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giovedì 8 gennaio 2015

ACQUA. PESTICIDI, ISPRA: NEL 2012 RILEVATE TRACCE DI 175 SOSTANZE


ACQUA. PESTICIDI, ISPRA: NEL 2012 RILEVATE TRACCE DI 175 SOSTANZE
'COCKTAIL' CHIMICO I CUI EFFETTI NON SONO ANCORA BEN CONOSCIUTI

(DIRE) Roma, 8 gen. - "Sono 175 le sostanze trovate nelle acque
superficiali e sotterranee italiane nel 2012. In cima alla lista,
gli erbicidi: il loro utilizzo diretto sul suolo, spesso
concomitante con le intense precipitazioni meteoriche di inizio
primavera, ne facilita la migrazione nei corpi idrici. Rispetto
al passato e' aumentata, pero', significativamente anche la
presenza di fungicidi e insetticidi". Questi alcuni dati
dell'edizione 2014 del Rapporto nazionale pesticidi nelle acque,
disponibile sul sito web dell'Ispra. L'Istituto realizza il
Rapporto sulla base dei dati forniti da Regioni e Agenzie
regionali per la protezione dell'ambiente, con l'obiettivo di
individuare eventuali effetti negativi non previsti nella fase di
autorizzazione di queste sostanze.
Nel biennio 2011-2012 sono stati esaminati 27.995 campioni per
un totale di 1.208.671 misure analitiche. Le informazioni
provengono da 19 regioni e province autonome, con una copertura
del territorio nazionale incompleta, soprattutto per quanto
riguarda le regioni centro-meridionali, e in maniera piu'
accentuata per le acque sotterranee.
Le concentrazioni misurate "sono spesso basse, ma la
diffusione della contaminazione e' molto ampia. Nel 2012, in
particolare, sono stati trovati pesticidi nel 56,9% dei 1.355
punti di monitoraggio delle acque superficiali e nel 31,0% dei
2.145 punti di quelle sotterranee".
Come gia' segnalato in passato, "la presenza di pesticidi
risulta piu' diffusa nella pianura padano-veneta, ma questo
dipende non solo dall'intenso uso agricolo e dalle
caratteristiche idrologiche di quel territorio ma anche dal fatto
che le indagini condotte nelle regioni del nord sono piu' mirate
ed efficaci".(SEGUE)
(Com/Set/ Dire)
11:55 08-01-15


ACQUA. PESTICIDI, ISPRA: NEL 2012 RILEVATE TRACCE DI 175 SOSTANZE -2-


(DIRE) Roma, 8 gen. - "La situazione e', altrove, ancora
abbastanza disomogenea- rileva l'Ispra- dal Molise e dalla
Calabria non e' pervenuto nessun dato e in altre Regioni la
copertura territoriale e' limitata, cosi' come il numero delle
sostanze cercate. D'altra parte, dove il monitoraggio e'
migliorato, sono state evidenziate aree di contaminazione
significativa anche nel centro-sud".
Nelle acque superficiali, "il 17,2% dei punti di monitoraggio
(253) presenta concentrazioni superiori ai limiti di qualita'
ambientali. Le sostanze che piu' spesso hanno determinato il
superamento sono il glifosate e il suo metabolita AMPA, il
metolaclor, il triciclazolo, l'oxadiazon, la terbutilazina e il
suo principale metabolita".
Nelle acque sotterranee, "il 6,3% dei punti di monitoraggio
(152) supera i limiti: le sostanze, in questo caso, sono
bentazone, metalaxil, terbutilazina e desetil-terbutilazina,
atrazina e atrazina-desetil, oxadixil, imidacloprid, oxadiazon,
bromacile, 2,6-diclorobenzammide, metolaclor".
Altro dato importante e' che nei campioni sono spesso presenti
miscele di sostanze diverse: "ne sono state trovate fino a 36
contemporaneamente. L'uomo, gli altri organismi e l'ambiente
sono, pertanto, esposti a un 'cocktail' di sostanze chimiche "di
cui non si conoscono adeguatamente gli effetti, per l'assenza di
dati sperimentali". Come segnalato anche dai comitati scientifici
della Commissione europea, "il rischio derivante dall'esposizione
a miscele di sostanze e' sottostimato dalle metodologie
utilizzate in fase di autorizzazione, che valutano le singole
sostanze e non tengono conto degli effetti cumulativi".(SEGUE)
(Com/Set/ Dire)
11:55 08-01-15

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