VENERDÌ 04 DICEMBRE 2020 10.00.46
Censis: Covid, meta' italiani senza copertura territoriale Usca =
(AGI) - Roma, 4 dic. - Meta' italiani non coperti dalle unita' speciali Usca, fondamentali per la presa in carico e il monitoraggio dei pazienti Covid in isolamento domiciliare. "La situazione, a fronte di un fabbisogno stimato di 1 struttura ogni 50.000 abitanti (circa 1.200 in totale), appare piuttosto deficitaria e diversificata tra le Regioni". Lo rileva il Censis nel suo 54mo Rapporto sulla situazione sociale del Paese. A luglio, si legge nel report, il tasso di copertura della popolazione era del 49%, con 590 Usca attivate e con tassi di copertura piu' bassi in Campania (15%), Lombardia (27%) e Lazio (34%). Laddove invece la funzionalita' dei servizi di prevenzione e territoriali era maggiore anche prima dell'emergenza, sono state evidenti le migliori performance, sia di presenza e funzionalita' dei servizi di assistenza a domicilio, sia in termini di individuazione dei contagi e di esecuzione dei tamponi diagnostici. "Sul fronte della risposta sanitaria - rileva il Censis - questo e' l'ambito di intervento che ha mostrato le maggiori difficolta' e che piu' di ogni altro richiede uno sforzo organizzativo tempestivo, perche' su di esso si gioca la capacita' di convivenza a lungo termine con il Covid-19". (AGI)Pgi (Segue) 041000 DIC 20 NNNN
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(AGI) - Roma, 4 dic. - Quanto alle terapie intensive, al 15 maggio i posti letto erano passati dagli 8,7 per 100.000 abitanti della fase precedente al Covid-19 a 15,3 sotto la spinta drammatica del susseguirsi di nuovi contagiati in gravi condizioni a cui per un certo tempo si e' stentato a dare risposte tempestive ed efficaci. Al momento attuale, sottolinea ancora il Censis, "la situazione delle terapie intensive appare significativamente modificata rispetto alla fase pre-pandemica e la disponibilita' di posti letto non prossima alla saturazione (relativamente alla soglia di emergenza fissata al 30%) in diverse Regioni". Eppure, Dopo anni di tagli alla spesa pubblica, la straordinaria opportunita' di rilancio del sistema sanitario risiede anche nella inedita disponibilita' di risorse. Con il Decreto "Rilancio" di maggio, ricorda il rapporto, il Governo ha destinato 3,2 miliardi di euro alla riorganizzazione della sanita' pubblica, di cui circa 1,2 miliardi per l'assistenza territoriale e quasi 1,5 miliardi per il riordino della rete ospedaliera. (AGI)Pgi 041000 DIC 20 NNNN
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