MANOVRA: PD, DA SACCONI COLPO MORTALE A DIRITTO LAVORO
(ANSA) -
ROMA, 13 AGO - ''La delega voluta dal ministro
Sacconi e' un colpo mortale al
diritto del lavoro. Il principio
della derogabilita' di leggi e contratti
diventa regola
dominante e assoluta. Con queste norme si invadono
pesantemente
le prerogative e l'autonomia delle parti sociali sui temi
del
lavoro. Nei fatti si mette in discussione l'accordo
negoziato
unitariamente da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria il 28
giugno
scorso''. Lo afferma Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro
e
capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.
''Non solo c'e' una
deroga, su misura, che riconosce la
validita' erga omnes degli accordi di
Pomigliano, di Mirafiori e
della ex Bertone - aggiunge -ma si stabilisce un
principio in
base al quale d'ora in poi sindacati
comparativamente
rappresentativi, a livello nazionale o di azienda,
potranno
stipulare contratti aziendali sostitutivi di quelli
nazionali,
senza nessuna certificazione di rappresentativita' e
senza
nessun referendum tra il lavoratori''.
''E' inutile che il ministro
del Lavoro si sforzi di spiegare
che l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori
non viene toccato -
spiega Damiano - E' vero invece che viene riconosciuta la
sua
derogabilita', ad eccezione dei licenziamenti discriminatori e
per le
lavoratrici in 'concomitanza di matrimonio'. In tempo di
crisi si tratta di un segnale grave e preoccupante che
puo'
aprire la strada a situazioni socialmente insostenibili''.
''In
sostanza con un contratto aziendale si puo' modificare
la disciplina del
recesso. Per il Partito democratico - conclude
Damiano - una manovra che
abbia come componente essenziale lo
scempio dello stato sociale, dei diritti
e della tutela
dell'occupazione va assolutamente respinta al
mittente''.
(ANSA).
FTM
13-AGO-11 17:12 NNNN
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