LUNEDÌ 05 AGOSTO 2019 12.11.26
TUMORI: 'FIRMA MOLECOLARE' COLON-RETTO SVELATA DA TEST NON INVASIVO =
ADN0231 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO
TUMORI: 'FIRMA MOLECOLARE' COLON-RETTO SVELATA DA TEST NON INVASIVO =
Studio condotto dall'Istituto nazionale tumori di Milano e da
altri otto ospedali
Roma, 5 ago. (AdnKronos Salute) - Un test semplice e non invasivo
potrebbe servire a identificare i soggetti a maggior rischio di
lesioni del colon-retto, che beneficerebbero maggiormente di una
colonscopia di approfondimento. Ad evidenziarlo è uno studio condotto
dall'Istituto nazionale dei tumori di Milano - e da altri otto
ospedali che partecipano allo 'Screening per il colon-retto' promosso
dall'Ats Milano - che ha identificato delle firme molecolari
(microRNA) associate alla presenza di lesioni precancerose o cancerose
del colon-retto, rilevabili nel plasma dei soggetti positivi al test
del sangue occulto nelle feci.
I risultati dello studio, sostenuto da Fondazione AIRC e dal ministero
della Salute, sono stati pubblicati sulla rivista 'International
Journal of Cancer'. Lo screening del tumore del colon-retto, offerto a
soggetti sani attraverso un test per la ricerca del sangue occulto
nelle feci e seguito da colonscopia in caso di positività al test, ha
aumentato la diagnosi precoce della malattia riducendo nel 2017 la
mortalità del 22%. Nel 2018 sono stati circa 51.300 i casi di tumore
al colon-retto diagnosticati in Italia, 28.800 diagnosi maschili e
22.500 femminili. (segue)
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
05-AGO-19 12:10
NNNN
LUNEDÌ 05 AGOSTO 2019 12.11.26
TUMORI: 'FIRMA MOLECOLARE' COLON-RETTO SVELATA DA TEST NON INVASIVO (2) =
ADN0232 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO
TUMORI: 'FIRMA MOLECOLARE' COLON-RETTO SVELATA DA TEST NON INVASIVO (2) =
(AdnKronos Salute) - "Il nostro approccio pone le basi per lo sviluppo
di un test non invasivo per la rilevazione nel plasma di marcatori
biomolecolari. Tale test potrebbe essere inserito nel programma di
screening a seguito della positività all'esame del sangue occulto
nelle feci e prima della colonscopia- spiega Susanna Zanutto,
ricercatrice dell'Unità di Genomica Tumorale del Dipartimento di
Ricerca dell'Istituto nazionale dei tumori e autrice dell'articolo -
In questo modo si potrebbero indirizzare a quest'ultimo esame più
approfondito solo i soggetti maggiormente a rischio".
"Il test proposto è basato sulla ricerca nel plasma di piccole
molecole di Rna (microRNA) espresse dalle cellule del tumore o del suo
tessuto circostante fin dalle fasi iniziali del suo sviluppo,
possibilmente rilasciate nel flusso sanguigno - evidenzia lo studio -
L'analisi del plasma di 195 persone positive al test del sangue
occulto nelle feci, che hanno eseguito una colonscopia di
approfondimento in Int, ha permesso di identificare microRNA che,
opportunamente combinati in 'firme molecolari', sono in grado di
predire rispettivamente la presenza e lo stato di avanzamento di
adenomi - cioè di tumori benigni - o del cancro. Le firme molecolari
sono state poi valutate su una più vasta casistica multicentrica di
1.095 soggetti, reclutati negli altri otto ospedali. (segue)
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
05-AGO-19 12:10
NNNN
LUNEDÌ 05 AGOSTO 2019 12.11.26
TUMORI: 'FIRMA MOLECOLARE' COLON-RETTO SVELATA DA TEST NON INVASIVO (3) =
ADN0233 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO
TUMORI: 'FIRMA MOLECOLARE' COLON-RETTO SVELATA DA TEST NON INVASIVO (3) =
(AdnKronos Salute) - "La valutazione delle 'firme molecolari',
identificate in un ampio gruppo di soggetti reclutati nei diversi
ospedali che partecipano al programma, costituisce uno dei principali
punti di forza del nostro studio", precisa Chiara Ciniselli,
ricercatrice dell'Unità di Bioinformatica e Biostatistica del
dipartimento di Ricerca applicata e sviluppo tecnologico dell'Int di
Milano e autrice dell'articolo.
"Questi risultati costituiscono un primo tentativo per affinare il
percorso diagnostico all'interno del programma di screening del
colon-retto e potrebbero contribuire a ridurre il numero di esami
endoscopici non necessari e spiacevoli da eseguire- aggiunge Manuela
Gariboldi, Ricercatrice dell'Unità di genomica tumorale del
dipartimento di Ricerca dell'Int e co-autrice dell'articolo - Inoltre,
una migliore gestione del percorso diagnostico consentirà anche di
ridurre i costi sostenuti dal Sistema sanitario nazionale". Nonostante
risultati molto promettenti, sono necessari ulteriori studi per
confermare le prestazioni delle firme identificate e valutare appieno
la loro utilità clinica, anche nei volontari negativi al test del
sangue occulto nelle feci.
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
05-AGO-19 12:10
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento