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lunedì 20 febbraio 2023

RICERCA: USARE COLTELLO E FORCHETTA DOPO L'ICTUS, ELETTRODI RIATTIVANO MANI E BRACCIA =

 

LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2023 16.59.55

RICERCA: USARE COLTELLO E FORCHETTA DOPO L'ICTUS, ELETTRODI RIATTIVANO MANI E BRACCIA =

ADN1057 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RICERCA: USARE COLTELLO E FORCHETTA DOPO L'ICTUS, ELETTRODI RIATTIVANO MANI E BRACCIA = Impiantati lungo il collo permettono ai pazienti di riacquistare subito la mobilità degli arti superiori Roma, 20 feb. (Adnkronos Salute) - Alzare le braccia, tornare a muovere le mani immediatamente, utilizzando per esempio coltello e forchetta per mangiare, dopo l'ictus. Una possibilità legata a una neuro-tecnologia che stimola il midollo spinale e migliora istantaneamente la mobilità degli arti superiori, consentendo ai pazienti colpiti da ictus, sia di lieve sia di grave entità, di svolgere più facilmente le attività quotidiane. E' il risultato di una ricerca condotta dall'Università di Pittsburgh, dalla Carnegie Mellon University e da Upmc (University Pittsburgh Medical Center) e pubblicata oggi su 'Nature Medicine'. Lo studio dimostra che un paio di sottili elettrodi metallici impiantati lungo il collo permettono ai pazienti che hanno subito danni a causa di un ictus di aprire e chiudere completamente il pugno, fino a poter usare ancora una volta forchetta e coltello, di sollevare il braccio sopra la testa o di utilizzare nuovamente le mani, riacquisendo in questo modo la mobilità degli arti superiori e delle zone periferiche e diminuendo la propria invalidità. Attualmente non esistono trattamenti efficaci per curare la paralisi nella cosiddetta 'fase cronica dell'ictus', che inizia circa 6 mesi dopo l'evento. Secondo i ricercatori, la nuova tecnologia rappresenta un importante passo in avanti nel miglioramento della quotidianità dei convalescenti. "Abbiamo scoperto che la stimolazione elettrica di specifiche parti del midollo spinale consente ai pazienti di riacquisire piena mobilità. Ma la vera rivoluzione è aver compreso che in alcuni casi, dopo alcune settimane di sedute, i miglioramenti permangono nel tempo anche laddove non viene più eseguita nessuna stimolazione. Questo rappresenta un grande passo avanti per la scienza e una speranza concreta per le terapie di riabilitazione a seguito di un ictus", afferma il corrispondente e co-autore senior Marco Capogrosso, assistente professore di Chirurgia neurologica a Pittsburgh. "Grazie ad anni di ricerca preclinica - spiega - abbiamo sviluppato un protocollo di stimolazione pratico e facile da usare, adattando tecnologie cliniche esistenti approvate dalla Food and Drug Admnistration, che potrebbero essere facilmente riutilizzate in ospedale e passare rapidamente dal laboratorio alla clinica". (segue) (Com-Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 20-FEB-23 17:00 NNNN

LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2023 16.59.55

RICERCA: USARE COLTELLO E FORCHETTA DOPO L'ICTUS, ELETTRODI RIATTIVANO MANI E BRACCIA (2) =

ADN1058 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RICERCA: USARE COLTELLO E FORCHETTA DOPO L'ICTUS, ELETTRODI RIATTIVANO MANI E BRACCIA (2) = (Adnkronos Salute) - "Creare soluzioni efficaci di neuroriabilitazione per le persone colpite da disabilità motorie sta diventando sempre più urgente", sottolinea la co-autrice senior Elvira Pirondini, assistente alla cattedra di Medicina fisica e Riabilitazione a Pittsburgh. "Anche i deficit lievi causati da ictus, infatti, possono isolare le persone e creare disagi nella vita sociale e professionale, diventando molto debilitanti, con compromissioni motorie nel braccio e nella mano che impediscono semplici attività quotidiane, come scrivere, mangiare e vestirsi", rimarca. La stimolazione del midollo spinale consiste nell'utilizzo di una serie di elettrodi posizionati sulla superficie con l'obiettivo di scaricare impulsi di elettricità che attivano immediatamente le cellule nervose. Questa tecnologia viene già utilizzata per trattare il dolore cronico. "I nervi sensoriali del braccio e della mano inviano segnali ai neuroni motori del midollo spinale che controllano i muscoli dell'arto", ricorda il co-autore Douglas Weber, professore di Ingegneria meccanica presso il Neuroscience Institute della Carnegie Mellon University. "Stimolando questi nervi sensoriali, possiamo amplificare l'attività dei muscoli indeboliti dall'ictus. E' importante - evidenzia - che il paziente mantenga il pieno controllo dei propri movimenti: la stimolazione è assistita e rafforza l'attivazione muscolare solo quando i pazienti cercano di muoversi". In una serie di test adattati ai singoli pazienti, la stimolazione ha permesso di eseguire compiti di diversa complessità, dallo spostamento di un cilindro metallico cavo alla presa di oggetti domestici comuni e all'apertura di una serratura. Le valutazioni cliniche hanno dimostrato che la stimolazione delle radici nervose cervicali migliora immediatamente la forza, l'ampiezza di movimento e la funzionalità del braccio e della mano. Gli effetti della stimolazione sembrano essere più duraturi di quanto gli scienziati avessero inizialmente pensato e persistono anche dopo la rimozione del dispositivo, suggerendo che potrebbe essere utilizzato sia come metodo di assistenza che di recupero dell'arto superiore. Gli effetti istantanei della stimolazione consentono un intenso allenamento fisico che, a sua volta, potrebbe portare a miglioramenti a lungo termine. (Com-Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 20-FEB-23 17:00 NNNN

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