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venerdì 4 dicembre 2020

Ambulanti, stesso dirigente per 25 anni - Comune, mai spostato in 25 anni il funzionario amico dei Tredicine

 

Corriere della Sera Roma di venerdì 4 dicembre 2020, pagina 1

Ambulanti, stesso dirigente per 25 anni - Comune, mai spostato in 25 anni il funzionario amico dei Tredicine


di Sacchettoni Ilaria

II. COMUNE E I TREDICINE Ambulanti, stesso dirigente per 25 anni di Ilaria Sacchettoi Nella brillante carriera di Dino e Mario Tredicine, signorotti del commercio ambulante romano, c'è un uomo chiave, una sorta di facilitatore, chiamato a sbrigare piccoli e grandi problemi che sorgono nel rapporto con l'amministrazione comunale.

Comune, mai spostato in 25 anni il funzionario amico dei Tredicine Nelle carte dell'inchiesta la «stretta confidenza» di Bellucci con gli ambulanti Conflitto di interessi Era lo stesso Bellucci a curare i ricorsi al Tar dei «bancarellari» contro il Comune Ecco, Alberto Bellucci (indagato per corruzione) è un po' il mister Wolf dei «bancarellari» romani. L'Anticorruzione suggerisce una rotazione triennale dei quadri responsabili? Ebbene Bellucci è al suo posto dal 1990, come fa mettere a verbale la funzionaria Silvana Sari una volta arrivata alla direzione dello stesso assessorato, nel 2015: «Avevo rilevato che lo stesso (Bellucci, ndr) prestava servizio in quegli uffici da moltissimi anni, non aveva formato altre persone in grado di poter lavorare autonomamente, aveva una stretta confidenza con gli operatori del settore». All'accentramento decisionale Bellucci unisce la demonizzazione del database. Tutto viene lavorato su carta, senza lasciare traccia: «Manualmente, l'addetto dell'ufficio rotazioni, con apposizioni a penna e/o matita e dietro ordine "verbale" del Bellucci, pur in mancanza dei necessari requisiti normativamente previsti, rilascia il turno di lavoro». Non stupisce, infine, la condivisione stabilita con Dino Tredicine, il quale, di quando in quando, esulta con l'amico: «Così poi s'annamo a pija' un bell'aperitivo». Oppure: «'nnamo da Robertino a mangiasse un po' de pesce bono». Secondo l'aggiunto Paolo telo e il suo sostituto Antonio Clemente quello di Bellucci è un caso di «asservimento della funzione» agli interessi privati, quelli di Tredicine. Il funzionario capitolino cura perfino i ricorsi contro quell'amministrazione comunale di cui, in teoria, dovrebbe fare gli interessi: «Il funzionario pubblico, oltre che favorire i commercianti nei turni e nelle soste, predispone per essi anche i ricorsi per le violazioni accertate a loro carico» scrivono i finanzieri del Nucleo di polizia valutaria nella loro informativa conclusiva. Non c'è da stupirsi dunque che Dino Tredicine si congratuli con lui spesso e volentieri, invitandolo a condividere le singole vittorie: «Ma è una soddisfazione anche tua perché tu allora, tu hai scritto per gli operatori...». La militanza pro-Tredicine frutterebbe a Bellucci molto contante, osservano gli investigatori, sottolineando come in effetti risulti che il funzionario capitolino abbia acquistato, senza mutuo, ma con due semplici assegni, la sua casa in via Tuscolana per 215 mila euro. Non è il solo perché in casa del suo braccio destro, Fabio Ma gozzi, a suo tempo perquisito, i finanzieri hanno rinvenuto 12.600 euro in contanti.......SEGUE SULLA TESTATA..............

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