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sabato 19 ottobre 2013

PRIEBKE: ZEVI (PD), MEDICO CHE OFFRE TOMBA VENGA ALLE FOSSE ARDEATINE =


PRIEBKE: ZEVI (PD), MEDICO CHE OFFRE TOMBA VENGA ALLE FOSSE ARDEATINE =

Roma, 19 ott. - (Adnkronos) - ''Al medico bresciano che offre la
tomba di famiglia per la salma di Erich Priebke chiedo se sia mai
stato alle Fosse Ardeatine e qualora non ci sia stato, se non reputi
il caso di venirci''. E' quanto dichiara il candidato a segretario del
Pd di Roma, Tobia Zevi, commentando la disponibilita' manifestata dal
cardiochirurgo di Brescia, Alberto Negri.

''Il dottor Negri dice di venire da una famiglia -spiega Zevi-
abituata a farsi carico delle sofferenze altrui. Forse non ha pensato
alle ferite che si sono riaperte in questi giorni non soltanto negli
ebrei romani ma in tutti gli italiani, nel vedere violato il
territorio romano con inaccettabili manifestazioni di solidarieta' nei
confronti dell'aguzzino nazista''.

''Il dottor Negri, delle cui buone intenzioni non posso dubitare
-aggiunge Zevi- dovrebbe valutare quanta sofferenza puo' provocare il
vedere che l'ospitalita' alla salma di Priebke venga data da nostri
concittadini e nel nostro territorio nazionale. Non puo' essere
l'Italia a ospitare la salma del torturatore di Via Tasso''.

(Luc/Zn/Adnkronos)
19-OTT-13 17:56

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PRIEBKE: CARDIOCHIRURGO DISPONIBILE A SEPOLTURA IN TOMBA DI FAMIGLIA NEL VERONESE =

Verona, 19 ott. (Adnkronos) - Un cardiochirurgo di 52 anni e'
disposto a "ospitare la salma di Priebke nella tomba di famiglia" nel
cimitero della frazione di San Vitale nel Comune di Rovere'. Lo
riporta l'''Arena" spiegando che l'uomo, Alberto Negri, accoglierebbe
la salma, "spese di tumulazione escluse". "Il cimitero e' su una
collinetta a San Vitale, li' sono gia' sepolte mia madre e mia nonna",
spiega il medico al quotidiano

"Il messaggio che voglio lanciare e' semplice: bisogna perdonare
- spiega - Ho deciso di ospitare la salma di Priebke perche' vengo da
una famiglia abituata a farsi carico delle sofferenze degli altri. Io
sono medico da trent'anni e anche mio padre lo era. Priebke non si e'
pentito? Vero, ma non era obbligato a farlo. I rancori e le
ingiustizie vanno sistemate in vita fra gli esseri umani. Dopo la
morte, per chi e' credente, si passa a una giustizia superiore che non
e' piu di nostra competenza. Allora lasciamo fare a Lui senza
accanirci su una salma. In fondo chi l'avesse ritenuto opportuno,
avrebbe potuto fargliela pagare in vita e, magari, raccontarlo con
orgoglio ai figli. Ma chi prende a calci un cadavere lo raccontera' ai
suoi figli?".

"La mia - continua - e' una scelta di coscienza che nasce da un
desiderio di riappacificazione. Credo che anche una persona in grave
torto debba avere la dignita' di una sepoltura. Non si puo' andare
avanti cosi', tra calci, sputi e rifiuti: se nessuno fa niente non si
fara' mai niente, continuera' per sempre ad esserci la guerra tra
ebrei e palestinesi".

(Rre/Opr/Adnkronos)
19-OTT-13 13:07

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