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venerdì 7 febbraio 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03447 presentato da LOMBARDI Roberta testo di Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167..dalla norma sopra citata (articolo 59, comma 6, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334), si evince in modo inconfutabile che il consiglio di amministrazione della polizia di Stato funge da vera e propria commissione d'esame per la promozione del personale scrutinato..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03447
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167
LOMBARDI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 68 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, recita: «...sulle questioni attinenti allo stato giuridico del personale direttivo e dirigente di cui al presente decreto legislativo si esprime il consiglio di amministrazione di cui alla lettera d) dell'articolo 146 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, modificato dalla legge 28 ottobre 1970, n. 775 e dalla legge 2 agosto 1975, n. 387. I rappresentanti elettivi del personale sono fissati in numero di quattro. Con decreto del Ministro dell'interno saranno dettate norme per l'elezione dei rappresentanti del personale, in modo da assicurare la presenza di almeno un funzionario appartenente al ruolo dei dirigenti o a quello dei commissari...»;
   l'articolo 9, comma 2) del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, individua le modalità di composizione delle «commissioni di avanzamento», enunciando chiaramente, ai sensi dell'articolo 6, lettera d) del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, che sono esclusi i componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione interessata, coloro che ricoprano cariche politiche o che siano che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali;
   lo scorso 28 giugno 2013 si è riunito il consiglio di amministrazione della Polizia di Stato che ha provveduto anche alla promozione del personale alle qualifiche di primo dirigente e di dirigente superiore;
   il Consiglio di amministrazione della polizia di Stato è presieduto dal Ministro dell'interno (che è un organo di direzione politica) e i suoi componenti sono: il Capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza, i capi dei dipartimenti per gli affari interni e territoriali, per le libertà civili e l'immigrazione, dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, per le politiche dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, nonché il vice direttore generale della pubblica sicurezza con funzioni vicarie;
   ai sensi dell'articolo 59, comma 6, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, la Commissione per la progressione in carriera del personale appartenente ai ruoli dei direttivi e dei dirigenti della polizia di Stato formula al consiglio di amministrazione la proposta di graduatoria di merito relativa ai funzionari scrutinati, sulla base dei criteri di valutazione determinati dal consiglio di amministrazione stesso su proposta della commissione, mentre il consiglio di amministrazione approva la graduatoria, motivando le decisioni eventualmente adottate in difformità rispetto alla proposta formulata dalla commissione;
   dalla norma sopra citata (articolo 59, comma 6, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334), si evince in modo inconfutabile che il consiglio di amministrazione della polizia di Stato funge da vera e propria commissione d'esame per la promozione del personale scrutinato, in quanto la commissione di avanzamento si limita a proporre la graduatoria di merito degli scrutinandi allo stesso consiglio che approva ovvero motiva le decisioni eventualmente adottate in difformità dalla proposta avanzata, di fatto assumendo le vesti di organo decisionale per l'avanzamento in carriera parimenti ad una commissione d'esame;
   in base al descritto contesto normativo, la composizione del consiglio di amministrazione appare all'interrogante contra legem poiché in contrasto con il richiamato articolo 9, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, in base al quale «la commissione esaminatrice deve essere composta esclusivamente da tecnici esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione interessata, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali»;
   quindi, il Ministro dell'interno non sembra legittimato a presiedere la commissione, in quanto organo di direzione politica;
   quella dello scorso 28 giugno 2013 è stata solo l'ultima – in ordine di tempo – delle promozioni effettuate con questo sistema che va avanti da anni –:
   quali iniziative, alla luce di quella che appare all'interrogante una grave antigiuridicità dei fatti esposti, il Ministro intenda adottare per risolvere alla radice questo conflitto che ha creato e crea continui e notevoli malumori e disincentivazione nel personale della polizia di Stato, a causa di mancanza di trasparenza nelle procedure. (4-03447)

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