GIOVEDÌ 21 APRILE 2022 12.39.10
Tumori: screening cervicale ma donne poco sensibili a malattia =
Tumori: screening cervicale ma donne poco sensibili a malattia = (AGI) - Roma, 21 apr. - In Italia il 79% delle donne fra i 25 e i 64 anni di eta' si sottopone allo screening cervicale. Tuttavia, sono poco sensibilizzate al cancro alla cervice uterina. Lo ha sottolineato Hologic, azienda innovativa di tecnologia medicale, in occasione della Giornata Nazionale della Salute della donna. Il tumore della cervice uterina colpisce ogni anno circa 2.400 donne in Italia e rappresenta il quinto tumore per incidenza nelle donne sotto i 50 anni. Nonostante nel nostro paese le donne si sottopongano ai test in ambito privato durante visite ginecologiche piu' estese, a volte gli esami non vengono ripetuti negli anni successivi. "Lo screening organizzato e' la vera soluzione nella prevenzione del cervicocarcinoma", commenta Andrea Gianatti, direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio e dell'Unita' di Anatomia patologica dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII. "Per ottenere questo e' fondamentale innescare un cambio culturale che permetta di capire che gli screening sono poco impegnativi e poco costosi, ma consentono di ottenere dei risultati sorprendenti per la Salute. Una trasformazione - continua - che deve coinvolgere tutti: partendo dalle donne, fino ai medici, agli operatori sanitari e alle strutture pubbliche che possono garantire un processo tecnicamente di alto livello e organizzativamente corretto". (AGI)Red/Sim (Segue) 211238 APR 22 NNNN
GIOVEDÌ 21 APRILE 2022 12.39.07
Tumori: screening cervicale ma donne poco sensibili a malattia (2)=
Tumori: screening cervicale ma donne poco sensibili a malattia (2)= (AGI) - Roma, 21 apr. - La predisposizione da parte delle donne italiane verso la prevenzione e gli screening e' stata analizzata dall'Hologic Global Women's Health Index, il primo studio comparativo globale che analizza lo stato di salute delle donne in 116 Paesi del mondo, commissionato da Hologic Inc. nell'ambito del Gallup World Poll. La ricerca mette in evidenza la diffidenza delle italiane nel partecipare ai programmi di prevenzione oncologica: solo il 16% dice di essersi sottoposto agli screening gratuiti del SSN per il cancro nell'ultimo anno. Un dato che in Italia si differenzia anche per fasce di reddito: le italiane con reddito medio (19 per cento) sono le piu' attente, a differenza delle fasce piu' alte (11 per cento) e piu' basse (13 per cento). In quest'ottica, secondo gli esperti, e' prioritario sensibilizzare la popolazione, in particolare la fascia di eta' adolescenziale (a cui e' rivolta la vaccinazione contro il papilloma virus), riguardo a insorgenza della malattia, screening, igiene, corrette abitudini comportamentali e sessuali. Diventa quindi un intervento di medicina sociale che permette di capire lo sviluppo del tumore e di controllarlo facendo prevenzione sull'identificazione del virus che lo induce. Prosegue Gianatti: "In particolare, questo periodo finale della pandemia e' il momento migliore per sensibilizzare i cittadini. Il Covid ci ha insegnato che le malattie, soprattutto quelle indotte da virus, possono essere sconfitte grazie allo sforzo e all'impegno comune. Questo vale anche per gli screening: ricondurre i pazienti nelle strutture pubbliche per esami e test organizzati richiede uno sforzo comune di tutta la rete, ma e' un significativo passo di sanita' sociale con benefici per tutto il sistema". (AGI)Red/Sim 211238 APR 22 NNNN
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