MANOVRA:FP CGIL, ANCORA INIQUITA', MACELLERIA
SOCIALE E DEMAGOGIA =
(AGI) - Roma, 13 ago. - "Degli oltre dodici
interventi
economico-finanziari che il governo ha assunto
dall'inizio
della legislatura, quello di ieri e' il piu' iniquo, il
piu'
cattivo". Cosi' Rossana Dettori segretaria generale Fp Cgil in
una nota. "Con l'ultima sequela di tagli al
sistema delle
autonomie - aggiunge - il welfare locale cessera' di
esistere:
ai cittadini non potranno piu' essere garantiti i
servizi,
dall'assistenza agli anziani e ai disabili alle
scuole
all'infanzia, dall'igiene ambientale ai servizi sociali,
sara'
impossibile per comuni e regioni continuare a garantire
l'erogazione
di prestazioni sociali cosi' importanti. E a
pagare saranno ancora i
cittadini, le lavoratrici e i
lavoratori di quei servizi. Affermare che la
sanita' non e'
stata colpita e' ipocrita, falso: l'anticipazione dei
costi
standard unita alle riduzioni del fondo sanitario nazionale e
ai
piani di rientro rendera' impossibile garantire i livelli
essenziali di
assistenza ai cittadini. E tutto cio' a fronte di
un aumento generalizzato
delle tassazioni locali e
dell'introduzione di odiosi ticket". Ma la manovra,
fra le
oltre dodici, aggiunge Dettori, "e' anche la piu' odiosa
perche'
interviene strumentalmente anche su temi non
squisitamente economici, ma
politici: l'erga omnes sulle
deroghe aziendali ai contratti nazionali, ad
esempio, non
produrra' certo risparmi, utili, ma solo conflitti e
divisioni
tra i lavoratori e tra le parti sociali. Tutto cio' solo
per
indebolire i diritti del lavoro, la loro rappresentanza.
L'idea,
infine, di legare la tredicesima mensilita' dei
lavoratori pubblici al
raggiungimento degli obiettivi dei
dirigenti e' semplicemente pazzesca,
irragionevole e lesiva
degli articoli 3 e 36 della Costituzione, perche' fa
pagare al
lavoratore gli eventuali errori del proprio dirigente,
ossia
colui che e' tenuto, anche per via gerarchica, ad assicurare il
buon
andamento dell'amministrazione. Una serie scoordinata e
ingiusta di
interventi recessivi che nascondono, nemmeno bene,
un odio di classe del
Governo nei confronti dei cittadini meno
abbienti, dei lavoratori dipendenti,
dei pensionati. E mentre
si sequestra il trattamento di fine rapporto per i
lavoratori
pubblici si lasciano indisturbati i grandi evasori, le
grandi
rendite, i grandi patrimoni. Una scelta vergognosa. La
reazione
della Cgil - conclude - sara' generale:
il paese, il lavoro
pubblico, il sistema dei diritti di cittadinanza vanno
difesi
da quest'attacco senza precedenti. Noi ci saremo".
(AGI)
Red/Ila
131515 AGO 11
NNNN
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