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domenica 26 maggio 2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00552..A questo si aggiunga che buona parte del personale di polizia ha superato l'età media dei 45 anni ed è demotivato per mancanza di incentivi remunerativi e di carriera e che i governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni hanno effettuato tagli alla sicurezza per svariati miliardi senza tagliare privilegi e sprechi, che tuttora esistono all'interno delle forze di polizia, amministrate ancora con logiche burocratiche e di caserma anziché manageriali...




Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00552
presentato da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria
testo di
Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21
CANCELLERI e RIZZO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   secondo fonti di stampa («Visione di oggi», «Quotidiano di Gela», «Giornale di Sicilia.it», «TG10.it») nella provincia di Caltanissetta, e soprattutto a Gela, si registra un aumento del tasso di criminalità: dal 1o gennaio al 14 febbraio 2013 sono stati 32 gli incendi denunciati in città, a cui è seguita un’escalation nei mesi successivi. In media si contano 260 incendi l'anno e, solo nel 2012, quattro attentati incendiari sono stati messi in atto anche di giorno tra i mesi di luglio e agosto. Inoltre, continuano ad aumentare i furti nelle case, arresti per traffico di droga, in una cittadina in cui il degrado si sta espandendo su tutti i fronti;
   indubbiamente la criminalità aumenta con il perdurare della crisi, ma ciò non toglie che buona parte di responsabilità sia dovuta ad un mancato controllo del territorio, legato a diversi fattori, in primis alla mancanza di mezzi e di risorse umane. A questo si aggiunga che buona parte del personale di polizia ha superato l'età media dei 45 anni ed è demotivato per mancanza di incentivi remunerativi e di carriera e che i governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni hanno effettuato tagli alla sicurezza per svariati miliardi senza tagliare privilegi e sprechi, che tuttora esistono all'interno delle forze di polizia, amministrate ancora con logiche burocratiche e di caserma anziché manageriali. Le forze dell'ordine, infine, sono ancora in attesa di un auspicato riordino delle carriere: negli uffici di polizia, per esempio, mancano gli uomini per effettuare regolari turni nell'arco delle 24 ore;
   parte della responsabilità è dovuta anche alla mancanza di magistrati e giudici: Gela è una città a rischio, ma è anche una città stanca di vedere passare magistrati o giudici che non possono portare a termine gli incarichi intrapresi a causa dei continui trasferimenti, quasi fosse considerata come una città di passaggio in cui fare carriera per poi essere trasferiti in luoghi più sicuri;
   Gela, come tutta la provincia nissena, necessita e merita un Governo che si attivi per iniziare una vera e propria attività di controllo e l'attuazione di un piano di sviluppo industriale, che è da sempre un modo per combattere la criminalità e il degrado sociale;
   per affrontare tale emergenza è necessario, quindi, muoversi lungo tre direzioni: più uomini e più controlli, sia per quanto riguarda i reati penali inerenti al degrado socio-economico della città che per quanto riguarda i reati amministrativi, provvedendo nel contempo ad una razionalizzazione delle spese e delle risorse umane (ad esempio, il personale dei compartimenti di polizia ferroviaria, postale e stradale, che verranno chiusi, potrebbero essere affidati ai questori); più giustizia, attraverso un potenziamento del personale del tribunale di Gela che consenta a magistrati e giudici di comprovata esperienza di essere posti nelle condizioni ottimali per il sereno svolgimento della propria attività per un periodo utile a concludere indagini e processi; potenziamento delle strutture sociali, delle scuole, delle associazioni di volontariato, del servizio civile, tanto importanti nello svolgere quella attività di prevenzione essenziale ai fini del contenimento degli effetti degenerativi legati al fenomeno del degrado socio-economico –:
   quali iniziative, per quanto di sua competenza, il Governo intenda mettere in atto al fine di affrontare una situazione emergenziale quale quella descritta in premessa. (4-00552)

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