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venerdì 20 maggio 2016

UNIONI CIVILI: INCA CGIL, PREOCCUPANTE DIBATTITO SU PENSIONI REVERSIBILITA'


UNIONI CIVILI: INCA CGIL, PREOCCUPANTE DIBATTITO SU PENSIONI REVERSIBILITA'

La presidente Piccinini, dietro la polemica potrebbe nascondersi
altro

Roma, 20 mag. (Adnkronos/Labitalia) - "L' approvazione della legge
sulle unioni civili, pur rappresentando un passo avanti sul piano
dell' affermazione dei diritti, non può e non deve diventare un banco
di prova per generalizzare la regola per cui ogni prestazione di
welfare deve essere subordinata alla prova dei mezzi individuale,
ovvero alla certificata condizione di povertà di ognuno". Lo scrive
sulla rivista ' Esperienze', Morena Piccinini, presidente del patronato
Inca Cgil.

"E' preoccupante il dibattito sui costi delle pensioni di
reversibilità che si è scatenato non appena il Parlamento ha dato il
suo assenso definitivo a un provvedimento tanto atteso dalle
moltissime coppie omosessuali che, anche se con notevole ritardo, si
vedono riconoscere finalmente il diritto ad esistere e ad avere un
riconoscimento sociale, senza pregiudizi e nel rispetto
dell' uguaglianza", commenta Piccinini.

"Le previsioni di spesa sulle pensioni di reversibilità diffuse sui
media, con un tempismo davvero sospetto -ricorda la presidente Inca-
prima dal presidente dell' Inps, Tito Boeri, che ha parlato di un
impatto ' inevitabile, ma sostenibile', nell' ordine di qualche
centinaio di milioni di euro e poi quelle della Ragioneria generale
dello Stato, che ha addirittura ridotto il costo a soli 22,2 milioni
di euro da qui al 2025, lasciano qualche dubbio sulle reali intenzioni
del governo. La leggerezza con la quale sono stati fatti i conti mal
si concilia con il rigore espresso dalla stessa Ragioneria dello
Stato, ogni qualvolta è stata chiamata in causa per misurare il reale
impatto finanziario delle misure legislative". (segue)

(Map/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222
20-MAG-16 11: 22 
UNIONI CIVILI: INCA CGIL, PREOCCUPANTE DIBATTITO SU PENSIONI REVERSIBILITA' (2)

(Adnkronos/Labitalia) - "La Ragioneria -sostiene Piccinini- ha sempre
esercitato il suo ruolo di controllo sui conti imponendo al Parlamento
una copertura di spesa sulle singole misure esageratamente superiore a
quella che spesso si è effettivamente verificata".

"Si pensi, per esempio, al rigore con il quale ha calcolato le
conseguenze dell' opzione donna sulle pensioni, dando per scontato che
ne avrebbero fatto richiesta tutte le lavoratrici potenzialmente
interessate; la stessa cosa è puntualmente successa, ogni volta che il
Parlamento ha varato i 7 decreti di salvaguardia per gli esodati.
Risorse che nei fatti si sono rivelate superiori rispetto al reale
impatto, tanto da indurre il governo a distrarre ciò che non era stato
speso ad altri scopi, lasciando peraltro irrisolta la questione per i
24 mila lavoratori, rimasti senza alcun reddito, esclusi dalla
possibilità del pensionamento con le regole ante legge Fornero e che
ora rivendicano a gran voce l' ottava salvaguardia".

"Non vorremmo che dietro la polemica sulle pensioni di reversibilità
agli omosessuali si nascondesse altro. In altre parole, è sospetta la
sottovalutazione della previsione di spesa di Inps e Ragioneria dello
Stato perché potrebbe nascondere la volontà di un intervento futuro
generalizzato sulle pensioni di reversibilità, giustificato dalla
verificata insostenibilità dei costi finanziari. Il sospetto è
tutt' altro che infondato: che il governo voglia mettere mano su questa
prestazione riducendone l' esigibilità per tutti è dimostrata dall' aver
inserito questa voce nel disegno di legge delega sulla povertà;
successivamente cancellata soltanto dopo la dura reazione del
movimento sindacale confederale.", conclude la presidente del
patronato Cgil.

(Map/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222
20-MAG-16 11: 22 

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