SANITA': SINDACATI, LAZIO IN CODICE ROSSO, SENZA ASSUNZIONI PRONTI A SCIOPERO =
Roma, 23 mar. (AdnKronos Salute) - "Nuove assunzioni e stabilizzazione
dei precari immediate: la sanità pubblica del Lazio è in codice rosso
e se non avremo risposte proseguiremo la mobilitazione fino allo
sciopero generale". E' questa la richiesta avanzata dai sindacati Fp
Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Anaao Assomed, Fp Cgil Medici, Cisl Medici,
Uil Medici Roma e Lazio, che questa mattina si sono riuniti negli
Stati generali della sanità del Lazio all'ospedale San Giovanni
Addolorata a Roma. La mobilitazione, spiegano, è già partita con
l'appello al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e al
ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di procedere con le
assunzioni dei lavoratori del sistema sanitario regionale.
Negli ultimi 10 anni (2006-2016), ricordano i sindacati, "il personale
del servizio pubblico del Lazio è passato da 54.727 a 43.233, con un
saldo negativo di 11.494 unità tra medici, infermieri e operatori
addetti all'assistenza diretta alla persone". Ma "la situazione è
destinata a peggiorare - denunciano - Tra il 2017 e il 2018 si rischia
di perdere altri 2.700 operatori se non si riuscisse a scongiurare la
magrissima previsione del ministero della Salute: solo 300 assunzioni
a fronte di 3 mila pensionamenti. Di fatto - osservano ancora - si
impedirebbe alla Regione Lazio di mettere in atto il proprio piano di
assunzioni, limitandone l'autonomia".
Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio,
ricorda che "la Regione Lazio aveva promosso un piano di assunzioni
per oltre 3 mila lavoratori ma, a causa di uno scontro con il governo,
questo piano è bloccato: se non avremo risposte manifesteremo sotto le
sedi delle istituzioni coinvolte e in caso andremo allo sciopero
generale". (segue)
(Fli/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
23-MAR-17 13:17
NNNN
SANITA': SINDACATI, LAZIO IN CODICE ROSSO, SENZA ASSUNZIONI PRONTI A SCIOPERO (2) =
Roma, 23 mar. (AdnKronos Salute) - "Nuove assunzioni e stabilizzazione
dei precari immediate: la sanità pubblica del Lazio è in codice rosso
e se non avremo risposte proseguiremo la mobilitazione fino allo
sciopero generale". E' questa la richiesta avanzata dai sindacati Fp
Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Anaao Assomed, Fp Cgil Medici, Cisl Medici,
Uil Medici Roma e Lazio, che questa mattina si sono riuniti negli
Stati generali della sanità del Lazio all'ospedale San Giovanni
Addolorata a Roma. La mobilitazione, spiegano, è già partita con
l'appello al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e al
ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di procedere con le
assunzioni dei lavoratori del sistema sanitario regionale.
Negli ultimi 10 anni (2006-2016), ricordano i sindacati, "il personale
del servizio pubblico del Lazio è passato da 54.727 a 43.233, con un
saldo negativo di 11.494 unità tra medici, infermieri e operatori
addetti all'assistenza diretta alla persone". Ma "la situazione è
destinata a peggiorare - denunciano - Tra il 2017 e il 2018 si rischia
di perdere altri 2.700 operatori se non si riuscisse a scongiurare la
magrissima previsione del ministero della Salute: solo 300 assunzioni
a fronte di 3 mila pensionamenti. Di fatto - osservano ancora - si
impedirebbe alla Regione Lazio di mettere in atto il proprio piano di
assunzioni, limitandone l'autonomia".
Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio,
ricorda che "la Regione Lazio aveva promosso un piano di assunzioni
per oltre 3 mila lavoratori ma, a causa di uno scontro con il governo,
questo piano è bloccato: se non avremo risposte manifesteremo sotto le
sedi delle istituzioni coinvolte e in caso andremo allo sciopero
generale". (segue)
(Fli/Adnkronos)
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23-MAR-17 13:17
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(AdnKronos Salute) - "E' giunto il momento di decidere se la sanità
pubblica deve vivere o morire - osserva Guido Coen Tirelli, segretario
regionale Anaao Assomed - e se non riusciamo a dare nuova linfa
attraverso stabilizzazioni e assunzioni la sanità pubblica va in
default e passeremo ad un'assistenza di tipo totalmente privatistico".
Per i segretari regionali di Uil Fpl e Cisl Fp, Sandro Bernardini e
Roberto Chierchia, "senza ricambio generazionale viene a messo a
rischio l'intero sistema, si rischia di abbassare livelli di qualità e
di non garantire diritti a lavoratori precari". "Se il governo che non
ha risposto all'appello né mostrato la giusta preoccupazione per il
disastro in arrivo, dovesse proseguire su questa strada - chiariscono
i sindacati - saremmo di fronte a una scelta politica che punta allo
smantellamento del sistema pubblico. Dalla Regione, che ha risposto
positivamente all'appello, ci aspettiamo però azioni concrete in
difesa del pilastro del nostro welfare e la modifica della legge
regionale 14 del 2008 senza cui è impossibile la stabilizzazione dei
precari".
(Fli/Adnkronos)
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23-MAR-17 13:17
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