala

alla Prefettura territorialmente  competente  le  eventuali  condotte

tenute dagli ospiti dei centri e delle strutture di  accoglienza  che

appaiano ispirate a fattori di estremismo violento. A  tal  fine,  la

Prefettura-Ufficio territoriale del  Governo  promuove  attivita'  di

formazione del personale dell'ente gestore, anche mediante funzionari

e ufficiali della  Polizia  di  Stato  o  dell'Arma  dei  carabinieri

esperti nelle attivita' di prevenzione e contrasto del terrorismo. 

    L'art. 4, rubricato «Disposizioni finanziarie», dispone,  infine,

che dall'attuazione del decreto non devono derivare nuovi o  maggiori

oneri a carico della finanza pubblica. Tale  previsione  si  pone  in

linea con la disposizione di invarianza finanziaria di  cui  all'art.

14, comma 1, del decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 131, citato.


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