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martedì 21 aprile 2020

= IL PUNTO = Ue: Recovery Fund divide, nessun accordo al vertice =

MARTEDÌ 21 APRILE 2020 19.23.08

= IL PUNTO = Ue: Recovery Fund divide, nessun accordo al vertice =

(AGI) - Bruxelles, 21 apr. - Non ci sara' accordo sul Recovery Fund al vertice dei leader Ue di giovedi'. A due giorni dal Consiglio europeo che avrebbe dovuto varare le misure europee per fronteggiare la crisi economica legata alla pandemia di coronavirus, la fumata nera sul Fondo per la Ripresa e' data ormai per certa e una risposta con ogni probabilita' non si avra' prima di giugno. Sul punto le distanze restano talmente nette che dal summit molto probabilmente non usciranno delle conclusioni comuni, ma sara' il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a mettere nero su bianco un documento sullo stato di avanzamento del dibattito. I 27 restano in attesa che il 29 aprile la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, presenti il suo piano per la ripresa (su cui il dibattito e' ancora aperto all'interno dello stesso esecutivo Ue) che potrebbe mobilitare fino a mille miliardi di euro. Ma anche sulle cifre non ci sono certezze. Il Recovery Fund fara' parte del pacchetto a 'quattro gambe' che la Ue mettera' in campo per contrastare le conseguenze economiche della pandemia, ma su come dovra' essere realizzato le posizioni restano lontane. A cominciare dalle dimensioni del Fondo e dalla sua durata, il dibattito e' in salita e tutto e' ancora da discutere: il fronte sud spinge per dimensioni ampie e un tempo piu' ampio, i paesi del Nord tengono la linea contraria. Un'intesa oggi "e' fuori portata" dicono fonti di alto livello di un Paese Ue di primissimo piano. (AGI) Mgm (Segue) 211922 APR 20 NNNN
MARTEDÌ 21 APRILE 2020 19.23.00

= IL PUNTO = Ue: Recovery Fund divide, nessun accordo al vertice (2)=

(AGI) - Bruxelles, 21 apr. - Le divisioni rimangono sia sulla 'potenza di fuoco' del Fondo, sia sulla durata. L'Italia chiede un Recovery Fund incentrato sul bilancio dell'Unione Europea, che possa permettere alla Commissione di prendere a prestito sui mercati finanziari per effettuare prestiti agli Stati membri con la piu' lunga scadenza possibile. Lo strumento - chiamato European Pandemic Support Scheme (EPSS) - non dovrebbe servire per mutualizzare il debito nazionale esistente ma uno strumento temporaneo attraverso il quale la Commissione, con una garanzia implicita del bilancio Ue, prenderebbe a prestito nei mercati finanziari per finanziare prestiti di ammontare equivalente agli Stati membri. L'EPSS dovrebbe essere integrato nel quadro finanziario pluriennale, il bilancio 2021-2027, dell'Ue. Secondo l'Italia, per aumentare la potenza di fuoco dell'EPSS, tutti gli Stati membri devono fornire garanzie congiunte e separate, incondizionate e irrevocabili all'Ue che potrebbero essere gradualmente sostituite da un ammontare corrispondente di nuove risorse proprie. L'Italia chiede quindi che che venga assicurata una flessibilita' del Fondo a causa dell'impatto asimmetrico che la pandemia avra' sulle sulle singole economie dell'Eurozona e che le dimensioni siano adeguate allo shock economico cui andranno incontro i paesi piu' colpiti, (almeno mille-mille cinquecento miliardi di euro) e che sia fruibile il prima possibile. Quanto al Mes l'Italia punta ad avere una ulteriore conferma che le linee di credito del Fondo salva stati per le spese sanitarie siano messe in campo senza condizionalita', ribadendo che il ricorso al Mes senza condizioni resta a discrezione dei singoli Stati membri. Inoltre resta da discutere come il Fondo sara' legato al bilancio pluriennale Ue: il Recovery Fund andra' quindi in parallelo al negoziato finale su bilancio europeo, il cui esito non e' scontato e su cui a febbraio non si era trovata un'intesa tra i 27. "Non e' un dibattito che sara' chiuso giovedi' o tra 15 giorni", ha detto la fonte europea: "la discussione durera' ancora diverse settimane. Non sara' possibile raggiungere un accordo immediatamente, sara' una discussione sul lungo periodo" e tocchera' ai ministri delle Finanze "chiarire le soluzioni in dettaglio". I leader dunque, ancora divisi, rimandano ancora ed e' probabile che nei prossimi giorni torneranno a vedersi i ministri delle Finanze dell' Eurogruppo in attesa che le posizioni in campo possano avvicinarsi. E in attesa che il 29 aprile von der Leyen presenti il suo piano. Se per giugno si riuscisse a chiudere l'intero negoziato sarebbe gia' un successo. (AGI) Mgm 211922 APR 20 NNNN   

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