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giovedì 8 gennaio 2015

L.ELETTORALE. CHITI: NO A 60% DI NOMINATI E PLURICANDIDATURE



L.ELETTORALE. CHITI: NO A 60% DI NOMINATI E PLURICANDIDATURE


(DIRE) Roma, 8 gen. - "Con l'attuale proposta di legge elettorale
non siamo di fronte a un mix di collegi uninominali e preferenze.
Si tratta invece di 100 circoscrizioni con capilista bloccati,
scelti dai partiti, e uno spazio residuale per una minoranza di
eletti con le preferenze''. Lo scrive nel suo blog il senatore
del Pd Vannino Chiti. Secondo Chiti, ''non e' accettabile, dopo
anni di 'porcellum', che oltre il 60% degli eletti sia composto
da nominati. Tanto piu' che il Senato - se il testo della riforma
costituzionale rimarra' invariato - non sara' piu' eletto dai
cittadini e gia' oggi non lo sono piu' le Province. Le strade
possibili sono due: o i collegi uninominali - il sistema che per
me sarebbe il piu' adatto anche per l'Italia - oppure liste
circoscrizionali con almeno il 75% di eletti con le preferenze".
Secondo Chiti, "le pluricandidature, da alcuni proposte come
soluzione per ridurre la quota dei nominati, in realta' sono
un'altra stortura. Consentire che la stessa persona possa essere
candidata in dieci circoscrizioni significa vanificare ogni
tentativo di costruire un rapporto cittadini-eletti e vincola la
composizione della Camera a manovre di partito o di correnti.
Ne' e' una soluzione la riduzione del numero delle
circoscrizioni: ampliarle, assumere come riferimento 700-800 mila
cittadini oltre a rendere di nuovo ininfluente un rapporto tra
loro e gli eletti, fa correre seri rischi alla buona politica. Le
preferenze, per non lasciare spazi al rischio di degenerazioni,
esigono un numero limitato di candidati e ragionevole di
cittadini elettori".
(Com/Mar/ Dire)
12:20 08-01-15

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