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venerdì 20 maggio 2016

ISTAT: ' ADULTI' SEMPRE PIÙ TARDI, NO MATRIMONI E MENO FIGLI


ISTAT: ' ADULTI' SEMPRE PIÙ TARDI, NO MATRIMONI E MENO FIGLI



(DIRE) Roma, 20 mag. - La transizione allo stato di ' adulto' si
compone di diversi passaggi nel vissuto degli individui: dalla
condizione di studente a quella di occupato, dalla famiglia dei
genitori alla vita indipendente o di coppia, dallo status di
single a quello di coniugato e dall' essere senza figli alla
genitorialita'. Le generazione dei Millenial (nati tra gli anni
'80-'9) e delle Reti (nati dopo il '96) stanno posticipando
sempre di piu' queste principali tappe verso la vita adulta. Lo
rileva l' Istat nel rapporto annuale.
Nel 2015 vive ancora in famiglia il 70,1% dei ragazzi di 25-29
anni e il 54,7% delle coetanee, percentuali in decisa crescita
rispetto a venti anni prima (rispettivamente 62,8% e 39,8%). La
prolungata permanenza dei giovani nella famiglia di origine e'
dovuta a molteplici fattori, tra cui l' aumento diffuso della
scolarizzazione e l' allungamento dei tempi formativi, le
difficolta' di ingresso nel mondo del lavoro e la condizione di
precarieta', gli ostacoli a trovare un' abitazione. (SEGUE)
(Lum/ Dire)
11: 04 20-05-16
ISTAT: ' ADULTI' SEMPRE PIÙ TARDI, NO MATRIMONI E MENO FIGLI - 2 -


(DIRE) Roma, 20 mag. - L' istituto del matrimonio sembra in
declino fra le generazioni piu' recenti. La propensione a
sposarsi la prima volta e' in forte calo perche' l' evento e'
posticipato verso eta' piu' mature: nel 2014 l' eta' media al
primo matrimonio e' arrivata a 34,3 anni per gli sposi e a 31,3
per le spose. Particolarmente esplicativo e' il caso delle donne
che a 30 anni non hanno ancora lasciato la famiglia di origine -
oltre 2,7 milioni, rappresentano piu' dei due terzi delle
trentenni - cresciute di 48 mila unita' fra il 2008 e il 2014.
Nel contempo sono diminuite di circa 41 mila unita' le spose alle
prime nozze tra 18 e 30 anni.
Il numero medio di figli per donna calcolato per generazione
continua a decrescere senza soluzione di continuita'. L' Inps
rileva che si va dai 2,5 figli delle donne nate nei primissimi
anni Venti (cioe' subito dopo la Grande Guerra), ai 2 figli per
donna delle generazioni dell' immediato secondo dopoguerra (anni
1945-49), fino a raggiungere il livello stimato di 1,5 figli per
le donne della generazione del 1970. La recente diminuzione della
fecondita' e' in gran parte da attribuire al rinvio delle nascite
da parte della Generazione del millennio.
La posticipazione riguarda tutte le tappe del ciclo di vita.
Ad esempio, e' diventata nonna entro il cinquantacinquesimo
compleanno il 38,2% delle nate prima del 1940 contro il 30% delle
nate nei primi anni Cinquanta. Sul fronte maschile, i nonni entro
i 60 anni sono il 38,7% fra i nati prima del 1940 e il 33,1% tra
i nati del periodo 1945-49. In media, si diventa nonni a 54,8
anni.
(Lum/ Dire)
11: 04 20-05-16 

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