ANSA/ AFGHANISTAN: RAGAZZINO METTE BOMBA, UCCISO BERSAGLIERE
E' LA 53/A VITTIMA ITALIANA. TRE I FERITI. COMMOZIONE NAPOLITANO
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 8 GIU - Un morto e tre feriti per l'ennesimo
attentato ai militari italiani in Afghanistan. Non il solito
ordigno piazzato sulla carreggiata, stavolta, ma una bomba a
mano lanciata all'interno di un Lince da un bambino di 11 anni,
se e' vero quanto scrivono nella loro rivendicazione i talebani.
L'ATTENTATO - Erano le 10.30 locali, le 7 in Italia, ed un
convoglio di militari italiani della task force sud stava
rientrando nella base di Farah, nella parte piu' meridionale e
pericolosa del settore ovest dell'Afghanistan controllato dal
nostro contingente. Gli istruttori del Military advisor team
avevano appena svolto un'attivita' di sostegno ai soldati
afgani. All'improvviso, una esplosione scuote un blindato Lince,
il primo dei tre mezzi italiani. Questa volta la particolare
blindatura, che in passato ha salvato molte vite da mine ed
'Ied', i micidiali ordigni improvvisati, nulla ha potuto: la
bomba e' stata infatti lanciata all'interno del mezzo.
LA VITTIMA - Il capitano Giuseppe La Rosa - 31 anni, celibe,
siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto e da dicembre in servizio
al 3/o reggimento bersaglieri della 'Sassari' - e' morto sul
colpo. E' la 53/a vittima italiana dall'inizio della missione,
nel 2004. ''Era un ufficiale solare, sempre disponibile.
Professionalmente preparato'', lo ricorda il suo comandante, il
colonnello Corrado Carlini. Alla sua seconda missione in
Afghanistan, e in precedenza altre tre nei Balcani, si era da
poco laureato. I genitori lo piangono in silenzio. ''Il suo
ricordo rimarra' per sempre nella memoria di chi crede nella
pace e nella solidarieta' fra i popoli'', scrive il ministro
della Difesa Mauro ai familiari.
I FERITI - Altri tre militari, appartenenti all'82/o
reggimento fanteria 'Torino', che ha sede a Barletta, ad all'8/o
bersaglieri di Caserta, sono rimasti feriti. Subito soccorsi,
sono stati trasportati all'ospedale di Farah. C'e' chi ha
riportato ferite da schegge alle gambe, come il maresciallo
Giovanni Siero, 44 anni originario di Desenzano del Garda ma
residente nel Casertano, e chi ha avuto altri traumi e lesioni,
ma ''nessuno e' in pericolo di vita'', assicurano allo Stato
maggiore della Difesa.
L'ATTENTATORE-BAMBINO - E' stato un ''coraggioso, eroico
ragazzino afgano di 11 anni che ha lanciato la granata'',
rivendicano i talebani. In realta', la ricostruzione dei fatti
non e' ancora chiara. Lo Stato maggiore della Difesa smentisce
la notizia, circolata a caldo, che l'attentatore fosse un uomo
con indosso una uniforme afgana. Nella sua versione ufficiale,
parla di un attacco da parte di ''elementi ostili'', uno dei
quali ''ha lanciato un ordigno all'interno del primo dei tre
mezzi'' italiani, ''presumibilmente rallentato dal traffico nei
pressi di un incrocio''. E' possibile, ma non ci sono conferme,
che i militari abbiano aperto al bambino e che questi abbia
cosi' inserito la bomba nell'abitacolo. Un ordigno probabilmente
non di altissimo potenziale, e tale appunto da poter essere
maneggiato da un ragazzino: lo dimostra il fatto, tra l'altro,
che il mezzo e' potuto ''rientrare autonomamente'' alla base.
DOLORE E CORDOGLIO. E C'E' CHI CHIEDE RITIRO - ''Profonda
commozione'' e' stata espressa dal capo dello Stato Napolitano,
mentre i presidenti del Senato Grasso e della Camera Boldrini
parlano di ''pesante tributo'' che l'Italia continua a pagare
per la stabilizzazione dell'Afghanistan. Il premier Letta
esprime cordoglio per un ''sacrificio lancinante'', cosi' come
tutto il governo e il mondo della politica. Ma e' ampio il
fronte - da M5S a Sel, dall'Idv a Prc, ai Verdi - che insiste
nel chiedere l'immediato ritiro dei soldati italiani. A
rispondere, a distanza, e' lo stesso Grasso: non si puo', dice,
perche' ''ci sono degli impegni internazionali da rispettare.
Questo e' prioritario''.
Anche lo sport si e' fermato per un minuto di raccoglimento
ricordando il bersagliere ucciso, il 53/o italiano caduto in
Afghanistan. (ANSA).
SV
08-GIU-13 18:42 NNNN
AFGHANISTAN: TRA FERITI ANCHE MARESCIALLO BRIGATA GARIBALDI
IL SOTTUFFICIALE, ORIGINARIO DI DESENZANO, VIVE NEL CASERTANO
(ANSA) - CASERTA, 8 GIU - C'e' anche il maresciallo capo
Giovanni Siero, 44 anni originario di Desenzano del Garda ma
residente a Casapulla nel Casertano, in forza all'8 Reggimento
della Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta, tra i feriti
dell'attentato mortale di questa mattina in Afghanistan.
Il sottufficiale, che ha riportato ferite da schegge agli
arti inferiori considerate non gravi, vive da solo e non ha
figli. In Afghanistan fa parte del Military Advisor Team (MAT),
ovvero la task force del contingente italiano incaricata di
addestrare i militari afgani. (ANSA).
YEC-PO
08-GIU-13 15:38 NNNN
AFGHANISTAN: ATTACCO A MILITARI ITALIANI, UN MORTO E 3 FERITI =
(AGI) - Roma, 8 giu. - Un militare italiano, capitano del Terzo
Bersaglieri, e' rimasto ucciso e altri 3 sono stati feriti in
Afghanistan. Alle 10.30 locali (le 7 italiane) un VTLM Lince
appartenente a un convoglio del Military Advisor Team della
Transition Support Unit South (TSUS) che stava rientrando nella
base di Farah, dopo aver svolto attivita' in sostegno alle
unita' dell'esercito afghano, e' stato attaccato da elementi
ostili a seguito. Sono in corso accertamenti per chiarire la
dinamica dell'accaduto. (AGI)
Alf/Gav
081038 GIU 13
AFGHANISTAN: DIFESA, NON SONO IN PERICOLO DI VITA I MILITARI FERITI NELL'ATTENTATO =
Roma, 8 giu. (Adnkronos) - "Non versano in pericolo di vita" i
tre militari italiani rimasti feriti nell'attentato che oggi a Farah,
in Afghanistan, ha provocato la morte del capitano Giuseppe La Rosa.
E' lo stato maggiore della Difesa a precisarlo sottolineando che i
militari feriti sono stati "subito soccorsi e trasferiti all'ospedale
di Farah". I feriti sono effettivi all'82esimo reggimento fanteria
'Torino' di Barletta e all'ottavo reggimento bersaglieri. Le famiglie
dei militari coinvolti nell'esplosione sono stati avvertite.
(Red/Zn/Adnkronos)
08-GIU-13 12:44
NNNN
E' LA 53/A VITTIMA ITALIANA. TRE I FERITI. COMMOZIONE NAPOLITANO
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 8 GIU - Un morto e tre feriti per l'ennesimo
attentato ai militari italiani in Afghanistan. Non il solito
ordigno piazzato sulla carreggiata, stavolta, ma una bomba a
mano lanciata all'interno di un Lince da un bambino di 11 anni,
se e' vero quanto scrivono nella loro rivendicazione i talebani.
L'ATTENTATO - Erano le 10.30 locali, le 7 in Italia, ed un
convoglio di militari italiani della task force sud stava
rientrando nella base di Farah, nella parte piu' meridionale e
pericolosa del settore ovest dell'Afghanistan controllato dal
nostro contingente. Gli istruttori del Military advisor team
avevano appena svolto un'attivita' di sostegno ai soldati
afgani. All'improvviso, una esplosione scuote un blindato Lince,
il primo dei tre mezzi italiani. Questa volta la particolare
blindatura, che in passato ha salvato molte vite da mine ed
'Ied', i micidiali ordigni improvvisati, nulla ha potuto: la
bomba e' stata infatti lanciata all'interno del mezzo.
LA VITTIMA - Il capitano Giuseppe La Rosa - 31 anni, celibe,
siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto e da dicembre in servizio
al 3/o reggimento bersaglieri della 'Sassari' - e' morto sul
colpo. E' la 53/a vittima italiana dall'inizio della missione,
nel 2004. ''Era un ufficiale solare, sempre disponibile.
Professionalmente preparato'', lo ricorda il suo comandante, il
colonnello Corrado Carlini. Alla sua seconda missione in
Afghanistan, e in precedenza altre tre nei Balcani, si era da
poco laureato. I genitori lo piangono in silenzio. ''Il suo
ricordo rimarra' per sempre nella memoria di chi crede nella
pace e nella solidarieta' fra i popoli'', scrive il ministro
della Difesa Mauro ai familiari.
I FERITI - Altri tre militari, appartenenti all'82/o
reggimento fanteria 'Torino', che ha sede a Barletta, ad all'8/o
bersaglieri di Caserta, sono rimasti feriti. Subito soccorsi,
sono stati trasportati all'ospedale di Farah. C'e' chi ha
riportato ferite da schegge alle gambe, come il maresciallo
Giovanni Siero, 44 anni originario di Desenzano del Garda ma
residente nel Casertano, e chi ha avuto altri traumi e lesioni,
ma ''nessuno e' in pericolo di vita'', assicurano allo Stato
maggiore della Difesa.
L'ATTENTATORE-BAMBINO - E' stato un ''coraggioso, eroico
ragazzino afgano di 11 anni che ha lanciato la granata'',
rivendicano i talebani. In realta', la ricostruzione dei fatti
non e' ancora chiara. Lo Stato maggiore della Difesa smentisce
la notizia, circolata a caldo, che l'attentatore fosse un uomo
con indosso una uniforme afgana. Nella sua versione ufficiale,
parla di un attacco da parte di ''elementi ostili'', uno dei
quali ''ha lanciato un ordigno all'interno del primo dei tre
mezzi'' italiani, ''presumibilmente rallentato dal traffico nei
pressi di un incrocio''. E' possibile, ma non ci sono conferme,
che i militari abbiano aperto al bambino e che questi abbia
cosi' inserito la bomba nell'abitacolo. Un ordigno probabilmente
non di altissimo potenziale, e tale appunto da poter essere
maneggiato da un ragazzino: lo dimostra il fatto, tra l'altro,
che il mezzo e' potuto ''rientrare autonomamente'' alla base.
DOLORE E CORDOGLIO. E C'E' CHI CHIEDE RITIRO - ''Profonda
commozione'' e' stata espressa dal capo dello Stato Napolitano,
mentre i presidenti del Senato Grasso e della Camera Boldrini
parlano di ''pesante tributo'' che l'Italia continua a pagare
per la stabilizzazione dell'Afghanistan. Il premier Letta
esprime cordoglio per un ''sacrificio lancinante'', cosi' come
tutto il governo e il mondo della politica. Ma e' ampio il
fronte - da M5S a Sel, dall'Idv a Prc, ai Verdi - che insiste
nel chiedere l'immediato ritiro dei soldati italiani. A
rispondere, a distanza, e' lo stesso Grasso: non si puo', dice,
perche' ''ci sono degli impegni internazionali da rispettare.
Questo e' prioritario''.
Anche lo sport si e' fermato per un minuto di raccoglimento
ricordando il bersagliere ucciso, il 53/o italiano caduto in
Afghanistan. (ANSA).
SV
08-GIU-13 18:42 NNNN
AFGHANISTAN: TRA FERITI ANCHE MARESCIALLO BRIGATA GARIBALDI
IL SOTTUFFICIALE, ORIGINARIO DI DESENZANO, VIVE NEL CASERTANO
(ANSA) - CASERTA, 8 GIU - C'e' anche il maresciallo capo
Giovanni Siero, 44 anni originario di Desenzano del Garda ma
residente a Casapulla nel Casertano, in forza all'8 Reggimento
della Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta, tra i feriti
dell'attentato mortale di questa mattina in Afghanistan.
Il sottufficiale, che ha riportato ferite da schegge agli
arti inferiori considerate non gravi, vive da solo e non ha
figli. In Afghanistan fa parte del Military Advisor Team (MAT),
ovvero la task force del contingente italiano incaricata di
addestrare i militari afgani. (ANSA).
YEC-PO
08-GIU-13 15:38 NNNN
AFGHANISTAN: ATTACCO A MILITARI ITALIANI, UN MORTO E 3 FERITI =
(AGI) - Roma, 8 giu. - Un militare italiano, capitano del Terzo
Bersaglieri, e' rimasto ucciso e altri 3 sono stati feriti in
Afghanistan. Alle 10.30 locali (le 7 italiane) un VTLM Lince
appartenente a un convoglio del Military Advisor Team della
Transition Support Unit South (TSUS) che stava rientrando nella
base di Farah, dopo aver svolto attivita' in sostegno alle
unita' dell'esercito afghano, e' stato attaccato da elementi
ostili a seguito. Sono in corso accertamenti per chiarire la
dinamica dell'accaduto. (AGI)
Alf/Gav
081038 GIU 13
AFGHANISTAN: DIFESA, NON SONO IN PERICOLO DI VITA I MILITARI FERITI NELL'ATTENTATO =
Roma, 8 giu. (Adnkronos) - "Non versano in pericolo di vita" i
tre militari italiani rimasti feriti nell'attentato che oggi a Farah,
in Afghanistan, ha provocato la morte del capitano Giuseppe La Rosa.
E' lo stato maggiore della Difesa a precisarlo sottolineando che i
militari feriti sono stati "subito soccorsi e trasferiti all'ospedale
di Farah". I feriti sono effettivi all'82esimo reggimento fanteria
'Torino' di Barletta e all'ottavo reggimento bersaglieri. Le famiglie
dei militari coinvolti nell'esplosione sono stati avvertite.
(Red/Zn/Adnkronos)
08-GIU-13 12:44
NNNN
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