(SCHEDA) Cucchi:indagini e processi per 8 anni ma verita' lontana =
(AGI) - Roma, 14 feb. - E' ancora lontana la verita'
giudiziaria sulla morte di Stefano Cucchi, nonostante siano
passati otto anni tra indagini preliminari e processi. Adesso
la Procura di Roma, a conclusione dell'inchiesta bis, ha
sollecitato il rinvio a giudizio di cinque carabinieri, tre dei
quali accusati aver pestato in caserma il geometra di 32 anni
dopo averlo arrestato per possesso di stupefacenti.
Queste le tappe della vicenda: 15 ottobre 2009: Stefano
viene fermato dai carabinieri con l'accusa di detenzione di
stupefacenti; 16 ottobre 2009: a piazzale Clodio si svolge
l'udienza di convalida dell'arresto; 22 ottobre 2009: Cucchi
muore all'ospedale Sandro Pertini. La Procura di Roma apre
un'inchiesta. Il 5 giugno 2013: fine del processo in assise che
assolve tre agenti della polizia penitenziaria e tre infermieri
del Pertini. Condannati a pene comprese fra gli 8 mesi e i 2
anni di reclusione sei medici in servizi alla struttura
protetta dell'ospedale; 31 ottobre 2014: assoluzione per tutti
gli imputati nel giudizio di appello; 12 gennaio 2015: la Corte
d'assise d'appello deposita i motivi della sentenza, disponendo
la trasmissione degli atti al pm per nuovi accertamenti
sull'operato di alcuni carabinieri e sul pestaggio subito da
Cucchi; 11 dicembre 2015: incidente probatorio davanti al gip
che ordina una perizia sul pestaggio subito da Cucchi; 15
dicembre 2015: la Cassazione conferma le assoluzione di agenti,
infermieri e del primo medico che visito' Cucchi al Pertini.
Nuovo processo, invece, per gli altri medici la cui assoluzione
viene ribadita il 18 luglio 2016 dalla corte d'assise d'appello
perche' il fatto non sussiste; 4 ottobre 2016: il 'pool' di
periti nominati dal giudice conclude gli accertamenti
escludendo un nesso tra il violento pestaggio e il decesso di
Cucchi. Per gli esperti, il geometra e' morto improvvisamente
di epilessia, ritenuta causa "dotata di maggiore forza e
attendibilita'"; il 17 gennaio 2017: la Procura di Roma chiude
l'inchiesta bis contestando il reato di omicidio
preterintenzionale a tre carabinieri e negando che la causa
della morte sia l'epilessia. Falso e calunnia sono gli altri
reati ipotizzati a carico di altri due militari; il 14 febbraio
2017: la Procura firma la richiesta di rinvio a giudizio per i
cinque carabinieri. (AGI)
Cop
141251 FEB 17
NNNN
giudiziaria sulla morte di Stefano Cucchi, nonostante siano
passati otto anni tra indagini preliminari e processi. Adesso
la Procura di Roma, a conclusione dell'inchiesta bis, ha
sollecitato il rinvio a giudizio di cinque carabinieri, tre dei
quali accusati aver pestato in caserma il geometra di 32 anni
dopo averlo arrestato per possesso di stupefacenti.
Queste le tappe della vicenda: 15 ottobre 2009: Stefano
viene fermato dai carabinieri con l'accusa di detenzione di
stupefacenti; 16 ottobre 2009: a piazzale Clodio si svolge
l'udienza di convalida dell'arresto; 22 ottobre 2009: Cucchi
muore all'ospedale Sandro Pertini. La Procura di Roma apre
un'inchiesta. Il 5 giugno 2013: fine del processo in assise che
assolve tre agenti della polizia penitenziaria e tre infermieri
del Pertini. Condannati a pene comprese fra gli 8 mesi e i 2
anni di reclusione sei medici in servizi alla struttura
protetta dell'ospedale; 31 ottobre 2014: assoluzione per tutti
gli imputati nel giudizio di appello; 12 gennaio 2015: la Corte
d'assise d'appello deposita i motivi della sentenza, disponendo
la trasmissione degli atti al pm per nuovi accertamenti
sull'operato di alcuni carabinieri e sul pestaggio subito da
Cucchi; 11 dicembre 2015: incidente probatorio davanti al gip
che ordina una perizia sul pestaggio subito da Cucchi; 15
dicembre 2015: la Cassazione conferma le assoluzione di agenti,
infermieri e del primo medico che visito' Cucchi al Pertini.
Nuovo processo, invece, per gli altri medici la cui assoluzione
viene ribadita il 18 luglio 2016 dalla corte d'assise d'appello
perche' il fatto non sussiste; 4 ottobre 2016: il 'pool' di
periti nominati dal giudice conclude gli accertamenti
escludendo un nesso tra il violento pestaggio e il decesso di
Cucchi. Per gli esperti, il geometra e' morto improvvisamente
di epilessia, ritenuta causa "dotata di maggiore forza e
attendibilita'"; il 17 gennaio 2017: la Procura di Roma chiude
l'inchiesta bis contestando il reato di omicidio
preterintenzionale a tre carabinieri e negando che la causa
della morte sia l'epilessia. Falso e calunnia sono gli altri
reati ipotizzati a carico di altri due militari; il 14 febbraio
2017: la Procura firma la richiesta di rinvio a giudizio per i
cinque carabinieri. (AGI)
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