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mercoledì 8 luglio 2015

MEDICINA: CREATA MOLECOLA 'INTELLIGENTE', STIMOLA GENI QUANDO SERVE =


MEDICINA: CREATA MOLECOLA 'INTELLIGENTE', STIMOLA GENI QUANDO SERVE =
Ricerca Sissa di Trieste, enzima 'ibrido' capace di agire solo
se e' opportuno

Roma, 8 lug. (AdnKronos Salute) - Un team di scienziati della Scuola
Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste ha
creato una molecola 'intelligente', che stimola i geni solo quando è
necessario. Alcune malattie genetiche sorgono dall'attività
deficitaria di alcuni geni, ecco che un enzima che amplifichi la
trascrizione genica potrebbe essere una valida terapia in questi casi,
a patto di non stimolare i geni a lavorare anche nelle parti sbagliate
dell'organismo. Gli scienziati della Sissa, partendo da queste basi,
hanno creato degli enzimi sintetici 'intelligenti', che distinguono i
geni attivi da quelli spenti. Lo studio è stato pubblicato sulla
rivista 'Nucleic Acid Research'.

"Abbiamo creato un enzima che è capace di 'vedere' la differenza e
agire solo dove è opportuno - spiegano Antonello Mallamaci, professore
della Sissa Trieste, che ha coordinato lo studio e Cristina Fimiani,
studentessa della Sissa e prima autrice dell'articolo - Sono è bene
sottolineare enzimi sintetici ibridi perché, a differenza di quelli
biologici classici, che sono fatti quasi interamente da proteine,
questi hanno una componente proteica, ma riconoscono il gene bersaglio
tramite un'esca di Rna". (segue)

(Com-Frm/AdnKronos)
08-LUG-15 11:58

MEDICINA: CREATA MOLECOLA 'INTELLIGENTE', STIMOLA GENI QUANDO SERVE (2) =

(AdnKronos Salute) - Ogni cellula dell'organismo (gameti esclusi)
contiene tutto il Dna dell'individuo a cui appartiene. Eppure, per
esempio, un neurone del cervello è completamente diverso da una
cellula epatica: svolge funzioni specifiche e sintetizza proteine
completamente differenti. Questo è possibile perché nel Dna di
ciascuna cellula parte dei geni sono 'accesi' e parte 'spenti', nel
modo richiesto dalla specifico tessuto di appartenenza. Questo -
osservano gli scienziati - significa che quando vogliamo stimolare i
geni a lavorare di più, per esempio per combattere una malattia di
origine genetica, dobbiamo farlo solo nel tessuto giusto, e non in
tutto l'organismo (perché altrimenti potremmo provocare danni anche
più gravi), cosa tutt'altro che semplice. (segue)

(Com-Frm/AdnKronos)
08-LUG-15 11:58
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(AdnKronos Salute) - "Anche se esiste un esempio precedente di enzima
sintetico a Rna sviluppato da altri laboratori, i nostri sono i primi
a esserlo in maniera completa - puntualizza Mallamaci - anche se la
loro caratteristica più importante è forse un'altra". Questi enzimi
infatti non stimolano la trascrizione genica in maniera drammatica, ma
lo fanno in misura comparabile ai regolatori endogeni . "Sembra uno
svantaggio, ma invece è la loro forza - commenta Fimiani - La loro
azione infatti avviene nell'intervallo fisiologico naturale:
amplificano il processo in modo limitato, e lo fanno solo se il gene è
acceso". In questo modo la produzione - aggiuntiva - della proteina
può avvenire solo nel tessuto in cui il gene è attivo, anche se
l'enzima viene somministrato all'intero organismo.

"Per questo motivo i nostri enzimi sono degli ottimi candidati per il
trattamento delle aplo-insufficienze - spiega Mallamaci. Nella
stragrande maggioranza dei casi, un organismo sano possiede due copie
di ciascun gene. Gli individui affetti da aplo-insufficienze però
nascono con una sola copia. Questo può provocare una produzione
deficitaria di una data proteina e questa condizione è alla base di
alcune sindromi e malattie neurologiche molto insidiose". "Se
riuscissimo a stimolare il gene rimanente a lavorare di più - conclude
Fimiani - potremo in alcuni casi ridurre i sintomi della malattia".

(Com-Frm/AdnKronos)
08-LUG-15 11:58

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