Con batterie di vecchi smartphone si porta luce dove non c'é
Utilizzabili per lampade solari a Led destinate ad aree rurali
(ANSA) - ROMA, 20 APR - Uno smartphone vive in media tre
anni prima di finire in discarica, ma la sua batteria agli ioni
di litio ha una durata di 5 anni. È da questa considerazione che
sono partiti i ricercatori dell' università Kyung Hee di Seoul,
che hanno trovato il modo di sfruttare le potenzialità residue
delle vecchie batterie in accumulatori di energia per le lampade
solari a Led destinate alle aree rurali del pianeta, dove non
c'é la rete elettrica.
In uno studio pubblicato sul Journal of Renewable and
Sustainable Energy, gli esperti descrivono il proprio programma
di riciclo e rifiuto. Le candele e le lampade a cherosene,
osservano, sono pericolose, inefficienti e più costose delle
lampade alimentate a energia solare, se queste ultime vengono
realizzate con il giusto approccio. "Usare le batterie dei
telefoni cellulari in piccoli sistemi domestici fotovoltaici é
una soluzione ovvia per dare facilmente l' accesso
all' elettricità a chi ne é sprovvisto", dichiarano. Questo anche
in ragione del fatto che la batteria é una delle componenti più
costose delle lampade solari.
Una batteria standard dei telefoni, da 1.000 milliampere-ora
(Mah), può alimentare per tre ore una lampada a Led da 1 watt, e
6 ore una da 0,5 watt, comunque sufficiente per leggere e
scrivere. Quando é collegata a un piccolo pannello fotovoltaico,
crea un sistema di illuminazione che può durare per tre anni e
non ha bisogno di manutenzione.
I ricercatori hanno anche costruito un sistema da 12 volt
composto da 3 batterie di telefonini da 3.100 Mah ciascuna, con
una lampada a Led da 5 watt e un piccolo pannello solare: per
una spesa inferiore ai 25 dollari, il sistema può illuminare una
stanza per cinque ore ogni giorno nell' arco di tre anni.
Y89-VI
20-APR-16 09: 24 NNN
(ANSA) - ROMA, 20 APR - Uno smartphone vive in media tre
anni prima di finire in discarica, ma la sua batteria agli ioni
di litio ha una durata di 5 anni. È da questa considerazione che
sono partiti i ricercatori dell' università Kyung Hee di Seoul,
che hanno trovato il modo di sfruttare le potenzialità residue
delle vecchie batterie in accumulatori di energia per le lampade
solari a Led destinate alle aree rurali del pianeta, dove non
c'é la rete elettrica.
In uno studio pubblicato sul Journal of Renewable and
Sustainable Energy, gli esperti descrivono il proprio programma
di riciclo e rifiuto. Le candele e le lampade a cherosene,
osservano, sono pericolose, inefficienti e più costose delle
lampade alimentate a energia solare, se queste ultime vengono
realizzate con il giusto approccio. "Usare le batterie dei
telefoni cellulari in piccoli sistemi domestici fotovoltaici é
una soluzione ovvia per dare facilmente l' accesso
all' elettricità a chi ne é sprovvisto", dichiarano. Questo anche
in ragione del fatto che la batteria é una delle componenti più
costose delle lampade solari.
Una batteria standard dei telefoni, da 1.000 milliampere-ora
(Mah), può alimentare per tre ore una lampada a Led da 1 watt, e
6 ore una da 0,5 watt, comunque sufficiente per leggere e
scrivere. Quando é collegata a un piccolo pannello fotovoltaico,
crea un sistema di illuminazione che può durare per tre anni e
non ha bisogno di manutenzione.
I ricercatori hanno anche costruito un sistema da 12 volt
composto da 3 batterie di telefonini da 3.100 Mah ciascuna, con
una lampada a Led da 5 watt e un piccolo pannello solare: per
una spesa inferiore ai 25 dollari, il sistema può illuminare una
stanza per cinque ore ogni giorno nell' arco di tre anni.
Y89-VI
20-APR-16 09: 24 NNN
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